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Recensione: BTOOOM!, di Junya Inoue

Creato il 20 marzo 2014 da Visionnaire @escrivere

Titolo: BTOOOM!

Autore: Junya Inoue

Regia: Kotono Watanabe

Studio: Madhouse

Anno: 2102

Episodi: 12

Genere: Seinen, Azione, Drammatico

Trama (da Animeclick): Ryouta Sakamoto è un ragazzo disoccupato di 22 anni che vive con sua madre. Nel mondo reale non possiede alcuna qualità o caratteristica particolare per cui possa rimanere impresso, ma online è uno dei giocatori più forti al mondo del combat game “BTOOOM!”. Un giorno si sveglia in quella che sembra essere un’isola tropicale, non avendo la minima idea di come o perché sia finito lì. Girando a caso qua e là, Ryouta vede una persona e le chiede aiuto. In tutta risposta lo sconosciuto gli lancia contro una bomba! Ryouta si rende conto che la sua vita è in pericolo e che in qualche modo si ritrova intrappolato in una versione reale del suo gioco preferito. Riuscirà Ryouta a sopravvivere abbastanza a lungo da scoprire i motivi per cui è finito lì?

Recensione: Ryouta potrebbe essere uno dei tantissimi giovani d’oggi, persone che passano la maggior parte del tempo libero giocando ai videogames e ritirandosi sempre di più dalla vita reale. Nel suo mondo virtuale, Ryuota Sakamoto è un campione in BTOOOM!, un gioco in cui per vincere bisogna sapersi nascondere e attaccare gli avversari solo tramite l’aiuto di BIM, diversi tipi di bomba. Ci sono le bombe cracker, che esplodono a impatto, poi quelle a tempo che esplodono dopo dieci secondi, quelle a distanza che vengono attivate tramite un trasmettitore, e ancora bombe a intercettazione, a gas e a implosione. Nel suo mondo virtuale, Ryouta si è perfino sposato con Himiko. Ma nel mondo reale, come tanti dei suoi colleghi giocatori, Ryouta è solo, ha problemi con la famiglia e vede quindi nel gioco una via di fuga.

L’anime si sposta quasi subito su un’isola deserta, dove le persone che sono state portate là si ritrovano a dover combattere l’una contro l’altra per riuscire a recuperare otto gemme radar (una è la loro, e la portano incastonata sul dorso della mano). L’intero evolversi della storia ricorda un po’ Battle Royale, dove vale la regola “uccidi per non essere ucciso”. Ci sono molte mosse strategiche sia per sopravvivere che per accaparrarsi le provviste lanciate a ritmi regolari sull’isola. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è che, anche quando sembra che un personaggio si salvi in modo poco credibile, poi ci danno la spiegazione, e questa è plausibile, il che rende l’intera visione ancora più appassionante. A volte ho pensato: sì, certo, come no. Ma poi arrivava la spiegazione e io restavo a bocca aperta per la sorpresa!

Pian piano che la storia prosegue, iniziamo a conoscere i vari personaggi. Quello di Ryouta, il protagonista, e quello di Himiko sono trattati a fondo, i due sono personaggi i cui problemi vengono pian piano messi a nudo. Un personaggio molto realistico è, però, Taira-san. Un uomo che sul lavoro è spietato mentre a casa è un bravo marito e padre. Un uomo che davanti alla paura, ammette di aver dubitato della lealtà degli altri, un uomo che cerca di fidarsi, ma vista la situazione non può non tenere per sé un paio di carte da giocare in caso di tradimento. Un uomo con tutte le debolezze umane, insomma.

Viene spesso messo in evidenza il fatto che l’isola possa essere una sorta di punizione per ciò che i partecipanti hanno commesso nella vita reale. Taira-san e Himiko sono quelli che più si sentono di dover pagare per come si sono comportati.

Non tutti i partecipanti conoscono il videogame BTOOOM! ma quelli che lo fanno riconoscono, nell’isola e nel gioco spietato in cui sono stati costretti, tutti i segni che fanno pensare a un coinvolgimento nell’organizzazione di questa sfida spietata da parte di chi ha creato lo stesso videogame, ossia la Tyrannos Japan.

Torniamo quindi al tema: divertiamo il mondo giocando con le vite di esseri umani. Come ho detto, ricorda Battle Royale, ricorda La lunga marcia, e beh, ricorda Hunger Games. Ma la scelta di avere alla base un videogame da cui prendere spunto mi piace molto e devo dire che la storia appassiona e lo spettatore si ritrova a cercare di seguire le varie tattiche dei protagonisti, e a chiedersi costantemente dove siano finiti quelli che in un paio di puntate non si vedono più e cosa stiano preparando.

Un personaggio di cui avrei voluto sapere di più è Oda, un figura misteriosa e intrigante, ma che per ora non viene approfondita. Anche se dai presupposti sembra avrà, in futuro, un ruolo importante. Le puntate di BTOOOM! sono, infatti, solo dodici e mi dispiace dirvelo, ma la storia non si conclude qui. Dovremo aspettare il seguito per sapere come finirà. E se proprio non si vuole aspettare, ci sono anche i manga pubblicati dalla Panini Comics. Al momento sono disponibili 12 dei 13 volumi.

Da parte mia, sicuramente consigliato!

Voto:

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    Chi sonoSono una persona piuttosto socievole. Amo il cambiamento, anche se all'inizio mi fa paura, ma in fondo è la sfida che mi affascina. Mi piace stare in mezzo alla gente, conoscere le loro culture, imparare nuove lingue. Il lavoro che faccio ne è la prova. Un difetto? So di essere una rompiballe, ma le rompo con allegria

    :D


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