Buon pomeriggio lettori, buon sabato e buon anno!
Oggi, come prima recensione dell'anno, vi lascio il mio pensiero riguardo ad un libro che ho letto tre settimane fa ma che per impegni vari non ho ancora avuto il tempo di recensire.
Titolo: Bellezza crudele
Titolo originale: Cruel beauty
Autore: Rosamund Hodge
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 288
Prezzo: 9,90€
Uscita: 8 ottobre 2015
Sinossi: Costretta a fidanzarsi con il malvagio governatore del suo Regno, la giovane e determinata Nyx sa che il suo destino è sposarlo, ma per coronare il suo sogno più segreto: ucciderlo e liberare finalmente il popolo dal giogo di quella crudele tirannia. Eppure nel giorno del suo diciassettesimo compleanno – quando la ragazza si trasferisce con lui nel castello sulla cima più alta di tutto il Paese – capisce che nulla è come se l’era aspettato, soprattutto il nuovo marito, incredibilmente affascinante e seducente. Nyx sa che deve salvare la sua gente a tutti i costi, eppure resistere al suo nemico giurato sta diventando sempre più difficile perché lui è ben deciso a conquistare il cuore della sua sposa.
Con il suo romanzo d’esordio, Bellezza crudele, Rosamund Hodge ci regala una favola romantica, che farà sognare le lettrici, e inaugura una nuova saga che vede protagonista la coraggiosa eroina Nyx.
La mia recensione★★½Ho letto questo libro sulla scia della notorietà che ha avuto qui nella blogosfera.
Non conoscevo affatto questa autrice, e nonostante ormai i retelling stiano tornando di moda - cosa che io non apprezzo moltissimo - ho voluto lo stesso dare una chance a questo libro.
La storia nasce su una falsa riga de "La bella e la bestia"; il fantasy quindi è il genere predominante in questo racconto. Ma la Hodge ha voluto aggiungere una caratteristica in più per tentare, forse, di renderlo più interessante: la mitologia.
Chi è esperto di dei greci e compagnia bella potrebbe trovare l'accostamento anche abbastanza intrigante, ma per quelli che - come me - non vanno oltre a Zeus allora la faccenda diventa un po' complicata.
Devo ammettere che ho avuto una certa difficoltà a star dietro a tutti i nomi degli dei e alle loro relazioni; in alcuni punti la concentrazione di essi era talmente tanta che ho rischiato di perdermi e di non capirci nulla. Questo aspetto è stato a mio avviso abbastanza pesante.
La parte più dolente invece è stata la caratterizzazione del personaggio protagonista, Nyx.
La bella fanciulla che si deve sacrificare in nome del popolo e per salvare lo stesso, attraversa nell'arco di tutto il libro talmente tante fasi che alla fine non si capisce più di che pasta sia realmente fatta: all'inizio è dipinta con la rabbia nel cuore, poi passa alla paura, poi indecisione, sfrontatezza, ed infine determinatezza. Un mix di tutto che mi ha portato più volte a considerare il fatto che questo personaggio non sappia proprio dove voglia andare.
L'unico aspetto positivo di questo libro è che è fine a sè stesso. Non credo che avrei sopportato un inutile altro seguito di questa storia, anche perchè non vedrei proprio dove questa storia possia continuare. Il lieto fine - come ne "La bella e la bestia" - ha dovuto per forza esserci altrimenti non avrebbe potuto definirsi un suo retelling.
Ha contribuito ad innalzare il mio voto di gradimento anche il fatto che questa storia si lascia leggere in maniera abbastanza veloce.
Nonostante il super-concentrato di mitologia e la non definita caratterizzazione di alcuni personaggi, posso dire che è stata una lettura abbastanza piacevole: belle ed interessanti le descrizioni dei luoghi dove si svolge tutta la storia. Forse quest'ultimo è di fatto l'unico aspetto per costruito e definito di tutto il libro.
Consigliato agli amanti del genere fantasy con storie d'amore al seguito.
Magazine Cultura
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