Recensione | Broadchurch 2×03 “Episode Three”

Creato il 22 gennaio 2015 da Parolepelate

 Come affrontiamo il dolore dipende da noi. Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci. Il dolore… devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell’altro.

Grey’s Anatomy

La battaglia è iniziata. Ed, inevitabilmente, ciascuno di noi è vincitore ma al tempo stesso vinto.

Lo scorso episodio si era concluso lasciandoci nella confusione totale. Ansia, dolore, paura. Ma soprattutto odio, verso l’odiosa Beth. Come benissimo ricorderete, infatti, Beth aveva distratto Ellie dal compito di osservare Claire e il marito. Avevamo visto Alec disperato rincorrere il fantasma della donna, sua testimone. Ed è sempre così che ritroviamo il nostro Hardy. Nel bel mezzo di una crisi, la stessa che musica e scenografia trasmette a noi, poveri spettatori.

Ed è qui, in questo momento che si abbatte l’uragano Alec, ma di certo non come speriamo. Proprio perchè la sua rabbia è completamente gettata contro Ellie e il suo essersi distratta.

Il bello deve ancora arrivare, fidatevi.

Eccolo che arriva. Ci invade e ci distrugge. Ma lo sappiamo bene, benissimo, che in Broadchurch questo è letteralmente il minimo. Tutto quello che può accadere, accadrà.

Pensate ad una minima cosa, e boom! Eccola che accade.

Alec però riesce a rintracciare Claire con il fuggiasco. La donna, chiamatela sana di mente, ha portato il marito proprio nel suo unico posto sicuro. Il suo nascondiglio. Ed è lì che Alec la trova, prima di esser brutalmente cacciato.

Mentre Alec tenta di recuperare la fiducia di Claire, Ellie combatte per riottenere il minimo rispetto da parte di Beth. Quest’ultima in preda alle contrazioni tenta di evitare qualsiasi tocco da parte della vecchia amica. La furia Ellie, ovviamente l’investe, a buona ragione.

La cosa realmente stupida si Beth è il suo odio per Ellie. L’amerei, o quasi, se non fosse per quel ormai famoso fastidio che provo nei suoi confronti. Una statua per Ellie, please.

Così, incurante delle lamentele di Beth, Ellie la riaccompagnerà a casa pronta ad essere accanto durante il parto. Ovviamente, tutto ciò non accade poichè Beth decide di cacciare la vecchia amica ad ogni costo.

Ancora una volta la nostra Ellie è distrutta, sopraffatta da colpe non sue, da odio e rabbia che non le appartengono ma che calzano ormai alla perfezione sul suo corpo.

Così decide di passare dalla sua nuova amica, Claire, la sana di mente. Proprio lei. Terrificante per me questa parte dell’intero episodio. Ellie e Claire in un pub, vestite di tutto punto che decidono di ammiccare a degli sconosciuti. La colpa, come sempre, è della sana di mente. La figura di Ellie, schiacciata dalle delusioni, continua a cadere sempre più giù, gettando ancora una volta nel baratro i nostri feels.

Come sempre, però, ad ogni azione corrisponde una reazione.

Ma giungiamo al momento più importante dell’intero episodio. Il processo. Lo sappiamo benissimo, in una battaglia tutto è lecito. Anche il gioco sporco.

Questa volta salire al banco dei testimoni tocca ad Ellie.

Un minuto di silenzio. E.. via!

L’accusa interroga Ellie, provata, facendo emergere la figura di una donna forte e distrutta al tempo stesso. La fierezza di Ellie traspare dai suoi occhi trasportandoci in quell’aula, lì dinanzi. E non davanti ad uno schermo.

La difesa invece non ci va giù piano. Anzi. Percorre la strada più difficile gettando fango non solo su Ellie e il suo lavoro come poliziotto ma anche sul suo amore e quindi sul suo matrimonio. L’accusa? Una relazione con Alec Hardy.

Certo. Noi tutti potremmo esser felici per questa svolta, seppur illusione. Ma no. No. Non lo accetto. Non accetto accuse senza fondamento. Ma alla fine noi sappiamo cosa è realmente accaduto tra Alec ed Ellie. Il resto della giuria?

”Non sono io la colpevole, qui! Non sono io!”

Gradirei salire al banco dei testimoni durante il prossimo episodio. Secondo voi accettano la mia proposta/richiesta? Ne dubito, la Bishop corre velocemente, senza dare speranze o false speranze.

E’ così, con l’accusa rivolta verso Alec ed Ellie che l’episodio si conclude lasciandoci, ancora una volta, in balia delle onde.

Adesso qualcuno dei momenti che ho amato maggiormente:

  • Il momento tra Ellie e Chloe. Intenso e sensato.

  • La fotografia.

Infine la mia considerazione personale, con la quale vi saluto dandovi appuntamento alla prossima settimana. xx


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