Atlantis: la serie tv più temuta da polli e galline.
Giuro, giuro che l’ultima cosa che pensavo avremmo scoperto oggi era che Telemon e Pasiphae erano in combutta. Com’è possibile che tale ipotesi non mi sia passata completamente per il cervello? Certe volte mi chiedo se sono troppo ingenua.
Comunque, veniamo a noi: durante questo episodio sono successe proprio tante cose. Abbiamo scoperto per quale squadra giocava Telemon: era ovvio che nascondesse qualcosa, ma non immaginavo proprio… ho capito, da oggi penserò che dietro qualsiasi disgrazia c’è lo zampino di Pasiphae. Anche se dovessi rompermi un’unghia, darò subito la colpa a lei per sicurezza. Devo ammettere che il ragazzo è stato proprio bravo a rigirarsi la Regina: prima blatera di come voglia chiarire con suo padre, poi le porta qualcosa da mettere sulle spalle quando cala la notte (perché è buia e piena di terrori) e quando Ariadne gli chiede di parlarle di suo padre, lui svia e le fa un complimento mascherandolo da risposta. Mi chiedo come Ariadne possa non essersi insospettita, a questo punto. Io do la colpa a Jason: tesoro mio, avevi anche ragione ma un minimo di gelosia c’era, Ariadne l’ha fiutata e ha subito archiviato la questione con questa scusa. Fossi stata in lui, avrei chiesto di fare da scorta alla Regina e basta.
Notare lo sguardo da cane bastonato di Jason… e quello altrettanto addolorato di Pythagoras. Mmmh…
Ma lui no, lui ovviamente cerca di risparmiarsi il viaggio. E a me dispiace, perché poverino da quando è stato rifiutato fa molto lo zerbino e se ne sono accorti tutti, anche se l’unico che sembrava credere ancora in questa coppia era Dion. Ho sempre pensato che questi fosse un grande Jariadne shipper e me l’hanno accoppato. Ci mancherà.
P: Ci sono altre donne. Hercules te ne troverà una.
H: Sì, sono perfetto per questo genere di cose. Tralasciando che la mia è rinchiusa in una caverna con la sua maledizione.
A proposito di Dion, speravo che riuscisse a salvarsi ma ultimamente le guardie di Atlantide sono state colpite dal malocchio e sono state decimate. In effetti il suo resistere a un viaggio nel deserto con una ferita sanguinante al fianco sembrava un po’ un’impresa da leoni poco credibile, ma nel momento in cui mi sono detta è incredibile, sembrava sul punto di morire e invece sopravviverà... Boom, è schiattato. Che amarezza. Spero che Ariadne riesca a sostituirlo degnamente, non sarà facile trovare un altro uomo leale quanto lui. Chissà, magari nomina Jason. AHAHAH.
L’unico grande errore di Dion è stato quello di partire dicendo che solo lui conoscerà la direzione che prenderanno per arrivare a Egina, e poi va a dirlo a Telemon. Per un attimo, visto com’è stata montata la scena, il mio cuore ha perso un battito pensando che anche Dion fosse un traditore.
Ho trovato poco credibile l’attacco. Anzi, ogni scena di combattimento è poco credibile: per me è un bene, visto che mi impressiono facilmente, però non possono mostrare gente che viene infilzata e neanche una goccia di sangue e poi spargere quello di Dion su rocce e terreno neanche fosse una fontana. Non mi fate vedere le spade che escono dal petto di un uomo pulite più di quando sono entrate. Ve la pago io la salsa di pomodoro, dai. Non dico tanto: me ne basta un pochino. Anche perché, come dicevo prima, poi mi fa schifo.
A proposito del combattimento: che fortuna, a un certo punto c’erano tre guardie che scortavano Ariadne e Jason e solo questi due sono sopravvissuti. Bravi arceri, avete completamente mancato il vostro bersaglio ma i soldati li colpite benissimo. C’è da dire che quando sono partiti, nella foresta sembravano quattro gatti ma nel deserto si sono moltiplicati miracolosamente.
Infine applauso ad Ariadne che quando arriva il momento di fuggire si trasforma in Katniss Everdeen. Aveva pure la treccia. E le frecce infinte grazie a una faretra che non scende mai sotto tre creandone di nuove dal nulla. Altro che Regina: doveva andare a fare la cacciatrice nei boschi.
Le ultime parole famose: Credo sia l’ultimo luogo che i colchidiani si aspettano che percorriamo.
Eh no. Pasiphae è sempre un passo avanti a quanto pare. Complotta anche quando ci saluta per un intero episodio. Comunque, non posso fare a meno di domandarmi quale sia il suo legame con Medea e come si siano incontrate. C’è qualcosa, nel dolore e nella rabbia che la ragazza prova quando Pasiphae viene colpita… Non so. Sono proprio curiosa. E sono curiosa di sapere se il destino di Telemon è segnato o se sopravviverà e un giorno si vendicherà come promesso. Quel che è certo è che Pasiphae non è morta. Non può essere morta in quel modo squallido, vero? In caso contrario non ci mancherà per nulla, nemmeno ai suoi soldati che l’aspettano con ansia fuori dalla necropoli di Re Ipparcus. Mi chiedo anche se Pasiphae avrebbe davvero ucciso a uno a uno tutti i suoi soldati o se quel povero meschino che è stato pugnalato per dare una lezione agli altri fosse semplicemente sfortunato quanto la gente di Atlantide. Boh. Di certo non possiamo dire che la donna abbia abbastanza pazienza da commettere tale gesto.
A: Jason, sii serio.
J: Ci ha già pensato Pythagoras, che si è dimenticato di dire che questi saranno i giorni più dolorosi delle nostre vite. Sono abbastanza serio?
A: Jason torna a fare battute di m…. che è meglio.
Come ogni botta di culo che si rispetti, i nostri eroi si erano già rassegnati ad andare incontro alla morte quando incontrano tre pellegrini: Orpheus, sua moglie Eurydice e un terzo tizio non pervenuto che sembrano ben felici di aiutarli a raggiungere la città più vicina. Ovviamente Orpheus è cieco, ma altrettanto ovviamente ci vede meglio di un falco. Pensavo che da un momento all’altro avrebbero giustificato questo dicendo che vede con il cuore. Adoro questi personaggi: hanno sempre qualcosa di tenero da dire, qualcosa che a volte risveglia i nostri protagonisti da quell’angolo buio nel quale si auto-rilegano. Orpheus racconta infatti una strana cosa a Jason: erano destinati a incontrarsi e sa che lo aspettano grandi cose, ma naturalmente non gli può rivelare come andranno a finire. Non potevamo aspettarci il contrario, altrimenti sai che noia.
Nel frattempo sua moglie Eurydice fa la morale ad Ariadne. Scopriamo così che per la ragazza il suo popolo viene prima di tutto: per carità, nobilissimo, ma come la donna le fa notare prima o poi si renderà conto che non è veramente così. E io sono d’accordo, sei una Regina ma sei anche una donna con dei sentimenti e non sarà sempre facile metterli da parte.
Ora ho solo una richiesta: non fateli schiattare. Eurydice che accudisce Orpheus accanto al fuoco sono la cosa più bella dell’episodio.
Infine, per concludere in bellezza il nostro gruppo in fuga ha la brillante idea di entrare in una caverna che poi scopriamo essere le necropoli di Re Ipparcus, un luogo maledetto dove si entra ma non si esce vivi. Pasiphae prende Medea e li segue, guadagnandosi una freccia nel petto da Kat…Ariadne. Medea urla provocando un terremoto, cadendo in un baratro… insieme a Jason. Sì! Non aspettavo altro. Il personaggio di Medea mi intriga parecchio, non sembra cattiva e continuo a chiedermi cosa ci stia a fare con Pasiphae e non vedevo l’ora di assistere al suo faccia a faccia con Jason.
L’urlo di Ariadne ci da appuntamento a domenica prossima.
Tirando le somme, puntata carina. Ho adorato come sempre i personaggi, che sono il vero punto forte di questa serie, dal simpatico Hercules al saggio Orpheus. Adoro anche i paesaggi, davvero belli e suggestivi: sarà per questo che adoro le puntate fuori Atlantide.
Con questo è tutto. Purtroppo non riesco a trovare il promo della prossima settimana, per cui vi invito a passare dalle nostre pagine affiliate: lo troverete sicuramente lì appena verrà pubblicato. Vi do appuntamento alla settimana prossima. A presto!
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