Recensione | Broadchurch 2×02 “Episode Two”

Creato il 14 gennaio 2015 da Parolepelate

Are you ready for the b a t t l e ahead?

Siete pronti alla battaglia? Bene, se non lo siete rimboccatevi le maniche e preparatevi al peggio. Broadchurch è tornato e noi siam catapultati nel buco nero chiamato ansia.

Un nuovo episodio, una nuova settimana, un nuovo tassello da aggiungere al caso. Un nuovo tassello da togliere e gettar via. Una sorpresa, una mano sul viso, un insieme indefinito di sentimenti contrastanti mi avvolge, e credo avvolga anche voi, dopo la visione di questo secondo episodio.

Non c’è pace per Alec Hardy. Non c’è pace per i due casi ai quali lavora. Il passato e il presente bruciano le sue forze, distruggendolo e distruggendo noi assieme a lui.

Il caso Latimer contro Miller, il presente.

Il caso Ashworth, il passato.

PRESENTE:

Avevamo lasciato la famiglia Latimer e la nostra cara Ellie Miller alle prese con la novità del giorno, la riesumazione del corpo di Danny. Inutile svelare quanto la nuova autopsia non abbia cambiato nulla. Tutto è come prima dichiarato. Tutto è confuso. Soprattutto per noi, poveri spettatori, abbandonati all’angoscia perenne e divoratrice d’emozioni.

Il bello, però, viene solo adesso. L’udienza si avvicina, e con essa la necessità di porre un punto all’intera questione. La necessità di far chiarezza su ciò che nitido non è, assolutamente. Ogni singolo abitante della cittadina del Dorset si prepara a salire al banco dei testimoni, ad esser sincero. O quasi.

E’ così, con ottime prospettive che il processo ha inizio. L’inizio della battaglia. La prima a dover deporre è Beth. La nostra, odiata, Beth. Non che davvero si possa parlare di odio, chiariamoci. Fastidiosa renderebbe meglio l’idea. Okay. La nostra fastidiosa Beth è la prima. Vi domanderete il motivo del mio affibbiarle questo aggettivo. Beh, il suo costante atteggiamento nei confronti di Ellie, il suo vittimismo (seppur, in quanto madre, è giusta la sua sofferenza), il suo accanirsi. Durante il processo, tuttavia, le vengono poste domande non solo circa la notte in cui Danny è stato ucciso, ma riguardanti il suo matrimonio. E’ così che vien fuori la relazione di Mark con Becca. Ma la sorpresa più grande per la Corte e per noi è: Mark che ha picchiato Danny. Una sola volta, come tenderà a precisare la signora Latimer. Ma sappiamo bene che ogni dettaglio è rilevante.

Ma procediamo. Il secondo a cui tocca scender in campo è Alec.

Il nostro carissimo e incasinatissimo Alec. Una deposizione difficile, brusca, fatta di colpi loschi. La verità viene a galla, ed è proprio quello che accade nell’aula in questione. Alec è costretto a confessare l’aggressore delle lesioni provocate a Joe Miller. Esatto, Ellie Miller. Ed è proprio grazie/a causa di questa scoperta che le accuse e la confessione come colpevole di Joe Miller cadono.

Momenti decisamente delicati, come Ellie e il suo ritornare a casa, che grazie alla musica di Ólafur Arnalds ci pervadono, invadendoci sino alla punta dei capelli. Rendendoci, per un attimo, protagonisti della vicenda a cui, tristemente, assistiamo.

La tristezza ci invade, certo. Ma gente, siamo solo all’inizio. Se pensavate che le avventure drammatiche di Hardy fossero giunte al termine, beh, vi siete completamente sbagliati.

PASSATO [E PRESENTE]:

Il caso Ashworth campeggia nella nostra mente, contrapponendosi e affiancandosi alla vicenda di Danny Latimer. Claire è ancora sotto la protezione di Hardy, aiutato da Miller, ma le cose non procedono secondo i piani. Il marito, infatti, è sulle sue tracce e in possesso del suo numero di cellulare. Ben presto le arriverà una telefonata. La mancanza, la devozione, il rancore. Ma possiamo realmente fidarci di quest’uomo?

Ma Alec ha in serbo un piano. L’incontro tra Claire e suo marito. Medita di incastrarlo, e assieme noi facciamo il tifo affinchè tutto ciò accada. Detto fatto, Claire si rifiuta di incontrare l’uomo che è causa della sua prigionia e della sua solitudine. E’ a questo punto che Hardy chiede l’intervento di Miller, uno dei momenti più belli dell’episodio a mio parere. Due donne a confronto, due donne segnate dalle azioni dei loro mariti, legate dalle conseguenze del loro amore.

E’ così che Claire decide di incontrare l’uomo, accettando di affrontare, finalmente, le sue paure.

Ma ancora una volta, non tutto ciò che luccica è oro.

Proprio durante il colloquio tra i due, Claire e Ashworth, controllati da Hardy e Miller, avviene ciò che mai avremmo immaginato. Beth, venuta a conoscenza (dal ficcanaso Nige) del ritorno a casa di Ellie decide da affrontarla. Quale momento migliore, secondo voi?

Ashworth, approfittando del momento e della distrazione di Ellie e in conseguenza di Hardy, decide di sfruttare la situazione a suo vantaggio, portando via con sè Claire, senza che nessuno sappia dove, in che modo, e soprattutto per quale motivo.

Ed è questa, signori e signore, la nostra (sì, parlo anche a vostro nome) reazione. Sfido tutti ad affermare il contrario.

Ora vi lascio con i momenti, a mio modesto parere, migliori dell’episodio.

  • Alec investigatore privato.

  • La dichiarazione di Hardy nei confronti di Miller, passata quasi inosservata. NON TRASCURATA DA NOI, AHIME’!

  • L’incontro Claire/Miller

  • I miei sospetti.

Ed è così che vi saluto, affondando in un mare di feels contrastanti. Ricordandovi l’appuntamento con il prossimo episodio la prossima settimana. :)


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