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Recensione: Captain Phillips – Attacco in mare aperto

Creato il 05 novembre 2013 da Mattiabertaina

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Genere: Drammatico

Regia: Paul Greengrass

Cast: Tom Hanks,  Barkhad Abdi

Durata: 134 min.

Distribuzione: Columbia Pictures

 

Il comandante Richard Phillips è esperto nel settore dei trasporti a mare aperto. Sono anni che continua a viaggiare per ogni parte del globo, portando decine di tonnellate di merci da un posto all’altro. Ma il 2009 sarà per lui un anno da dimenticare.  In Africa, durante il viaggio con un porta container U.S.A Alabama subisce un attacco proveniente da pirati della Somalia, intenti con tutti i mezzi a loro disposizione a sequestrare ogni membro dell’equipaggio. Dopo gli inutili i tentativi del capitano (uso d’idranti, forzare il motore della nave) di difendere la propria imbarcazione dal loro attacco, i somali riescono a entrare e, successivamente,  a catturare il comandante, chiedendo agli Stati Uniti un ingente riscatto in cambio dell’uomo.

Il regista di United 93, film che ha narrato (nei limiti della verità) la vicenda del quarto aereo che doveva schiantarsi al Campidoglio di Washington durante l’11 Settembre, racconta una storia senza però emettere alcun giudizio. E’ evidente a tutti durante la visione di Captain Phillips che Paul Greengrass non avesse solamente lo scopo di narrare un fatto realmente accaduto. L’obiettivo è di trattare un problema sociale che sussiste da tempo nel continente africano, cercando anche di capire le motivazioni che spingono persone al limite della sopravvivenza a intraprendere compiti così rischiosi. Mentre la storia scorre narrando la vicenda in tutta la sua interezza, è visibile l’umanità di queste persone, le quali si trovano in quella situazione per paura di essere giudicati dai propri abitanti come dei codardi. Su questo punto le due culture, di per sé diverse su altre questioni, sembrano avvicinarsi inesorabilmente. In entrambe l’onore prende il posto della ragione, il potere di uno surclassa prepotentemente la parità di condizioni degli altri e questo si vede sia nella figura di Muse, che cerca in tutti i modi di prendere il comando del proprio gruppo con molta difficoltà, sia nel personaggio interpretato egregiamente da Tom Hanks. La contrapposizione dei protagonisti della storia è la colonna portante del film, che attraverso una tensione permanente rende il pubblico partecipe di una vicenda che, con colpi di scena imprevedibili, sembra non finire mai. Tom Hanks, interpretando il personaggio con accuratezza nei dettagli, tiene in piedi tutto il film con grande naturalezza e capacità, come il comandante Phillips cerca di tenere sotto controllo la propria nave e le sorti del proprio equipaggio.

Voto: 3 su 5

Il trailer del film


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