Titolo: Cielo e Ferro
Autori: Italo Bonera e Paolo Frusca
Editore: La Ponga Edizioni
Pagine: 81
Prezzo: 1,99 euro (ebook); 6,72 euro (cartaceo)
Trama dal sito dell'editore: Nove racconti per un affresco buio e opprimente, nove pennellate per dipingere la storia di uno spaventoso movimento di massa, collettore di tutti i fondamentalismi del mondo, non importa di quale natura. Non solo fantascienza, ne' noir o thriller nelle storie che si svolgono sul drammatico sfondo del conflitto tra Coordinamento delle Libere Città e provincia profonda della Nazione di Avraham, entità speculari e antitetiche nelle quali Bene e Male non si distinguono. Come non si distingue, quasi mai, il confine invisibile fra un eroe e una canaglia. Assistete a uno dei più crudeli conflitti che l'umanità abbia mai affrontato, e scoprite quale terribile prezzo essa ha pagato.
Un breve estratto:Terranera.
Il comodo problema che nessuno voleva risolvere. Zona franca selvaggia e senza controllo, dove ogni traffico
era lecito, a beneficio di stati ipocriti e mafie globalizzate. Fin dall'inizio delle restrizioni postbelliche, pattuglie
di liquidatori silenziosi si erano scambiate "cortesie" con squadre di legionari avrahamiti. Gli scontri
si erano concentrati all'interno del perimetro maledetto che tutti presero a chiamare "Terranera". Un calderone
di sangue, pidocchi, pece al fosforo, esecuzioni, stupri, e vampe di esplosivo Magma®. Un inferno dove
una guerra a bassa intensità era tornata a essere guerra vera.
La terra di nessuno incuneata fra un confine e l'altro venne ufficialmente interdetta. Ipocrisia di breve durata. In poco tempo solo un piccolo settore del vasto territorio di Terranera restò effettivamente sottoposto a restrizioni: il resto, come la zona nella quale si era smarrita Kadlec, restava accessibile a chiunque, senza controlli; illegalmente ma liberamente.
Recensione:
I racconti contenuti in questa raccolta sono nove, tutti intersecati tra loro e con il medesimo registro. Alcuni sono scritti da Bonera, altri da Frusca, altri ancora sono scritti a quattro mani. Eppure lo stile dei due autori è simile, tanto che non si nota il cambio di penna.
Il tono utilizzato per narrare le vicende è duro, dissacrante, colpisce dritto allo stomaco.
A tal proposito vorrei fare una piccola considerazione: ho molto apprezzato il diverso uso che è stato fatto dei punti di vista. Alcuni racconti sono scritti in terza persona, altri in prima, alcuni sono al passato, altri al presente. Ma nel complesso danno l'idea di uniformità e nello specifico i vari punti di vista sono tutti calzanti, adatti al tipo di storia che vogliono raccontare. Questi autori hanno dimostrato una maturità nella scrittura davvero alta. Un uso intelligente dei vari punti di vista e una poliedricità delle persone della narrazione che a moltissimi manca.
Tornando a parlare della raccolta in senso meno tecnico, devo dire che, avendo già letto "Io non sono come voi", ho particolarmente apprezzato i richiami all'ambientazione che avevo tanto amato, allo stesso aberrante futuro distopico e - in alcune parti - agli stessi personaggi (ritroviamo, infatti, il protagonista di "Io non sono come voi" in una missione insieme al sergente maggiore Markus).
Ciò che questa antologia mette in luce è quanto ogni verità e ogni credenza sia relativa e quanto l'uomo possa spingersi in là per il proprio tornaconto personale: una giornalista che non ha pietà di un moribondo e decide, invece, di trasformarlo in un servizio televisivo; un uomo che porta alla morte migliaia di persone in cambio della vita delle proprie figlie; un mercenario che uccide per denaro e per denaro cambia fazione come cambia il vento; una società che usa gli uomini come "merce" e li manda a morire perché costano poco; e così via...
Personalmente, sono rimasta molto colpita dal racconto scritto dal punto di vista di un giudice dell'Ordine degli Archivisti, un Avrahamita. Si nota fortemente quanto gli ideali personali possano diventare fanatismi e quanto certi estremisti tendano ad agire senza sensi di colpa. Il giudice, infatti, condanna all' Archiviazione (che deve essere lenta e dolorosa in modo che le anime possano salire al cielo depurate) di un gruppo di ragazzi colpevoli di atti infami che non vengono nominati (ma che sembrerebbero ricondurre semplicemente a una diversa sessualità).
L'uomo, con estrema leggerezza e convinzione, decide di far torturare fino alla morte quei ragazzini e trovarsi nella sua testa ammetto che mi ha turbata. Uno dei capitoli più riusciti, secondo me.
Consiglio la lettura a tutti quelli che hanno apprezzato "Io non sono come voi" perché Cielo e Ferro dà una nuova prospettiva a un'ambientazione che in "Io non sono come voi" è analizzata solo dal punto di vista del protagonista. Quindi si passa da una visione parziale di questo mondo distopico a una visione ben più ampia.
Vengono prese in esame entrambe le parti in causa e alla fine si scopre quello che dicevo prima: non vi è una fazione migliore dell'altra; tutte agiscono per il proprio tornaconto personale usando gli ideali della gente, tutte fanno uso di violenza e si macchiano di orrori indicibili.
La raccolta potrebbe essere apprezzata anche da coloro che non hanno letto il precedente libro di Bonera, ma sono certa che non ne coglierebbero appieno le tematiche. Questo perché Cielo e Ferro è un'antologia molto breve e rappresenta più che altro una serie di spaccati che vanno a completare il mondo di "Io non sono come voi".
Consiglio, infine, la versione ebook perché sinceramente sette euro mi sembrano un po' troppi per un'ottantina di pagine.
Il finale aperto, con tanto di "continua" finale, lascia presagire un seguito. Spero in un romanzo sul personaggio di Katango, ma apprezzerei anche un'altra raccolta di racconti purché la qualità non sia inferiore a questa prima antologia.
Voto:
Chi sono Sono una una persona profondamente lunatica. Un giorno sono la donna più felice del mondo, quello dopo vedo tutto nero. Amo leggere, scrivere e lamentarmi di quello che mi circonda.