Titolo: Catene di Ametista
Autore: Enedhil
Editore: Triskell
Lunghezza: 317 pagine
Collana: Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: 5,99
Descrizione:
In una Terra in cui la sopravvivenza di ogni individuo è legata ai
mutevoli capricci del Fato, il giovane Íron si trova costretto, a causa
di una grave ferita, ad abbandonare la sua vita da guerriero per
divenire uno dei Maeldir, gli Amatori che dimorano nei Giardini Oltre la
Cascata.
In questa nuova dimora, Íron apprenderà ogni arte di
seduzione per diventare degno di essere scelto dalle Dame Infinite, ma
dovrà anche imparare a non ascoltare il cuore.
E sarà proprio lì che incontrerà ciò che ha sempre desiderato: l’amore.
La mia recensione:
La
bellezza è un valore effimero ma in certi casi aiuta. Nel mondo immaginario in
cui ci trasporta Enedhil può addirittura fare la differenza fra la vita e la
morte.
Il
mondo in questione sembra tendere alla perfezione, almeno nella sua facciata,
tanto che le persone povere o prive di qualità riconosciute– gli Eglanor – vengono allontanate e
costrette al confine, laddove vanno incontro a morte sicura. Solo i ricchi, i
perfetti, gli utili hanno diritto a un posto in società.
Quando
il giovane Íron, dopo aver prestato per anni servizio come Nodon (guerriero
preposto alla difesa del regno), rimane ferito in battaglia perdendo la
possibilità di continuare a combattere, a salvarlo dall’esilio è proprio la sua
bellezza. Il suo aspetto fisico, infatti, lo rende idoneo a divenire un
Maeldir, ovvero un Amatore esperto.
Gli
Amatori sono ragazzi addestrati nelle arti erotiche al fine di divenire
compagni delle Aeneth, le Dame Infinite che sono a capo della società. Il loro
compito ha uno scopo puramente riproduttivo, sicché l’unione con una Dama
esclude qualsiasi coinvolgimento affettivo. In effetti, quasi paradossalmente,
diventare un Amatore significa negarsi l’amore, non per una per una ma bensì per
cinque vite! Eh sì, perché le Aeneth sono particolarmente longeve ei loro compagni, attraverso l’unione carnale
con loro, ricevono un dono molto speciale: la loro aspettativa di vita diviene
cinque volte più lunga rispetto a quella di un comune mortale.
Essere
Maeldir, però, non significa diventare automaticamente il compagno di una Dama
Infinita, si ha solo l’opportunità di allenarsi e di candidarsi nella speranza
di essere scelti. Nel caso in cui ciò non avvenga, la minaccia del confine è
sempre lì che incombe.
Requisito
base per intraprendere questo percorso è appunto la bellezza di cui gli Amatori
devono essere necessariamente dotati.
Un
viso stupendo illuminato da due occhi di ametista e un fisico scultoreo, seppur
segnato da qualche cicatrice, sono dunque il lasciapassare di Íron alla Corte
di Namîr, sono le virtù che lo salvano dal divenire un Eglanor, almeno
temporaneamente.
La
storia che si incastona in questa originalissima quanto affascinante cornice ci
narra del duro addestramento e dell’esperienza di vita di Íron nei Giardini
oltre la Cascata (è lì che i Maeldir dimorano) nell’attesa che una scelta, o
una mancata scelta, decreti il suo destino.
La
vera difficoltà per l’ex guerriero non consisterà tanto nell’acquisire le
abilità amatorie che non possiede affatto, non avendo mai avuto esperienze
sessuali prima, quanto nel rassegnarsi all’idea di rinunciare all’amore senza
averlo mai nemmeno provato. Difficoltà che diverrà quasi insormontabile quando,
proprio fra le mura in cui apprende l’arte di dare piacere a una donna, incontrerà
un uomo in grado di fargli battere il cuore…
Amore
e sesso scissi con la forza da regole sociali discutibili: sono questi i due
poli intorno a cui ruota Catene di
Ametista, un fantasy ricchissimo di raffinate sfumature erotiche che ci
tracina in un universo davvero ammaliante.
Una
storia che parla di catene invisibili eppure impossibili da spezzare, di
privazioni e sogni infranti ma anche, e soprattutto, del coraggio di ribellarsi
alle regole e di lottare per la propria libertà.
Alla
storia personale di Íron, strada facendo, si uniranno le vicende di altri
giovani Maeldir che con lui condivideranno non solo la sorte ma anche la voglia
di non arrendersi, di non rinunciare all’amore. Conosceremo così altri
personaggi indimenticabili come Duvain, Cínir, ma anche il contadino Hethuin e
la dolce Saineth, senza tralasciare il maestro Adasser. Ognuno di loro avrà un proprio
bagaglio di esperienze, ricordi, speranze da condividere e il tempo trascorso
insieme nei Giardini oltre la Cascata alimenterà fra alcuni di loro anche un
altro forte sentimento: quello dell’amicizia.
Varcando
la soglia della Corte di Namîr ci si ritrova dunque in un luogo pregno di
lussuria da cui il sentimento dovrebbe essere bandito ma in cui, a maggior
ragione per questo, mette radici e con prepotenza fiorisce.
Sebbene
apertissimo, il finale non delude, tuttavia crea forti aspettative per un
seguito che spero tanto non tardi ad arrivare.