I bilanci, i resoconti, gli esami di coscienza. Si fanno a San Valentino, quando non si dovrebbe stare soli, eppure è così che vanno le cose. Catastroficamente. L'amore è finito e, nel giorno della festa degli innamorati, ti chiedi di chi sia la colpa - tua, sua, vostra, nostra? - nella stanza da letto che i tuoi nonni divisero per sessant'anni, tra vestiti da sposa impolverati, cassetti che comunicano con l'eterno, sos che aprono finestre celesti per Chissà Dove. I bilanci, i resoconti, gli esami di coscienza, invece, io li faccio guardando un calendario a cui resta una pagina soltanto. Sopra, quella pagina, ha i segni delle penne che, sulle pagine precedenti e nei mesi precedenti, hanno scarabocchiato segnacci rossi sui giorni d'esame, un asterisco sui giorni belli, una croce sui giorni brutti. Sulla pagina di dicembre si vedono le orme di quello che ho fatto, le cicatrici di trecentosessantacinque giorni (meno ventotto, però, perché oggi è tre; quindi quanto fa?) passati. Vediamo. Mi dicono che con gli occhi e la testa ho letto un po' di libri. Un po' più degli altri anni, quando non c'erano gli esami. Tra i manuali e le dispense, però, mi sono goduto anche tanti romanzi e ho parlato a voi di tutti tutti, nessuno escluso. In mezzo a questi, ed esclusivamente nella categoria belli, anche se oscillanti spesso verso la bella categoria boh, più di qualcuno portava la firma di Chiara Gamberale. Un'autentica scoperta di serenità, la sua compagnia. Parlavo di Fabio Bartolomei, l'altro giorno, di angeli e Lezioni in paradiso e dicevo così, per scherzo, che un'amica o due avrebbero dovuto avere le percentuali sulle vendite: ne parlavano sempre, tanto, e a tutti. Con me è successo lo stesso con Chiara che, coincidenza curiosa, questa volta torna e pure parla di angeli. Di angeli, con gli angeli. Il suo amico alato si chiama Filèmone, non puoi vederlo, e ha la voce di Massimo Gramellini: lo conoscevo di fama, lui, ma l'ho incontrato per la prima volta qui. La Gamberale ci ha presentati. Con lei, l'autore di Fai bei sogni scambia lettere, creando una magica storia epistolare.
Recensione: Avrò cura di te, di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale
Creato il 03 dicembre 2014 da Mik_94I bilanci, i resoconti, gli esami di coscienza. Si fanno a San Valentino, quando non si dovrebbe stare soli, eppure è così che vanno le cose. Catastroficamente. L'amore è finito e, nel giorno della festa degli innamorati, ti chiedi di chi sia la colpa - tua, sua, vostra, nostra? - nella stanza da letto che i tuoi nonni divisero per sessant'anni, tra vestiti da sposa impolverati, cassetti che comunicano con l'eterno, sos che aprono finestre celesti per Chissà Dove. I bilanci, i resoconti, gli esami di coscienza, invece, io li faccio guardando un calendario a cui resta una pagina soltanto. Sopra, quella pagina, ha i segni delle penne che, sulle pagine precedenti e nei mesi precedenti, hanno scarabocchiato segnacci rossi sui giorni d'esame, un asterisco sui giorni belli, una croce sui giorni brutti. Sulla pagina di dicembre si vedono le orme di quello che ho fatto, le cicatrici di trecentosessantacinque giorni (meno ventotto, però, perché oggi è tre; quindi quanto fa?) passati. Vediamo. Mi dicono che con gli occhi e la testa ho letto un po' di libri. Un po' più degli altri anni, quando non c'erano gli esami. Tra i manuali e le dispense, però, mi sono goduto anche tanti romanzi e ho parlato a voi di tutti tutti, nessuno escluso. In mezzo a questi, ed esclusivamente nella categoria belli, anche se oscillanti spesso verso la bella categoria boh, più di qualcuno portava la firma di Chiara Gamberale. Un'autentica scoperta di serenità, la sua compagnia. Parlavo di Fabio Bartolomei, l'altro giorno, di angeli e Lezioni in paradiso e dicevo così, per scherzo, che un'amica o due avrebbero dovuto avere le percentuali sulle vendite: ne parlavano sempre, tanto, e a tutti. Con me è successo lo stesso con Chiara che, coincidenza curiosa, questa volta torna e pure parla di angeli. Di angeli, con gli angeli. Il suo amico alato si chiama Filèmone, non puoi vederlo, e ha la voce di Massimo Gramellini: lo conoscevo di fama, lui, ma l'ho incontrato per la prima volta qui. La Gamberale ci ha presentati. Con lei, l'autore di Fai bei sogni scambia lettere, creando una magica storia epistolare.
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