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Recensione: Colpo di fulmine, di Jennifer Bosworth

Creato il 16 luglio 2013 da Mik_94
Recensione: Colpo di fulmine, di Jennifer Bosworth Titolo: Colpo di fulmine Autrice: Jennifer Bosworth Editore: Corbaccio Numero di pagine: 339 Prezzo: € 17,60 Sinossi: Mia Price è drogata di fulmini. E sopravvissuta a infinite scariche elettriche, ma la sua dipendenza dall'energia scatenata dai temporali mette in pericolo la sua vita e la vita di chi le sta intorno. Per questo si sente tranquilla a vivere a Los Angeles, perché i temporali sono rarissimi. Ma quando un terremoto devasta la città, il posto che lei credeva il più sicuro al mondo si trasforma letteralmente in un inferno. Le spiagge diventano gigantesche tendopoli e il centro è una terra perduta dove spadroneggiano bande di saccheggiatori e assassini. Due gruppi di fanatici si contendono il governo della città ed entrambi vedono in Mia una conferma alle loro concezioni apocalittiche, perché credono che Mia sia connessa alla tempesta elettrica che ha preceduto il terremoto e che si ripresenterà ancora più letale. Mia vorrebbe potersi fidare di Jeremy, affascinante ed enigmatico, che ha promesso di proteggerla e verso il quale si sente attratta da una forza e una passione irresistibili, ma dentro di sé teme di essere ingannata. E solo quando tutto sembra perduto e la catastrofe finale sta per abbattersi sulla città, Mia capirà come usare il suo potere per salvare le persone che ama. E capirà se Jeremy la ama davvero...                               La recensione Recensione: Colpo di fulmine, di Jennifer Bosworth Drogarsi logora la vita. Marchia indelebilmente la pelle. Regala vibrazioni, un brivido di illusoria felicità lungo una dose. Poi ti uccide, lasciandoti in un'anonima stanza d'albergo, solo e abbandonato. Senza il conforto di nessuno, senza il sostegno di una famiglia che la droga ha bruciato insieme alle tue cellule cerebrali. Se ne parla sempre, ma evidente non è abbastanza. Lo mostrano le giovani vite stroncate, le fidanzate in lacrime, i cimiteri pieni di fiori e di tombe bianche come il candore della gioventù. Chiosa superflua, forse, fuori luogo, ma certamente doverosa. Necessaria. La dipendenza è un male e Mia Price, diciassette anni, conserva le cicatrici frastagliate ed eterne che i fulmini le hanno procurato su tutto il corpo. Non ha bisogno di uno spacciatore, di un cattivo amico che la conduca per la strada più pericolosa, ma di un cielo in tempesta. Vuole la pioggia nei suoi capelli, il vento lungo le sue braccia spalancate all'aria, il fuoco nelle sue vene. La sua droga sono i fulmini. Quegli squarci di luce nel cielo l'hanno colpita una volta, e adesso non desidera altro. Ha una febbre che le infuoca il sangue. Dopo un incidente rivelatosi miracoloso, Mia accetta di trasferisi con la mamma e il fratello minore a Los Angeles, la città degli angeli e del caldo perpetuo. Niente piogge, niente temporali. Eppure sarà L.A. l'occhio del ciclone. Il centro dell'Apocalisse. Un disastroso terremoto la rade al suolo e, sulle sue macerie, nuove comunità prendono rapidamente vita, mentre la povertà dilaga e il mondo intero aspetta, con timore e fanatismo, la fine di tutto. Braccata da un misterioso sconosciuto, contesa dai Candidi e dai Cercatori, Mia dovrà prendere da sola la decisione giusta. Capire da che parte stare. Da lei dipendono la Salvezza e la Dannazione, l'amore e la libertà. I tarocchi e alcune visioni ad occhi aperti le hanno rivelato il suo futuro: la Torre e gli Amanti. La morte e la passione. Il suo destino sembra già scritto, ma nulla è inciso nella pietra. Pietra che la violenza del fulmine può deformare, trasformare in sabbia sottile. Fulmine che può distruggere e guarire. Jennifer Bosworth, nel suo romanzo d'esordio, sceglie di cimentarsi con una storia innovativa, orginale e dalle mille potenzialità. Anche pericolosa, a tratti. E' inevitabile fermare la catena di pensieri e ricordi che rimandano il lettore a L'incendiaria e a Carrie, perfino alla Torre Nera. A Stephen King. L'autrice, tuttavia, non ricorda un'esordiente alle prime esperienze nel mondo dell'editoria. E' abile, ha uno stile ottimo, suggerisce immagini forti e nitide.  Recensione: Colpo di fulmine, di Jennifer Bosworth Moglie di un produttore cinematografico, nonché sceneggiatrice, la Bosworth sa indubbiamente il fatto suo. Si respira un'aria da film hollywoodiano e ogni singola pagina ha una taglio quasi cinematografico. Incisivo, d'impatto, scenografico. Cosa che si percepisce sia leggendo le appassionate descrizioni fuoriuscite dalla penna dell'autrice, sia soffermandosi a guardare la copertina e lo spettacolare booktrailer dell'edizione americana. Le cose belle piacciono a tutti, colpiscono l'occhio di chi sa guardare con curiosità, e la Bosworth lo sa eccome. Sa intrattenere. Quello è il suo più grande pregio e il suo più grande limite. Alcuni elementi del suo Colpo di fulmine, non lo nascondo, lasciano a bocca e ad occhi aperti. Incantati come davanti a un sublime spettacolo naturale. Non si leggono; si guardano, quasi. Altri, invece, pur non influendo sul ritmo di una lettura sempre e comunque rapida e scatenata, proprio non convincono. E, tirando le somme, sono i secondi a prevalere, sfortunatamente, sui primi. E' innegabilmente ben scritto, ha un'idea di base accattivante come poche, una traduzione che – personalmente – ho trovato perfetta, ma mi è mancato tutto il resto. Come se la storia fosse solo un canovaccio, nonostante i vari dettagli, mai passata dalla potenza all'atto. Il punto è che l'autrice si sofferma su quelli sbagliati, di dettagli. E un plot che prometteva scintille, si rivela soltanto parte di un ennessimo-pseudo urban fantasy ambientato tra gli armadietti di un liceo in rovina.  Recensione: Colpo di fulmine, di Jennifer Bosworth Amori lampo compreso – perdonate il gioco di parole! La protagonista ha un passato affascinante, una situazione familiare che non annoia mai e poi mai, un avvenire per lei spaventoso e per noi lettori favoloso: peccato che la sua storia, nonostante uno catastrofico scenario vagamente distopico, si svolga quasi tutta nella sua scuola. Lì avvengono i discorsi più importanti, lì le vengono rivelate le profezie che la riguardano sin dalla nascita, lì scoppia il colpo di fulmine con Jeremy - un ragazzo bello, ma con un segreto bruttissimo. Quello stesso terremoto che ha messo a soqquadro il mondo e la psiche dei vari personaggi, scavando fratture nel terreno e nella struttura friabile della società americana, ha cambiato tutto, ma non un comune liceo. Se fuori c'è una gara per la sopravvivenza, dentro a quelle quattro mura di mattoni ci sono le stesse invidie, le stesse cricche, le stesse storie sentite e risentite. Al posto di atleti e cheerleader troviamo gli intrepidi Cercatori – a metà tra i dark e gli sportivi - e a sostituire gli “allegri” membri del Club della Castità e i fanatici religiosi, invece, ci sono i Candidi: abiti bianchissimi, Bibbia costantemente alla mano, una guida spirituale dall'anima nera. Con la scuola pubblica tristemente in crisi già ai giorni nostri - con edifici non a norma e licei che non possono offrire gesso, sapone, fotocopie – che l'istruzione sia sopravvissuta, più intatta di quando lo sia attualmente, alla morte di ogni altra istituzione la vedo difficile a dir poco... Il futuro architettato dalla Bosworth è vicino nel tempo, eppure incredibilmente poco probabile. Non convince. Sono presenti incongruenze, elementi stridenti, ingenuità talora difficili da ignorare sparse un po' ovunque e, inoltre, benché la storia termini con un finale perfettamente esaustivo, si ha l'impressione di aver capito davvero poco del ruolo ambiguo della protagonista Mia. Gran peccato! L'esordio di Jennifer Bosworth è un'occasione mancata: le potenzialità c'erano e, alla fine, non è assolutamente un brutto libro, se non fosse per un intreccio a tratti sconclusionato a dir poco. Letti i ringraziamenti e ripostolo sullo scaffale, verrebbe da esclamare: “Ok, ho capito. E allora...?!”. Colpo di fulmine non è un lampo, ma un tuono. Brilla poco, ma fa tanto, tanto rumore. Il mio voto: ★★ ½   Il mio consiglio musicale: Linkin Park – In the End 


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