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Recensione "Candidato al Consiglio d'istituto" di Massimo Cortese
Creato il 22 agosto 2011 da Arianna E Arimi @Arianna1989Oggi vi propongo la recensione del primo volume della "trilogia della speranza" di
Massimo Cortese
Candidato al Consiglio d'istituto
Casa editrice: Montag
Collana: Le Fenici
Pagine: 56
Prezzo:10.00 Euro
Data di pubblicazione: gennaio 2009
Isbn: 9788895478418
Trama:
Un racconto breve, una sorta di monologo interiore in presa diretta sostenuto dalle riflessioni del protagonista: un padre che ha a cuore l'educazione della figlia. Cronaca vivida di una vicenda grottesca che si spinge quasi oltre il limite sopportabile della normalità, e che sconfina a ruota libera nella realtà che si è costretti a vivere ogni giorno.
La mia recensione:
Candidato al Consiglio d'Istituto è il romanzo d'esordio di Massimo Cortese.
Primo volume della trilogia della speranza, racconta la vicenda personale dell'autore avvenuta appunto durante le elezioni scolastiche nell'Istituto frequentato dalla figlia.
Massimo Cortese si ritroverà ad affrontare una vera e propria propaganda politica ed una semplice collaborazione tra genitori di scuola elementare si trasformerà in una esperienza quasi surreale.
L' Autore evidenzierà la molta furbizia e la poca lealtà della lista avversaria che si avvarrà di ogni mezzo a sua disposizione pur di prevalere.
Ma le persone non sono tutte sprovvedute ed ingenue: sapranno vedere oltre le parole e la vittoria non sarà così scontata!
Con ironia e ricerca dei particolari, Massimo Cortese, partendo da una vicenda personale sottolinea un grave problema che affligge la nostra società: la mancanza di educazione.
Anche nelle sue lettere inviate alle Istituzioni ed inserite nel testo, viene denunciata l'ineducazione, l'indifferenza e la mancanza di rispetto verso gli altri, partendo da scene poco adatte ai bambini contenute nei cartoni animati fino ad arrivare all'indifferenza generale di fronte a gravi manifestazioni di bullismo.
Il libro è scritto come un diario personale, quindi la scrittura è molto scorrevole e colloquiale, certamente la forma ne risente un po' e personalmente avrei evitato alcune digressioni , evitando così di scendere troppo in particolari che intaccano la fluidità del testo.
Un punto a favore di questo racconto è sicuramente la positività, ogni parte finisce con una nota di speranza per un futuro migliore.
Citazione da pag.31
Dobbiamo lavorare insieme, riconciliarci e, come si diceva una volta, tirare avanti, perchè stiamo tutti sulla stessa barca.
E poi parliamoci, magari male, ma dialoghiamo e, soprattutto, non restiamo indifferenti, perchè l'indifferenza è tra le cose peggiori di una umanità che non c'è.
Ps: per questa volta, trattandosi di una trilogia e avendo la possibilità di leggerla interamente in breve tempo darò le stelline alla fine del terzo volume cui seguirà l'intervista all'autore!
A presto,
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