Recensione | Arrow 3×08 “The Brave and the Bold”

Creato il 04 dicembre 2014 da Parolepelate

Dopo settimane, mesi di attesa, abbiamo finalmente potuto assistere al crossover tra Arrow e The Flash che aspettavamo tanto. La prima parte è stata fantastica e anche la seconda regge benissimo il confronto con l’altra. È stata divertente, piena d’azione, appassionante e aveva anche un cattivo intelligente, tutto il contrario della puntata di Arrow della scorsa settimana. Anche la parte ambientata ad Hong Kong mi è piaciuta, questa volta, pensate un po’!

“These’s weren’t made by kaa-boo-boomerang.”

Il bad guy della settimana – Digger Harkness – ci era già stato brevemente presentato nell’episodio di Cupid - in cui uccise un poveraccio con un boomerang – per poi riprenderlo nella puntata di The Flash, come scusa per far andare il nostro trio preferito a Central City, pertanto sapevamo già come agiva, ma quello che non sapevamo era il suo scopo.
Ritorna in gioco la scusa più vecchia del mondo: la vendetta, in questo caso non contro un tipo a caso, ma qualcuno che conosciamo bene, vale a dire l’A.R.G.U.S. e più precisamente la (non) moglie di Diggle, Lyla. [Il mio shock quando l’ha chiamato Johnny. Ero pronta ad esclamare: WHO?!]
Il suo intento è trovarla e ucciderla, visto che lei è stata tanto gentile da mettergli una bomba nel cervello e cercare di farlo saltare in aria (solita procedura della suicide squad).

Intanto, Cisco e Caitlin decidono di farsi un bel viaggetto in treno per vedere la Arrow Cave. In fondo è giusto, il team di Oliver ha visto il centro operativo a Central, pertanto è normale che avvenga il contrario, inoltre è una buona scusa per giustificare il secondo crossover (di una lunga serie).
Com’è stato a Central, l’unione dei personaggi porta un sacco di humor nella grigia Starling, e questo aspetto è stato migliorato dal fatto che questa volta abbiamo avuto anche altri personaggi, come Roy e Lyla; e anche un aiuto al team per il caso della settimana.

[Voglio spendere un momento per parlare di Barry che è convinto che Lyla, in quanto compagnia di Diggle, conosca la sua identità. Oltre al lato umoristico della scena, ci ho visto anche altro, tipo un ulteriore accenno alla dolce ingenuità di Barry].

Mentre Oliver cerca di catturare Rigger, c’è anche l’arrivo di Barry – ovviamente non si poteva fare questo crossover solo con Cisco e Caitlin, per quanto li adori -. Il primo si trova in difficoltà e quasi ad un passo dal prendersi due boomerang nel petto, Flash li prende prima che Arrow venga colpito. È stata una bella entrata trionfale, anche se secondo me è stata smussata da quella scena stupidotta di Thea che litiga al telefono e Flash le sfreccia davanti. Preferivo vederlo entrare, salvare Oliver e basta, senza quel movimento alla “sto arrivando”.

Naturalmente, l’unione dei due team non è sempre facile, visto che i due eroi sono due persone molto diverse, con un passato e delle esperienze opposte, che vivono anche in due mondi quasi all’inverso, tra Starling che è più reale e oscura, mentre Central più fantasy e luminosa (gli stessi Cisco e Caitlin si rendono conto che quello che stanno facendo con Barry, salvare le persone, non è così semplice come sembra e può portare grandi guai - in teoria avrebbe già dovuto capirlo visto che in otto puntate di problemi ne hanno avuti).

“You live in Central City, where it’s sunny all the time.” – aka, Starling City vs Central City

[Sarà, ma l’istinto mi dice che il sole non durerà per sempre.]

Nel corso della caccia a Rigger, Oliver tortura un uomo per ottenere informazioni e Barry non la prende bene. Non approva l’atteggiamento di Arrow e secondo lui il passato, qualsiasi cosa brutta sia successa ad Oliver, non giustifica il suo comportamento. Lui può essere un eroe, ma deve aggrapparsi alla sua umanità per esserlo, senza usare una moralità così dubbia.
Una cosa molto bella che questo crossover fa è mettere in mezzo il percorso che Oliver sta percorrendo e continuerà a percorrere fino a che non sarà un eroe al cento per cento, qualcuno come Barry, che ispira le persone. Sono contenta che abbiano messo dentro anche della profondità, in questo episodio, che non abbiano solo fatto scena o umorismo, hanno reso l’episodio ancora più bello. Insomma, non è un crossover tanto per.

Sapevo che Lyla era un personaggio interessante, che far parte dell’A.R.G.U.S. la rendesse diversa in qualche modo, ma non mi aspettavo che fosse uno spirito così affine ad Oliver, che si somiglino così tanto, entrambi pronti a dover prendere decisioni difficili, che Barry e Diggle non approverebbero, in quanto hanno una morale più radicata e pulita.
Però penso che ci siano anche delle sostanziali differenze, tra i due. Per esempio, Oliver sta cambiando, sta davvero tentando di smettere con scelte comode per ottenere i suoi scopi, mentre non sono certa che per Lyla sarà lo stesso. Non solo perché non compare abbastanza nello show, ma anche perché l’A.R.G.U.S. e Amanda potrebbero trascinarla sempre più in basso e chissà Diggle cosa farà, in quel caso.

You can inspire. Not as the Arrow, that guy’s a douche. But as Oliver Queen.

Qualche problema a parte, Oliver e Barry riescono a salvare la giornata. Bella l’idea delle cinque bombe, con Barry che porta ogni persona del team davanti ad una bomba in modo che possano disinnescarle contemporaneamente, mentre Oliver bloccava Rigger e il tipaccio faceva il suo discorsetto intimidatorio.

Molto belle anche le parole che Barry dice alla fine a Oliver, sul fatto che Oliver Queen può ispirare le persone e bisogna sottolineare il fatto che Oliver può farlo, il suo lato luminoso, quello che ha delle persone a cui vuole bene, non Arrow, la macchina che porta giustizia in città.
È un discorso importantissimo per Oliver, che ha lasciato andare Felicity perché non andava bene per lui essere Arrow e avere una relazione, ma se non si tiene stretta la sua umanità ovviamente perderà parti di sé, come gli sempre stia succedendo.
Penso che abbiano tirato fuori questo discorso anche in previsione della puntata della prossima puntata, considerando chi dovrebbe arrivare.
[Comunque, Barry è decisamente più bravo a dare cosigli di Oliver. Solo per dire…]

“Ready?”

Il finale è stato strabigliante, mi è piaciuto un casino. Anziché il solito finale da “ecco il super cattivo della prossima settimana” o “ecco che ti uccidiamo Sara”, questa volta c’è un finale più allegro, scenico e ironico. Oliver che sfida Barry a dimostrare chi dei due sia il più forte, chi vincerebbe in uno scontro tra i due eroi. Questa scena non solo è buffa, con i due che si vantano delle proprie rispettive capacità, ma è anche diametralmente opposta allo scontro avvenuto nella puntata di The Flash. In quella, Flash era diventato praticamente cattivo, aveva preso piede solo la sua parte oscura, pertanto lo scontro aveva anche un lato mortale e crudele, mentre qui è solo un gioco, un modo scherzoso e geniale di chiudere il primo doppio crossover tra questi due strabiglianti show.

Hong Kong

Udite, udite, dopo ben sette puntate di nulla assoluto, finalmente questa volta i flashback mi sono piaciuti e sono stati interessanti. Sì, siamo ancora lontani dai livelli della scorsa stagione, ma stiamo migliorando.
Questa volta niente famiglia alla Mulino Bianco made in Giappone, ma Oliver che affronta un’altra tappa nel percorso di perdità dell’umanità per raggiungere il livello di robot sospettoso e privo di sentimenti che era nella prima stagione.
In questo episodio, si tratta di torturare qualcuno per scoprire dove delle bombe erano state posizionate e Amanda affida questo compito a Oliver, visto che vede del potenziale in lui, un talento. [Sarebbe un complimento?]
Sorvolando sul fatto che Amanda non ha capito un accidenti di Oliver, lui ci prova, minaccia il tipo, però non è abbastanza convinto in quello che fa, perché la sua umanità lo ferma e quindi le bombe esplodono prima che si possa scoprire dove sono. Il senso di colpa di Oliver dev’essere stato immenso in quel momento e Amanda non si è fatta scappare l’occasione di farglielo pesare, ovviamente.
La tortura… il tizio delle bombe dice una cosa davvero interessante: torturare è più difficile di uccidere, perché la morte può essere veloce, mentre nella tortura devi ferire il corpo, sentire la tua vittima urlare, implorare e per qualcuno con almeno un briciolo di umanità non dev’essere per nulla facile da sopportare.
Amanda, non paga dei danni che sta facendo al nostro povero Oliver, lo rimanda allo sbaraglio, dandogli altre persone da torturare. [Seriamente non vedo l’ora di vedere Oliver che si ribella, che scappa, che succeda qualsiasi cosa che gli permetta di lasciare… non dico Hong Kong, ma almeno Amanda Waller].
Per concludere, molto bello anche il collegamento tra presente e passato, tra il modo di torturare di allora e di adesso, il quale a detta della scena con il bad guy con le spalle al muro è tutt’ora difficile per Oliver come la prima volta, segno che Barry ha ragione, Oliver ha mantenuto la sua umanità. Per ora e per fortuna.

VARIE ED EVENTUALI

- Passi una, okay anche due, ma alla terza volta che Lyla ha ripetuto “mi chiami così solo quando devi chiedermi qualcosa” volevo urlare: “ABBIAMO CAPITO!” Autori di Arrow, so che non scrivete una comedy, ma lo sanno tutti che non si ripete una stessa battuta tre volte in quaranta minuti. Dopo un po’, non fa ridere, ma ispira istinti omicidi.
In ogni caso, congratulazioni per il vostro secondo futuro matrimonio.

- Non ho capito se l’inserimento di Laurel nella puntata sia servito a qualcosa o no. Voglio dire, quel prendersela con il padre per l’aumento dei furti è qualcosa che lo show riprenderà o è messo a caso e verrà dimenticato?

- Il manichino preparato per la tuta di Barry è di buon auspicio. Per il momento Barry torna a Central e Oliver va avanti con i suoi problemi a Starling, ma quest’unione di squadra non sembra essere l’ultima che vedremo. Chi lo sa, magari per quest’anno no, ma c’è pur sempre l’anno prossimo!

- Con tutto il rispetto per Barry e per il piacere che può farmi vederlo eseguire gli esercizi di Oliver… non capisco se Felicity e Caitlin erano affascinate al pensiero di Oliver che fa gli esercizi a torso nudo o proprio da Barry, perché, seriamente, era troppo veloce e troppo vestito perché potesse impressionarmi in quel senso.

- Peccato che non sia stato ripreso il sospetto verso Wells da parte di Oliver. Ma immagino che, visto che il personaggio non ha partecipato a questo secondo crossover, non fosse possibile. Magari un’altra volta, se Barry non ci arriva prima.

- Un secondino per parlare degli Olicity c’è sempre. Quanto erano “sposati” in questi due episodi? Quel guardarsi e capirsi senza parlare, quel discutere senza cattiveria, quell’essere sempre vicini anche da lontani… Una scena che ho adorato e che voglio citare è quella in cui Cisco sistema il completo di Arrow, ma non cambia il cappuccio perché Felicity gli ha detto che ha un valore effettivo per Oliver. Lui la guarda e i due si scambiano un sorriso segreto, intimo e molto dolce.

Promo (l’ultimo episodio prima della pausa natalizia!) e ringraziamenti:

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