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Recensione: "Blackout"

Creato il 18 luglio 2013 da Ilary
Recensione: Titolo: Blackout. Titolo originale: Blackout. Morgen ist es zu spät Autore: Marc Elsberg Editore: Nord Collana: Narrativa Nord Pagine: 627 Prezzo: 18,60 € cartaceo / 8,99 € e-book
Trama Un semaforo che smette di funzionare all'improvviso, una frenata brusca, poi il vuoto. Quando Piero Manzano si risveglia al pronto soccorso, ricorda poco di quanto è successo. Una sola cosa è certa: non è l'unico a essere rimasto coinvolto in un incidente d'auto per via di un guasto alla rete elettrica. Tutta Milano è al buio. E, nel giro di poche ore, inizia a circolare la notizia che il blackout coinvolge l'intera penisola e che, come un'inarrestabile marea nera, si sta propagando anche in Austria, Germania, Francia... È come se un intero continente si stesse "spegnendo". Da ingegnere informatico, Piero intuisce subito che non può trattarsi di un banale malfunzionamento e, una volta tornato a casa, trova un'agghiacciante conferma ai suoi sospetti: è stato diffuso un virus che ha mandato in tilt tutti i contatori della città. Tuttavia, non appena si mette in contatto con le autorità, Piero si scontra con un muro di diffidenza e scetticismo. Anzi, da quel momento, la polizia comincia a pedinarlo, quasi fosse lui il responsabile del sabotaggio. E, in breve, Piero si rende conto del perché: qualcuno si è introdotto nel suo account di posta elettronica e ha mandato alcune e-mail a dir poco compromettenti. Determinato a provare la propria innocenza, nonché a smascherare il vero colpevole, a Piero non rimane altra scelta che farsi strada attraverso un'Europa ridotta in ginocchio dalla mancanza di energia, dove il pericolo è in agguato dietro ogni angolo...
Recensione
Quante cose diamo per scontate nella nostra vita? Tante, tantissime... forse troppe. E una di queste è l'elettricità. Talmente siamo abituati ad averla che nemmeno ci soffermiamo più di tanto a pensare a come sarebbe la nostra vita senza. Sarebbe un inferno. Provate a immaginare un blackout che non dura al massimo qualche ora, come a volte capita ad esempio a causa del maltempo, ma per giorni e giorni. Come reagireste se un'eventualità del genere si verificasse? Non so voi, ma io darei di matto. Mi è bastato il blackout che è successo qualche anno fa un pomeriggio di dicembre a causa della neve per capire che impazzirei senza corrente; quella volta è durato tutto il pomeriggio fino alle nove di sera: provate un po' a pensare a stare senza riscaldamento a dicembre, senza acqua calda e se fosse continuato di più proprio senza acqua (e senza potersi lavare! il mio terrore più grande! xD), a mangiare illuminati solo dalla misera fiammella di una candela. Un'esperienza che non ci tengo affatto a ripetere. Blackout è un romanzo che ci mette davanti proprio a questa spaventosa possibilità, un libro in cui l'autore immagina appunto un blackout di dimensioni colossali che, partendo dall'Italia e dalla Svezia, si propaga in tutta l'Europa con una reazione a catena incontrollabile, paralizzando il continente e tutte le attività. Ma come si è potuta verificare una catastrofe simile? È Piero Manzano, ingegnere ed ex-hacker, il primo ad accorgersi che non è stato un semplice guasto, ma un attacco deliberato, quando scopre un particolare codice sul display del suo contatore, un codice tramite il quale qualcuno sta tentando di spegnere la corrente e di far precipitare l'Europa nel caos. Piero Manzano decide di avvertire subito le autorità e i funzionari dell'Enel, ma ovviamente non viene nemmeno preso in considerazione. Piero, certo di avere ragione, non si dà per vinto e parte da Milano, dove lui vive, per parlare di persona con qualche funzionario dell'Unione Europea, l'unica istituzione che pensa gli darà ascolto. Mentre i giorni passano e la situazione in Europa si fa sempre più drammatica, qualcuno non apprezza gli sforzi di Piero per riportare il tutto alla normalità e lo incastra entrando nel suo account di posta elettronica dal quale invia mail false e decisamente compromettenti. Piero, braccato dall'Europol che lo crede responsabile di quello che sta succedendo, è costretto a scappare e a vagare di stato in stato, aiutato nella sua fuga da  una giovane e coraggiosa giornalista statunitense che sta conducendo una sua personale inchiesta. Ho raccontato molto succintamente la trama di Blackout perchè è veramente complessa e se avessi dovuto approfondirla di più avrei scritto decisamente troppo e poi non mi piace rovinare il gusto di scoprire un libro pagina dopo pagina a chi magari non l'ha ancora letto. Inoltre, da quello che ho appena detto della trama, sembra che tutto il romanzo sia scritto dal punto di vista di Piero Manzano e che lui sia quasi l'unico protagonista; certamente Piero è uno dei personaggi più importanti, anche perchè è colui che alla fine salva la situazione, ma in realtà questo è un libro corale, con più punti di vista, tanti personaggi e ambientazioni diverse. Partiamo da quest'ultimo punto, i luoghi dove si svolge il racconto: principalmente la Germania (forse perchè l'autore è tedesco e conosce meglio il suo paese), il Belgio e la Francia, con qualche spostamento in Italia e poi, solo alla fine in Turchia. I personaggi che troviamo nei diversi luoghi sono molteplici, si va dai civili, le persone comuni, agli addetti ai lavori nelle centrali elettriche, ai programmatori informatici che hanno progettato i software per la gestione degli impianti, ai giornalisti, ai politici; l'autore è bravo a descrivere le diverse situazioni e comportamenti delle varie categorie di personaggi, con ad esempio i giornalisti che come sempre, incuranti e sprezzanti del pericolo, si gettano come avvoltoi sulle disgrazie per essere i primi a fare lo scoop, oppure le persone comuni, che in un primo tempo sono solidali tra loro, ma quando i viveri cominciano a scarseggiare, l'acqua per bere e per lavarsi diventa un miraggio, e la fame e il freddo colpiscono duramente, diventano aggressive e addirittura violente le une nei confronti delle altre, non esitando a usare le armi; oppure ancora i politici che come al solito prima di pensare al bene del popolo pensano al loro tornaconto, anche se devo dire che alla fine cercano di darsi da fare (a questo proposito, non oso pensare a come si comporterebbero i politici italiani in una situazione del genere... come minimo farebbero a scaricabarile mentre il paese va a scatafascio -__-). Il pregio principale di questo libro è di essere terribilmente realistico in tutto, sia nella reazione delle persone, sia nella descrizione di quello che potrebbe succedere se un blackout di tali dimensioni colpisse l'Europa, con scene di grande impatto visivo ed emotivo, scene spesso forti che danno l'impressione di essere fisicamente dentro il romanzo e di viverle sulla propria pelle.  L'autore scrive bene, tranne per il fatto che in certi punti, soprattutto all'inizio, il libro è lento e ci sono alcune descrizioni, ad esempio di meccanismi e funzionamento delle centrali elettriche o di procedure e programmi informatici che sono, a parer mio, noiose e pesanti.  Blackout è un libro che non definirei propriamente rilassante, tutt'altro, l'aggettivo che mi viene in mente è ansiogeno, perchè pur essendo del tutto fittizio descrive un disastro che potrebbe benissimo succedere davvero e fa riflettere su quanto siamo dipendenti in tutto e per tutto dalla corrente elettrica, su quanto siamo vulnerabili e impreparati ad un'eventualità simile... chi di voi ha in casa scorte di acqua e di viveri o un generatore di emergenza con relativo carburante per sopravvivere in caso di un blackout che dura per venti giorni come succede in questo libro? Nessuno, immagino. Ecco, credo che dovremmo invece riflettere di più su quanto la corrente sia un bene prezioso per la nostra vita e magari cercare di essere un po' più attenti e sprecare di meno. Consigliato a chi cerca un libro coinvolgente e adrenalinico che lo tenga con il fiato sospeso!
Il mio voto: Recensione:

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