Titolo: Chaos
Titolo Originale: Pandemonium
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme Freeway
Prezzo: 9,99 euro
Versione letta: ebook
Trama:
Nel mondo di Lena l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazzo. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappare nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex... Il mio pensiero:
Avevo una grande aspettativa riguardo il sequel di Delirium, l'unico libro della Oliver che ho letto, ma alla fine di questa lettura mi sono sentita come un'assetata che dopo una grande corsa trova una lattina, sta per aprirla e le resta in mano la linguetta. Paragone azzardato e poco comprensibile, ma è la sensazione che ho avuto ieri sera alla fine del libro. Tutto questo è sicuramente frutto delle mille alternative che mi ero immaginata nei mesi di attesa per la pubblicazione di Chaos, rimane il fatto che a tratti mi sono annoiata, a tratti ero un pò arrabbiata perchè dell'originalità di Delirium, in Chaos, è rimasto poco. Certo sto parlando della Oliver, una grande autrice, quindi il livello della narrazione è sempre alto, ma proprio perchè ha abituato i suoi lettori a standard elevati mi sono sentita un pò delusa. La sensazione è stata quella di una stesura frettolosa, alcuni punti sono un pò trascurati, poco bilanciati, ma in particolare questo secondo libro è tutto una fuga. E scappare per quattrocento pagine insieme a Lena è faticoso. L'autrice ci aveva lasciato con un finale da cardiopalma: Lena oltre la recinzione e Alex ferito a morte dai Regolatori. In Chaos la narrazione è divisa in due: Prima e Adesso. I flash narrativi del Prima raccontano cos'è successo a Lena all'arrivo nelle Terre Selvagge; quelli di Adesso raccontano Lena di nuovo in mezzo a "Zombieland" come infiltrata della Resistenza. Questa forma è interessante e mi è piaciuta molto, anche se all'inizio è necessario farci l'abitudine. Sono continui salti temporali alternati che, immagino, sono stati molto impegnativi per l'autrice, il rischio di confondersi era alto. Quello che mi ha colpito in negativo è l'abisso tra la Lena di Delirium e quella di Chaos. Certo è scappata, certo deve lottare con le difficoltà delle Terre Selvagge, ma è come se fosse un personaggio nuovo, completamente diverso, talmente indurito da non riconoscerlo. La Lena di Delirium mi è mancata e si rivede solo alla fine di Chaos. Per il resto il libro è una fuga da un campo base all'altro alla disperata ricerca di cibo, una guerra tra la Resistenza e i Regolatori. Lena è un pò una "rambo" al femminile, impara a sparare, ad usare il coltello, ad uccidere, ad infiltrarsi nelle case, a lottare contro i regolatori. E in certi momenti più che un distopico sembra un film d'azione americano con la A maiuscola. Troppo! Il libro è sbilanciato sull'azione e penalizza il resto, Lena si lascia coinvolgere di nuovo da un ragazzo, non vi dirò chi per non rovinarvi la lettura, ma anche questo è frettoloso quasi forzato. Il lettore era rimasto all'amore travolgente e totalizzante per Alex. Forse è proprio la mancanza di Alex a renderlo debole. Per quanto riguarda la ricerca della madre di Lena dovrò aspettare il terzo libro, in questo viene solo sfiorata. Il finale è ancora una volta a sorpresa, ma non è crudele, posso anticipare questo per non rovinare la lettura a nessuno :D Nel complesso è sempre un buon libro, parliamo della Oliver in fondo, ma non era quanto mi aspettavo. Spero nel prossimo.