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Libro imperdibile per chi programmi un viaggio in uno o più dei paesi dell’Asia centrale, dal Turkmenistan al Kirghizistan. L’autore è uno scrittore di libri di viaggio e come tale esamina con molta cura il percorso di questo lungo e magnifico itinerario, raccontandone, cose da vedere, aspetti particolari e interessi specifici. Naturalmente è anche uno spaccato su un mondo così lontano da renderlo di per se stesso interessante. Un altro punto a favore del libro è dato dal fatto che la vicenda è vissuta proprio alla caduta dell’impero sovietico, un momento assolutamente particolari che rende l’interesse ancora più vivo. Le persone incontrate, le difficoltà date dal momento, la bellezza del percorso, invitano a considerare questo come un possibile viaggio per tutti. Il momento specifico in cui si svolgono i fatti fa un po’ il paio con quell’altro magnifico volume di Terzani, Buonanotte signor Lenin, che aggiunge altra legna al fuoco. Mi sono piaciuti molto entrambi, anche perché molti di questi stessi luoghi, li ho visti e ho vissuto anch’io quel micidiale, inaspettato e difficile passaggio da un mondo ad un altro. Un cambiamento a cui la maggior parte delle persone che incontravi non era preparata e tutto questo ha condizionato scelte, comportamenti e vicende.