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RECENSIONE – Assassin’s Creed 4: Black Flag PS3/X360/PC

Creato il 10 aprile 2014 da Rostislav @videogiochiword

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Personalmente, sin dall’annuncio ufficiale, mi aspettavo che questo Assassin’s Creed 4: Black Flag sarebbe stato in realtà un Assassin’s Creed 3.5. In tutta sincerità sono molto contento di essermi sbagliato. Black Flag è un titolo migliorato sotto ogni punto di vista rispetto al suo predecessore. Il gioco ripropone i temi che hanno reso famosa la serie, rilanciando la secolare guerra tra Assassini e Templari, con contratti e uccisioni ambientati all’epoca dei pirati, in un mondo da esplorare in piena libertà. Questo significa che saremo in grado di esplorarlo in lungo e in largo, tracciando il nostro percorso secondo il nostro stile di gioco, senza essere costretti a percorrere sentieri predefiniti. Come in tutti i giochi della serie, anche Black Flag è composto da due parti narrative collegate: una ambientata ai giorni nostri e l’altra ai tempi dei pirati. Le due trame sono collegate tra loro perchè gli eventi di una influenzeranno quelle dell’altra. Il protagonista della trama del presente non è più Desmond, ma un tecnico dell’Abstergo che scandaglierà il flusso della memoria di Desmond per esplorare le vite dei suoi antenati e concentrarsi su un suo progenitore di nome Edward Kenway, l’Assassino Pirata. Edward Kenway è un pirata, membro dell’Ordine degli Assassini di origine inglese, che ha servito la Corona d’inghilterra nel mar dei Caraibi come Corsaro per poi diventare un Pirata. Ora lavora in proprio e la sua indole lo porta sempre alla ricerca di avventure per soddisfare la sete di ricchezza e libertà.

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Nel corso del gioco oltre a visitare molti posti realmente esistenti come Havana, Kingston o Tortuga, incontreremo anche dei personaggi che hanno vissuto veramente in quel periodo buio e avventuroso: il Capitano Barbanera, Charles Vane, Calico Jack e Annie Boony. Edward è totalmente libero di affrontare le missioni che vuole in qualsiasi ordine: nulla è imposto. In Assassin’s Creed Black Flag abbiamo a disposizione oltre 50 aree di gioco differenti da esplorare, tutto senza stacchi o caricamenti. Un terzo di queste aree sono ambientazioni marine; questo fa si che combattimenti, rotte ed esplorazioni siano gli elementi principali delle nostre imprese. Nei panni del Pirata Edward potremo visitare isole sconosciute, fortezze abbandonate, villaggi costieri o bracci di mare inesplorati. Per farlo abbiamo a disposizione una nave pirata, la Jackdaw, con la quale possiamo anche andare a caccia di altre navi, ingaggiare battaglia e una volta sconfitte scegliere se affondarle o rivenderle. Potremo potenziare la nave, l’equipaggio e gli armamenti; questo, in termini di gioco aumenterà la nostra forza, dandoci più di vittoria. Scesi dalla nave, sulla terraferma ci potremo muovere come in tutti gli altri capitoli di Assassin’s Creed. Potremo pescare, cacciare etc, con la novità che in questo IV capitolo è possibile andare anche sott’acqua, cacciando o esplorando i dettagliati e vivi fondali, dove troveremo molti tesori sparsi e navi affondate. Tutto questo è mosso dal motore grafico AnvilNext che fa girare tutto in modo fluido, dettagliato e naturale.

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Una sorpresa gradita sono stati i sistemi di combattimento di questo Black Flag, sia per quanto riguarda quelli del personaggio che della nave. Edward può contare su un vasto assortimento di armi, in primis la Lama Celata, l’arma degli Assassini, ma anche sciabole, pistole, pugnali, dardi etc. Il gioco inoltre permette l’uso di più armi contemporaneamente, una per mano, che permette negli scontri ravvicinati di creare combo più o meno potenti. Il gioco prevede anche scontri sott’acqua. Infatti le creature marine saranno molto aggressive; una volta che ci individuano dovremo affrontarli in combattimento. Il secondo sistema di combattimento è quello navale, molto importante visto che sarà presente per quasi la metà del gioco. Non appena col nostro cannocchiale avvisteremo una nave nemica, la potremo inseguire e attaccare a distanza, grazie alla presenza di differenti cannoni a lunga e media gittata. Una volta danneggiata passeremo allo speronamento e di conseguenza all’arrembaggio. Potremo anche attaccare postazioni sulla costa, come fortezze, villaggi o torri. Sfruttando le abilità di Edward potremo sparare al capitano nemico da lontano o farci strada massacrando le truppe nemiche, che comunque non appena morto il capitano si arrenderanno e potremo arruolare alcuni di essi nella nostra ciurma. L’immenso mondo da esplorare e l’assoluta libertà di gioco danno a questo Assassin’s Creed 4: Black Flag una longevità e profondità a dir poco eccezionale, con moltissime probabilità di essere rigiocato più volte. Per quanto riguarda il multiplayer, anche se si svolge quasi tutto sulla terraferma, diciamo subito che è molto ricco e divertente. Come nei titoli passati ci saranno le modalità cooperative e competitive, dove incontreremo personaggi nuovi assenti nel gioco in singolo. Ci saranno anche diverse classi dei personaggi come: l’avventuriero, il duellante, il tagliagole o il mercenario. Concludendo, Assassin’s Creed 4: Black Flag nonostante il datato motore di gioco – ottimizzato ad hoc per questo episodio – mostra molti miglioramenti a livello di gameplay rispetto al suo predecessore. In sostanza è un ottimo titolo ambientato in un’epoca piratesca che lo rende molto affascinante, divertente e longevo. Oserei dire il miglior Assassin’s Creed sulla piazza. Un degno capitolo per chiudere con l’attuale generazione. Assolutamente da non lasciarsi sfuggire, consigliato a tutti.

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VOTO FINALE: 9/10

  • Grande libertà d’azione
  • Una trama coinvolgente
  • I combattimenti navali sono uno spettacolo
  • Forse è arrivata l’ora di innovare il gameplay
  • Si vedono i limiti delle console
  • Troppe sezioni di spionaggio
  • Niente navi nel multiplayer

 


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