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Recensione: "Che c'importa del mondo" di Selvaggia Lucarelli

Creato il 01 agosto 2014 da Saraguadalupi

"CHE C'IMPORTA DEL MONDO" di Selvaggia Lucarelli
• Editore: Rizzoli • Pagine: 535 • Prezzo: 18,50 € (cartaceo) - 6,99 € (ebook) Viola ha trentotto anni e, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l'incapacità di dimenticare l'ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell'ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile.
Premetto che sono stata perseguitata da questo libro per giorni: ovunque andassi lo vedevo, ne sentivo parlare o ne leggevo articoli e recensioni sul web, così, un giorno, nel vederlo lì sullo scaffale della mia libreria di fiducia, l'ho comprato senza leggere neanche la trama, basandosi semplicemente sul fatto che, seguendo Selvaggia Lucarelli su Facebook, mi sono quasi sempre trovata d'accordo con ciò che scrive. Quindi, tralasciando le mie profondissime motivazioni, mi sono addentrata in questo romanzo senza avere la più pallida idea di cosa aspettarmi..
Fin dalle prime pagine veniamo catapultati nel mondo di Viola, opinionista in tv, madre reduce da un matrimonio per niente felice, ma che gli ha donato l'amore più grande - Orlando - amica e donna. Non è difficile rispecchiarsi in lei quando ci vengono raccontate le sue giornate da "donna normale" : le risate con le amiche, le spiegazioni alle mille domande del piccolo Orlando, i mille impegni che la tengono frequentemente fuori casa.  A dire la verità, questo non ci viene presentato come un romanzo autobiografico ma, leggendolo, è impossibile non collegare due o tre cosette con la vita reale pubblica dell'autrice: ad esempio nei paragrafi dedicati al rapporto tra Viola ed il figliolo, Orlando assomiglia tanto al vero figlio di Selvaggia - di cui spesso parla ai suoi followers. Proprio a proposito di questo, devo ammettere che, i discorsi tra madre e figlio, sono tra le parti che più ho apprezzato di questo romanzo: le ho trovate di una tenerezza incredibile, e mi hanno fatto sorridere tantissimo soprattutto quando la nostra protagonista cerca di dare risposte sensate alle domande "scomode" tipiche dei bambini. Al tempo stesso poi, ho trovato Orlando, molto maturo per la sua età: un bambino che fa notare alla mamma che i suoi vestiti sono troppo stretti e che non le conviene arrabbiarsi se non vuole fare la fine di Hulk (con gli abiti strappati) non è da tutti :P Comunque, tornando a Viola. Viola è...una di noi!  Viola ha un gruppo su Whatsapp con cui chiacchiera con le sue amiche più intime, il "gruppo testuggine". Non è immune al fascino degli uomini e rimugina davanti all'armadio per delle ore prima di decidere cosa indossare per un primo appuntamento. Cerca di litigare il meno possibile con quell'ex marito lagnoso e rompico*****i che di tanto in tanto si fa vivo solo per piantare grane, e soprattutto si mostra quasi accondiscendente davanti al figlio, per non fargli pesare il rapporto difficile tra i suoi genitori. Le uniche parti che divergono dalla vita delle persone "comuni" sono quelle che riguardano il suo lavoro: opinionista nei salotti televisivi. In questi capitoli, la Lucarelli, ci apre un sipario privato sui retroscena di questi salotti che dovrebbero essere "tv verità" ma che in realtà sono perfette ricostruzioni di ciò che la gente vuole sentire e vedere, con tanto di opinionisti istruiti su chi appoggiare e chi no.
"Puoi avere trentotto anni, un figlio, un matrimonio alle spalle e una biografia su Wikipedia, ma di fronte a quella grande incognita che è la prima uscita con un uomo si torna adolescenti"
"La parte più interessante dell'armadio è però quella destinata ai vestiti denominati "quando sarò magra", ovvero quegli abiti che acquisti consapevole del fatto che sono due taglie in meno rispetto alla tuo o modelli con cui Kate Moss sembrerebbe un po' sovrappeso e nonostante ciò vivi nella candida convinzione che prima o poi ti andranno alla perfezione."
Devo ammettere che questo romanzo non ha un grande trama eh, è piuttosto semplice e per questo non starò qui a spiegarvela, perchè è chiarissima dalla quarta di copertina..eppure, nonostante questa semplicità, mi sono trovata di fronte ad un libro di grande profondità. Non vi sono temi altisonanti all'interno della storia, ma è proprio il modo in cui vengono raccontate le vicende quotidiane di Viola a lasciar trasparire la profondità della nostra protagonista e della sua vita. Su questo, bisogna dirlo, la Lucarelli è maestra: anche l'episodio più normale del mondo, lei riesce a renderlo interessante, comico, ironico..anche tragicomico se serve a rendere l'idea. La sua ironia poi, non è forzata né banale, e per questo mi sono ritrovata spesso a ridere di gusto quasi senza accorgermene, in un modo straordinariamente spontaneo e al tempo stesso, in altri paragrafi, mi sono a tratti commossa e intenerita.
"Mamma perchè nella conchiglia si sente il mare?" "Credo perchè è stato la sua casa per tanto tempo." "Vuol dire che ci sono posti che ti lasciano un rumore dentro?" "Forse. Si. A volte."
Oltre alla storia in sé, ho adorato poi il prologo del libro, nel quale l'autrice ci scrive una lista di cose che non le mancano dell'amore..una sorta di "àncora" di salvezza, di ci vi trascrivo un solo semplice punto che mi ha fatto riflettere parecchio: 
"Non mi manca perchè l'amore ha le sue ragioni che la ragione dovrebbe portare in tribunale ai fini di processarle, una a una, per crimini contro l'umanità sensibile. Non c'è giustizia. Non c'è garanzia. Non ci sono risarcimenti certi. Non è necessariamente vero che dopo una delusione la ruota giri o che morto un papa se ne faccia un altro. Spesso la ruota gira al contrario e dopo averti messo sotto una volta, lo fa anche in retromarcia. Il papa non muore mai. Va a fare l'Angelus affacciato a un'altra finestra, che è un'altra cosa. L'amore non è un'assicurazione, non c'è un indennizzo certo. Al massimo è rassicurazione, dispotica e transitoria."
Badate bene però, questo libro non è contro l'amore, né contro i sentimenti, anzi, è un romanzo che ci aiuta a camminare in questa vita fatta di incertezze e che ci insegna a non abbassare mai la guardia. Selvaggia Lucarelli lascia, per noi, su un sentiero, tante piccole perle di vita quotidiana..sta a noi coglierle e creare il nostro gioiello personalizzato da indossare, come fedele compagno, ogni giorno.
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