Recensione "Cinquanta sfumature di grigio" di E. L. James

Creato il 19 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Elena Bigoni Cari lettori, 
Oggi vi parlo di un libro che sta facendo già parlare molto di se in Italia ma soprattutto in America. Mi riferisco a Cinquanta sfumature di grigio di E. L. James, edito dalla casa editrice Mondadori e uscito l’8 giugno. Perché caso editoriale? A quanto sembra il libro della James è un romanzo che spezza gli schemi, che sembra sdoganare una volta per tutte il genere erotico. Cinquanta sfumature di grigio è uno libro che farà tendenza aprendo la strada al mummy-porn stelle e strisce. Nato come una fan-fiction per adulti di Twilight (senza vampiri e con personaggi più adulti), probabilmente deve la sua iniziale fortuna alla controversia nata proprio con la Meyer, mamma delle serie di Twlight. Una controversia diventata tema caldo dei salotti letterari e nei blog d’oltreoceano specialmente per i contenuti apparentemente hot del libro. Si parla di dominazione e sottomissione ma è veramente così? Ecco cosa ne penso io! 
Titolo: Cinquanta Sfumature di Grigio 
Autore: E. L. James 
Casa editrice: Mondadori 
Genere: Romance, Erotico, Mummy-Porn 
Pagine: 548 pag. 
Costo: 14,90 euro 
Data di uscita: 8 giugno 2012 
Trama
Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di 21 anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita ad uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili… Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri.
RECENSIONE
Negli anni 50 i racconti di Anais Nin;  Negli anni 60 Emanuelle di Emanuelle Arsan; 
Negli anni 80 Paura di volare di Erica Jong; 
Negli anni 90 L'età di Lulù di Almudena Grandes; 
Giugno 2012 Cinquanta sfumture di grigio di E. L. James. 
Casi editoriali ieri, come oggi. Nessuna differenza quindi, se non fosse che la James non sa scrivere, ma del resto cosa possiamo aspettarci da un panorama editoriale che premia la mediocrità e la scarsa qualità? 
La trama di questo primo libro (siamo di fronte all’ennesima trilogia) è molto semplice. Abbiamo una lei: Anastasia Steele, 21 enne vergine e ingenua, aspetta l’amore romantico letto nei classici inglesi dell’800; abbiamo un lui: Christian Grey bello, ricco e pericoloso, con un passato tormentato che ha trovato nel bondage non solo una valvola di sfogo ma un modo per vivere sereno per tenere sotto controllo I fantasmi del passato. Quando si incontrano l’attrazione è potente, una pulsione questa, che si trasforma presto in un sentimento molto più forte ostacolato e manifestato proprio da quella pratica sadomasochistica e di dominazione nella quale Cristian trova rifugio e che viene vista con molto sospetto dalla giovane ed inesperta Anastasia.

La lettura di Cinquanta sfumature di grigio è iniziata per gioco, e se non fosse stato per questo probabilmente la mia lettura si sarebbe conclusa più o meno pagina 22. Le prime 150 pagine sono noiose e prive di qualunque mordente, la lettura risulta insulsa e il desiderio di abbandonare il libro è stata forte in diverse occasioni, ma mi ero ripromessa di arrivare almeno alla prima scena Hot sperando di comprendere quali fossero le qualità di questo libro visto che chiaramente non era lo stile dell’autrice. Sin dalle prime battute l’autrice dimostra uno stile scolastico, banale e privo di qualunque pathos, si dilunga per la maggior parte del tempo in descrizioni poco incisive e superflue e il linguaggio usato è superficiale e privo di originalità. La narrazione spesso si perde nella descrizione di eventi non importanti ai fini della storia. 

“Lui ha portato un vassoio, che posa sul piccolo tavolo rotondo. Mi porge una tazza sul piattino, una piccola teiera e, a parte, un secondo piattino con una bustina di tè su cui c’è scritto TWININGS ENGLISH BREAKFAST: la mia marca preferita. Per sé ha preso una tazza di caffè macchiato con un grazioso motivo di foglie disegnato sul latte. Ha ordinato anche un muffin ai mirtilli.” 
Il debito nei confronti dei personaggi di Edward e Bella della saga di Twilight è forte e molto evidente, specialmente nella prima parte nella quale troviamo la riproposta di odierni stereotipi che hanno reso famosa la saga della Meyer. 
 “La verità è semplicemente che non ho conosciuto nessuno dal quale... insomma, dal quale mi senta attratta, anche se una parte di me sogna le ginocchia tremanti, il cuore in gola, le farfalle nello stomaco, le notti insonni. A volte mi chiedo se in me ci sia qualcosa che non va. Forse ho passato troppo tempo in compagnia dei miei romantici eroi letterari, e di conseguenza il mio ideale e le mie aspettative sono irraggiungibili. Ma la realtà è che nessuno mi ha mai fatto sentire così.” 
La protagonista, Anastasia, è una ragazza semplice, virginale, inesperta, impacciata e ben presto si dimostra quasi senza spina dorsale, imbambolata nella prima parte della narrazione dalla bellezza e dal fascino del protagonista maschileChristian invece incarna perfettamente l’uomo ricco di fascino, attratto inesorabilmente dalla giovane e candida Anastasia (e dal suo vizio di mordersi il labbro inferiore, ok non è proprio il profumo di sangue ma ci siamo vicini), cerca con tutte le sue forze di opporsi a questa attrazione allontanandosi dalla protagonista, ma alla fine cede e mostra alla giovane anche il suo lato oscuro, le sue predilezioni sessuali decisamente fuori dai canoni comuni (!). 
“Sto fissando, ipnotizzata, la bocca perfettamente scolpita di Christian Grey, e lui mi guarda con gli occhi socchiusi, lo sguardo torbido. Ha un respiro più pesante del solito, mentre io ho smesso del tutto di respirare. “Sono tra le tue braccia. Baciami, ti prego.” Lui abbassa le palpebre, respira a fondo, e scuote piano la testa come in risposta alla mia muta richiesta. Quando riapre gli occhi, sembra avere una nuova, incrollabile convinzione. «Anastasia, dovresti stare alla larga da me. Non sono l’uomo per te» mormora, passando al tu.” 
Christian è un Dominatore, e desidera che Anastasia sia la sua Sottomessa non solo durante le pratiche prettamente sessuali, ma per tutto il tempo in cui i due si frequenteranno. Anche in questa situazione è sempre evidente i rimandi alla controparte letteraria vampiresca. La protagonista infatti, sebbene consapevole delle implicazioni di un rapporto del genere, decide comunque di stare con lui
Mi sposto nell’angolo in fondo e sfioro la panca imbottita, che mi arriva ai fianchi, passando le dita sul cuoio. “Gli piace fare male alle donne.” Quel pensiero mi rattrista. «Perché dovrei fare una cosa del genere?» «Per compiacermi» mormora, inclinando la testa di lato, e vedo l’ombra di un sorriso. “Compiacerlo! Vuole che lo compiaccia!” Resto a bocca aperta. “Compiacere Christian Grey.” E in quel momento mi rendo conto che, sì, è proprio quello che voglio fare. Voglio che lui tragga un folle godimento da me. 
A questo punto della narrazione il mio senso di sconforto è molto elevato, accompagnato da una profonda tristezza nei confronti di una protagonista che incarna uno stereotipo femminile che non condivido. L’idea che in America questo libro avesse avuto successo mi ha fatto letteralmente rabbrividire (il libro è anche in Italia in cima alla classifica della narrativa straniera). Col senno di poi e con il proseguo della lettura mi sono resa conto che la parte in cui Christian mostra per la prima volta le sue preferenze sessuali e l’apparente sottomissione mentale di lei, era un nodo centrale della narrazione, l’inizio vero della storia e del rapporto che si instaura dai due protagonisti. A posteriori mi sono perfino chiesta a che pro la scelta di non lavorare meglio sulla prima parte del libro che a tutt’ora risulta realmente illeggibile a differenza di una seconda un po’ più fluida e intrigante. 

Dal momento in cui la nostra protagonista perde la verginità, in un modo perfino troppo romantico rispetto ai presupposti lasciati intendere fino a quel punto, lo sviluppo della storia risulta più affascinante. Il rapporto che all’inizio appariva di sudditanza tra Anastasia e Christian si evolve in un rapporto profondamente paritario. L’ingenuità e l’inesperienza della protagonista, associate alla forte attrazione reciproca, sgretola lentamente i confine e i limiti stabiliti da Cristian. Il lettore si trova catapultato all’interno di un rapporto di coppia dove incertezze, paure e le conoscenze reciproche sono sviscerato in maniera accattivante. Le scene erotiche diventano un corollario (a volte superfluo) della vera relazione che si instaura tra i due protagonisti. Anastasia, che non comprende appieno l’idea di un rapporto basato solo sui ruoli di Dominatore/sottomessa, vuole quel “di più” e molto lentamente comincia prendere coscienza del suo lato femminile, del suo potere nei confronti di Cristian e dei veri motivi che si celano dietro al suo stile di vita. Comincia a pensare che sia possibile riuscire a far convivere delle pratiche bondage (di cui lei ha avuto solo qualche assaggio) con una normale rapporto di coppia paritario. D'altro canto lui, un uomo che ha sempre cercato di mantenere sotto controllo ogni aspetto della sua vita, lentamente vedrà scardinate quelle certezze che lo contraddistinguono e si troverà catapultato in un tipo di rapporto mai provato prima che lo aprirà ad una nuova visione della sua vita e del suo rapporto con il sesso e la propria partner. Un legame difficile, ma che ricalca comunque le difficoltà di relazione tra qualunque uomo e donna
 “Mi manchi davvero. Voglio che tra noi funzioni, ma sono terrorizzata dall’intensità di quello che sento per te e dal sentiero oscuro in cui mi stai portando. Quello che mi offri è erotico e sensuale, e io sono curiosa, ma ho anche paura” 
“Sono felice che tu abbia detto di voler provare a darmi di più. Ho solo bisogno di riflettere su cosa significhi “di più” per me” [...] “Voglio condividere con te il mio stile di vita. Non ho mai voluto niente con tanta forza. A essere sinceri, ammiro il fatto che una persona così innocente sia disposta a provare. Questo mi dice più di quanto immagini. Non riesci a capire che anch’io sono vittima del tuo incantesimo, anche se te l’ho detto innumerevoli volte…”  “Fuori dalla stanza dei giochi (leggasi stanza del bondage), mi piace che tu mi sfidi. È un’esperienza nuova e rigenerante, un aspetto che non cambierei”. 
L’unico punto di forza (che ha probabilmente determinato il successo di questo libro) è proprio questo elemento. La lettrice romantica ama lo stereotipo dell’uomo bello e pericoloso che innesca l’istinto da crocerossina e salvatrice di ogni donna. Generalmente il lato oscuro del protagonista maschile è da associarsi ad uno stile di vita non convenzionale, ad un passato turbolento e situazioni simili. In Cinquanta sfumature di grigio la James si spinge oltre, Christian infatti all’apparenza è un uomo perfetto: ricco, bello, potente e filantropo e la sua “pericolosità” si esprime solo in campo sessuale e nel rapporto di coppia. Questo elemento non può che solleticare la lettrice, visti i continui inframezzi erotici presenti, che sentirà, come la protagonista, il desiderio di portare il rapporto ad un livello più classico ed elevato.Il rapporto Dominatore/Sottomessa non diventa così un rapporto assoluto della coppia ma solo un gioco erotico limitato ad una stanza specifica della casa.
“Quest’uomo all’inizio mi sembrava un eroe romantico, un ardito cavaliere bianco dall’armatura scintillante, o un cavaliere nero, come dice lui. Invece non è un eroe; è un uomo con gravi, profonde lacune emotive, e mi sta trascinando nel buio. Non potrei, invece, essere io a guidare lui verso la luce?”
Terminata la lettura, che rimane molto (forse troppo) aperta al capitolo successivo, il mio umore nei confronti del libro è stato profondamente contraddittorio: da una parte il desiderio di leggere immediatamente il secondo romanzo per scoprire l'evolversi del rapporto tra Anastasia e Christian. Dall’altro l’assoluta delusione per un libro dal grande potenziale sprecato a causa di uno stile decisamente mediocre specialmente nella prima parte della narrazione e che lentamente, a mente fredda, sta lentamente scivolando nel dimenticatoio. 

Leggerò il seguito? Non lo so, sono assolutamente terrorizzata all’idea di leggere nuovamente 600, di cui almeno la metà sono state una noiosa tortura (e non mi riferisco alle pratiche erotiche dei due protagonisti). Consigliarlo? Non consigliarlo?Francamente è difficile, la curiosità nei confronti di questo libro è decisamente molta e il desiderio di sapere di cosa parla immagino sia alto in voi lettrici, ma effettivamente se andassimo a vedere solo le qualità intrinseche della lettura probabilmente è un libro di cui si può fare decisamente a meno. Fifty Shades of Grey Series  Cinquanta sfumature di Grigio – 8 giugno 2012  Cinquanta sfumature di Nero – in uscita in Italia il 26 giugno  Cinquanta sfumature di Rosso – In uscita in Italia il 17 luglio 
L’AUTRICE
Erika Leonard, vero nome di E. L. James, è una scrittrice inglese che per lungo tempo e tutt’ora lavora per la televisione inglese. Sposata con Neill Leonard, ha due figli adolescenti. Ha cominciato la sua esperienza come autrice con le fan-fiction con lo pseudonimo di Snowqueens Icedragon. “Cinquanta sfumature di grigio” nata come una fan –fiction di Twlight, ben presto è diventata una storia a se stante, primo titolo di una trilogia dedicate alla relazione tra Anastasia Steele e Christian Grey.

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