Recensione: "Artorius. Vita, amori e imprese di un uomo divenuto leggenda

Titolo: Artorius. Vita, amori e imprese di un uomo divenuto leggenda
Autore: Pierluigi CurcioEditore: Chichili AgencyFormato e-book: mobi, epubPagine: 550Prezzo: 4,99 €
TramaSullo sfondo dei tragici avvenimenti che sconvolsero l’Impero Romano nel II sec. d.C., la figura di Lucius Artorius Castus, tra intrighi, amori e guerra, si staglia sui bordi della storia, fino a raggiungere quel che gli uomini chiamano leggenda.



Recensione
La leggendaria figura di Re Artù, ha attirato centinaia di studiosi che si sono cimentati nel cercare di trovare un fondamento storico alla sua esistenza, dandone le più svariate interpretazioni. Una di queste interepretazioni è quella proposta in "Artorius. Vita, amori e imprese di un uomo divenuto leggenda" dall'autore Pierluigi Curcio che, basandosi sulle teorie annunciate nel 1925 da Kemp Malone, ha suggerito l'idea che Artù fosse da identificare nella figura di Lucius Artorius Castus, un condottiero romano vissuto nel II secolo d. C. che presto servizio a lungo in Britannia."Artorius" è quindi un romanzo storico in cui mito e leggenda si fondono con avvenimenti realmente successi e nel quale l'autore ripercorre tutta la vita di Artorius, non limitandosi soltanto alla parte relativa alla Britannia, e quindi quella più inerente alla figura di Artù.Il racconto si apre con la nascita del protagonista, una nascita particolare che già fa presagire che la sua vita sarà speciale: un misterioso uomo fa irruzione nella stanza in cui la madre sta partorendo, ma poichè il bambino non è nella posizione giusta, sta anche rischiando di non darlo alla luce, estrae un coltello con cui incide il ventre della donna e fa nascere il piccolo Lucius. La madre, ovviamente, muore e il padre e il fratello di Artorius in un certo senso danno la colpa al bambino per questa perdita. Lucius cresce, pertanto, odiato dal fratello e inviso al padre, il quale ha già decretato il destino per quel figlio e all'età di sedici anni viene mandato nelle legioni.Da quel momento inizia la nuova vita di Artorius, una vita che lo porterà a viaggiare in lungo e in largo per il Vicino Oriente e l'Europa, dalla Syria alle sponde del Danubio, da Roma alla Britannia, compiendo grandi gesta e dimostrando il suo valore, come guerriero e come uomo.Lucius Artorius Castus è un protagonista affascinate e dalle mille sfaccettature, che non lascia certo indifferente il lettore: è un uomo abbastanza duro e fondamentalmente solo, orgoglioso e ligio al dovere, forse troppo, ma è anche dotato di grande umanità e di profondi sentimenti, in primis per il grande amore della sua vita, Morana. Come vedete dal titolo del libro, si parla di "amori", perchè Artorius vive diverse storie: ha una moglie, Helena, sposata con un matrimonio combinato, ma che col tempo impara ad amare, e poi Morana, la figlia di Uther Pendragon (il guerriero sarmata che lo accoglie nel suo popolo e lo tratta quasi come un figlio), e infine Gwenewyar. Ma la storia più appassionante e anche commovente del romanzo è sicuramente quella con Morana, una storia che viene descritta dall'autore senza dilungarsi troppo, ma in quelle poche pagine riesce a regalare davvero tante emozioni (sarà apprezzata soprattutto dalle inguaribili romantiche :P).Tra i personaggi secondari, Dubricius è, a mio avviso, uno dei più interessanti dell'intero romanzo, un personaggio che dona un tocco fantasy al libro, dato che è un druido che sembra essere dotato di particolari poteri e capacità; Dubricius altri non è che il Merlino delle leggende arturiane, il saggio mago maestro di Artù, nonchè artefice della sua ascesa al potere. Vediamo infatti, come Dubricius, agendo spesso dietro le quinte in modo scaltro e astuto, sia effettivamente in buona parte fautore di questa ascesa del suo protetto. Sempre al fianco di Artorius, Dubricius è quel misterioso uomo che ha fatto nascere Lucius, un uomo che insegue il sogno di liberare e unificare la Britannia, proprio servendosi di Artorius, ma che vedrà il suo sogno infranto dall'alto senso dell'onore di Artorius, sempre e comunque fedele a Roma.Scritto in terza persona, il romanzo non si focalizza solo sulla figura di Artorius, ma spesso l'autore sposta la sua attenzione anche su altri personaggi, dedicando loro alcuni capitoli; inoltre, la vicenda personale di Artorius è intrecciata magistralmente agli avvenimenti storici realmente successi nel II secolo d. C., e si nota in questo un grande e pregevole lavoro di ricerca e documentazione da parte dell'autore. Il romanzo è scritto molto bene, si vede la competenza dell'autore in materia; è sì un libro piuttosto corposo ma non pesante, lo stile è scorrevole, le descrizioni esaurienti ma mai prolisse, e anche gli avvenimenti storici sono descritti in modo tale da non annoiare mai il lettore. Per dire, io ho sempre detestato la storia romana, ma proprio un odio viscerale e mai avrei pensato di leggere un libro ambientato in quel periodo... bene, questo libro me l'ha fatta rivalutare e vedere sotto un'altra luce! Ecco, se ai tempi della scuola avessi avuto questo romanzo come libro di storia romana, probabilmente l'avrei studiata molto più volentieri! :DQuesto per dire che è un libro che può essere letto anche da chi magari non ama particolarmente i romanzi storici e ha un po' di timore a leggerli perchè pensa che siano pesanti o noiosi. No, "Artorius", non è affatto un libro noioso, tutt'altro, una volta che lo avrete preso in mano faticherete a posare il vostro e-reader, perchè è un romanzo coinvolgente, appassionante, ricco di azione (molto belle e ben descritte le scene di battaglia, ad esempio) ma anche di sentimenti, con personaggi profondi e ben costruiti che entrano nel cuore del lettore.Insomma, per quanto mi riguarda è stata una lettura veramente sorprendente e consiglio caldamente di leggere questo romanzo, sono sicura che anche voi vi appassionerete alle vicende di Artorius!
Voto: ♥ ♥ ♥ ♥ ♥