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Recensione: "BULLET" di Laurell K. Hamilton.

Creato il 03 novembre 2014 da Blog

"La Hamilton rimane una delle più innovative ed eccitanti scrittrici di paranormal."
Charlaine Harris
Genere: Paranotmal Romance
Editore: Nord
Pagine: 420
Prezzo: € 18,60
Ebook: € 9,99
Uscita: 18 Settembre 2014
Sinossi:
Anita Blake è tornata a St. Louis e sta cercando di vivere una vita normale, il più normale possibile per qualcuno che è legalmente un esecutore di vampiri e un polizziotto. Ci sono amanti, amici e i loro figli, programmi scolastici a cui partecipare. In mezzo a tutta l' ordinaria felicità, un vampiro dal passato di Anita cerca di raggiungerla. Doveva essere morta, uccisa in un' esplosione, ma la Madre di Tutte le Tenebre è il primo vampiro, il loro creatore oscuro. E' difficile uccidere un dio. Questa dea oscura l' ha raggiunta qui, a St. Louis, la casa di tutti coloro che Anita ama di più. La Madre di Tutte le Tenebre ha deciso che deve agire ora o mai più, per controllare Anita, e tutti i vampiri in America.
La Madre di Tutte le Tenebre ritiene che il triumvirato creato da Jean-Claude con Anita ed il licantropo Richard Zeeman abbia il potere sufficiente perchè lei possa riavere un corpo e possa immigrare nel Nuovo Mondo. Ma il corpo che vuole possedere è già stato preso. Anita sta per imparare un nuovo significato di "condividere il proprio corpo", un significato che non ha nulla a che fare con la camera da letto. E se la Madre di Tutte le Tenebre non riuscisse a prendere il corpo di Anita per se stessa, si assicurerà che nessun altro lo possa usare, mai più. Anche Belle Morte, non sempre amica di Anita, le ha detto: "Scappa se puoi...
La serie "Anita Blake, Vampire Hunters" è fin'ora così composta:0,5 - Strange Candy
1 - Guilty Pleasures -
Nodo di sangue
1,5 - Cravings
2 - The Laughing Corpse -
Resti mortali
3 - Circus of the Damned -
Il circo dei dannati
4 - The Lunatic Cafe -
Luna nera
5 - Bloody Bones -
Polvere alla polvere
6 - The Killing Dance -
Il ballo della morte
7 - Burnt Offerings -
Dono di cenere
8 - Blue Moon -
Blue Moon
8,5 - Bite
9 - Obsidian Butterfly -
Butterfly
10 - Narcissus in Chains -
Narcissus
11 - Cerulean Sins -
Cerulean Sins
12 - Incubus Dreams -
Incubus Dreams
13 - Micah -
Micah
14 - Danse Macabre -
Death Dance
15 - The Harlequin -
Harlequin
16 - Blood Noir -
Blood Noir
17 - Skin Trade -
Skin Trade
18 - Flirt -
Flirt
19 - Bullet - BULLET
20 - Hit List -
Hit List
20,5 - Beauty
21 - Kiss the Dead
22 - Affliction
22,5 - Dancing
22,6 - Shutdown
Scheda sul forum! RECENSIONE A CURA DI ANITA BLAKE:Recensire singolarmente i libri che fanno parte di una serie, specialmente una molto lunga come quella dedicata ad Anita Blake, non è una cosa semplice, soprattutto perché giudicare un singolo libro può togliere parecchio alla storia nel suo insieme.È quello che pressappoco accade con “Bullet”, 19° libro della serie “Anita Blake, Vampire Hunter” di Laurell K. Hamilton.Come spesso capita con i libri di questa autrice, la storia inizia “in medias res”, ossia all’improvviso, nel mezzo dei fatti. Fatti che sembrano complicati e fanno pensare a un libro pieno di colpi di scena, folli e imprevedibili. In realtà, se mi chiedeste quale sia la vera trama, io non saprei cosa rispondervi, perché non accade nulla.L'avvenimento più eclatante è la ricomparsa di un vecchio nemico creduto sconfitto. Questa circostanza fa sì che i protagonisti, sempre più vari e numerosi, acquisiscano nuovo potere per sconfiggerlo.L’andirivieni continuo di personaggi non confonde più di tanto, ma rende complicato capire a quali specie di mannari questi individui appartengano. Molti dei nomi e dei volti si ricordano solo dopo aver letto tutti i libri in cui compaiono. Torniamo ai protagonisti veri, che sono sempre gli stessi: Anita, Jean-Claud, Asher, Richard, Micah e Nathaniel, e tutti subiscono delle trasformazioni degne di nota.Partiamo dall'ultimo personaggio citato: il giovane leopardo sottomesso, Nathaniel. Il carattere del ballerino è notevolmente cambiato, Nat è cresciuto e affronta i suoi demoni interiori non più da gattino indifeso, ma da uomo. Lui e Micah sono i più pragmatici e pacati del gruppo. Non sono deboli, solo più calmi. Non hanno bisogno delle spacconate da macho di Richard per dimostrare di essere forti.Il Nimir-Ra dei leopardi è un uomo deciso e dotato di estremo senso pratico. È lui il vero e unico amore di Anita, non solo perché i loro leopardi sono consorti reali, ma anche e soprattutto per il feeling che c'è tra loro. Si comprendono senza bisogno di parlare e senza telepatia, ognuno dei due sa cosa piace all’altro, cosa desidera realmente.Il loro amore è unico.Il fatto che Micah sia il mio preferito è del tutto secondario, ovviamente.Incredibile ma vero: per oltre la metà del libro, il personaggio migliore è Richard. L’Ulfric dei lupi ha capito che deve smettere di fare ostruzionismo e collaborare per la sopravvivenza di tutti. L’evoluzione subìta da Richard è straordinaria. La Hamilton riesce in pochissimo tempo a rivalutarlo, lasciando tutti, lettori e personaggi, davvero basiti.È forse questa la ragione principale del mio voto mediamente alto.Il ruolo del piantagrane tocca, invece, al personaggio che più odio dopo il re lupo: Asher.Trovo che sia un viscido, arrogante, frustrato. Nasconde nel vittimismo la sua incapacità di tirare fuori gli attributi e che, quando lo fa, non appare forte ma insensatamente cattivo, fuori luogo e piagnone. Una mammoletta che pesta i piedi perché nessuno si interessa a lui. Ha stancato oltre ogni misura.Rimangono solo il Master Della Città e la sua Serva Umana. Anita e Jean-Claude. Tra di loro c’è meno sesso e più comunicazione psichica, la caduta di alcune barriere e molto, molto potere. Ecco come appaiono: forti, decisi e padroni del mondo.Mi piacciono come coppia di potere, un po’ meno come coppia in senso sentimentale. Ma so che ciò è dovuto solo al fatto che amo Micah più di quanto lo ami Anita.Nel complesso, comunque, tutti i personaggi risultano completi e ben strutturati, ognuno di loro  presenta delle sfaccettature che vengono fuori a seconda dell’evoluzione della storia.La pecca più grande di questo libro è il non portare da nessuna parte, che si percepisca troppo l'aspetto transitorio dell'opera. Il che, dopo aver aspettato molto tempo per la sua uscita, è frustrante.Il pregio più grande, invece, è il non aver riempito i buchi nella trama col sesso e con le sparatorie, com'era accaduto in passato. Considerando che la Hamilton ha dichiarato di mettere molto di ciò che le accade nella propria vita all’interno dei suoi lavori, questo cambiamento può significare due cose: o ha superato la fase ribelle - strascico evidente nell’altra serie dell’autrice - oppure ha finalmente fatto un esame di coscienza e ha capito che rischiava di allontanare anche le lettrici più tenaci continuando su quella linea.Per concludere posso dire che il mio voto di tre stelline e mezzo è più frutto dell’evoluzione della storia e dei personaggi in rapporto agli altri volumi che al libro in sé.
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