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Recensione: Contratto finale

Creato il 12 marzo 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Contratto finale Titolo: Contratto finale Autrice: Jennifer Probst Editore: Corbaccio Collana: Romance Pagine: 400 Prezzo: 14,90 Descrizione: Le sue sorelle hanno avuto un matrimonio da sogno con il loro principe azzurro, ma Giulia Conte no. E nemmeno sembra importarle molto adesso: lavora come top manager nell’azienda di famiglia e questa è la sua vera passione, insieme al suo splendido appartamento di Milano, la città della moda, del lusso e delle nuove tendenze. Ha tutto per essere felice, almeno così crede lei, fino a quando non incontra  Sawyer Wells, un uomo d’affari bello da morire che le propone una partnership nella sua catena di raffinatissimi lifestyle by Savings Wave"> by Savings Wave">hotelRecensione: Contratto finale. Giulia è reduce da una storia d’amore finita male, e fidarsi dell’amico di suo cognato, con quello sguardo che da solo la indurrebbe a trovare un utilizzo assai poco ortodosso per una sala riunioni… è una scelta più che rischiosa… Ma con la prospettiva di lanciare l’azienda sul mercato mondiale, troverà il coraggio di mescolare i freddi affari alla forza irresistibile della seduzione erotica? L'autrice: Recensione: Contratto finale   Jennifer Probst  è autrice di numerosi libri di Romance fiction Sexy&Erotic. Ha scritto romanzi per Red Sage, celebre casa editrice americana di romanzi erotici, fra cui The Tantric Principles, Sex Lies and Contracts e Secrets. Ma è con la serie iniziata con Contratto indecente che ha raggiunto il successo: negli Stati Uniti, Contratto indecente è uscito prima in ebook, proprio come Cinquanta sfumature di grigio, ottenendo uno straordinario successo – 500.000 copie vendute in 5 mesi – risultato che ha convinto la prestigiosa Simon & Schuster ad acquisire i diritti dell’edizione a stampa della serie di cui Contratto finale è il quarto volume.  Jennifer Probst vive a New York con il marito e i figli. La mia recensione: Giulia Conte è una donna in carriera, bella quanto algida. La dolce famiglia, rinomata pasticceria della quale ha assunto le redini amministrative dopo la morte del padre, va a gonfie vele. Tuttavia, quando il ricco imprenditore Sawyer Wells le propone una fusione con la nascente catena alberghiera Purity, fiuta l’opportunità di compiere il grande salto. È  senz’altro un’occasione da non perdere, eppure lei tentenna. Il problema? Sawyer, tanto bello da togliere il respiro, ha un atteggiamento poco professionale. Sin dal primo incontro manifesta una certa attrazione nei suoi confronti e, mentre discute di affari, continua  a tentare di sedurla. Il suo modo di fare autoritario, inoltre, si scontra con l’indole ribelle di Giulia, abituata all’indipendenza e determinata ad avere l’ultima voce in capitolo quando si tratta di prendere decisioni importanti sul lavoro. Ma resistere a un tipo come Mr Wells non è un’impresa facile. Se il fisico scultoreo, i capelli lunghi, il viso perfetto, sebbene segnato da una cicatrice, non fossero abbastanza, il suo particolare savoir- faire in materia di seduzione lo rende praticamente irresistibile. In sua presenza Giulia avverte una fortissima tensione erotica e questo, per lei che non è mai riuscita a raggiungere l’apice del piacere,  non è un dettaglio trascurabile. La determinazione a respingere qualsiasi avance viene definitivamente meno nel momento in cui Sawyer, compreso il suo problema, le propone un insolito accordo: Giulia dovrà concedersi per una notte, se lui riuscirà a procurarle non uno ma ben due orgasmi, il contratto lavorativo verrà ritoccato a vantaggio della bella imprenditrice. In fin dei conti la donna non ha niente da perdere e tutto da guadagnare, dunque finisce per accettare. Il tutto si risolverà davvero in un piccante gioco destinato a concludersi in fretta o la sfida sarà il preludio di qualcosa di più grande? Una premessa così lascia presagire una lettura intrigante e sensuale al punto giusto, non vi pare? Due personaggi carismatici, anche se in modo diverso, un’ambientazione suggestiva, un giochino che facilmente solletica la fantasia: gli ingredienti per un sexy- romance appassionante ci sono tutti, l’eleganza stilistica, la capacità di tener viva l’attenzione e suscitare emozioni sono doti che alla Probst di certo non mancano e il risultato, in effetti, non delude. L’autrice calibra con particolare abilità la componente romantica e quella erotica riuscendo lì dove molte opere ascrivibili allo stesso genere falliscono. Mi capita spesso di imbattermi in romanzi nei quali  l’eros viene confuso con la pornografia, nei quali trame pressocché inesistenti finiscono per reggere a fatica una carrellata di scene hot, quasi sempre a sfondo sadomaso. Ebbene, non è questo il caso. Contratto finale ha una trama, non originalissima ma coerente e accattivante, può contare su una schiera di personaggi ben caratterizzati e interessanti anche al di là dei due protagonisti, ma soprattutto abbraccia la sfera erotica con raffinatezza, ponendo in risalto l’arte della seduzione più che l’atto sessuale in senso stretto. Sebbene la sculacciata di rito − una sola per fortuna − non manchi, rappresenta un isolato momento ludico in un gioco di più ampio respiro, un gioco in cui gli sguardi, la complicità, la carica erotica delle parole svolgono un ruolo fondamentale. Più che per la prestanza fisica Sawyer conquista per la sensibilità con cui si approccia al sesso, per la capacità di far fremere la sua compagna prima ancora di averla toccata davvero. A rendere ancor più intrigante la partita è poi il fatto che Giulia non è la verginella sprovveduta di turno ma una donna adulta, forte, perfettamente in grado di instaurare un rapporto alla pari con il partner. Entrambi i protagonisti sono poi descritti a tutto tondo, li vediamo in azione al di fuori dei loro incontri, li osserviamo relazionarsi agli altri e, attraverso i ricordi, abbiamo modo di sbirciare dal buco della serratura il loro passato imparando a conoscerli e ad affezionarci  a loro. Ecco dunque che Sawyer rivela la sua natura più intima nel rapporto di affetto, quasi paterno, che lo lega al giovanissimo Wolfe, un ragazzo difficile che ha strappato alla violenza della strada offrendogli un’opportunità di riscatto. Mentre Giulia esibisce il suo nucleo fragile, nascosto ad arte sotto la corazza da dura, muovendosi tra le pareti domestiche e relazionandosi alla famiglia di origine a cui è molto affezionata.  Le descrizioni hot, inoltre si inseriscono in un contesto allargato che ingloba abbondanti sfumature prettamente romance cosicché leggendo si ha la sensazione di gustare alternatamente bocconi speziati e zollette di zucchero − basti pensare all’incipit e all’epilogo dal taglio spiccatamente fiabesco che chiudono in una sorta di dolce abbraccio la tensione erotica palpitante nel mezzo. Unica pecca di questo romanzo, quasi perfetto nel suo genere, risiede nella presenza di alcuni cliché ai quali neanche la Probst ha saputo rinunciare. Il protagonista, oltre che bellissimo, ricchissimo e chiaramente cotto della controparte femminile al di là di ogni aspettativa, ha i soliti trascorsi tremendi alle spalle. Una serie di affidi, un orco cattivo che lo ha ferito nel corpo e nell’anima e che minaccia di riemergere dal passato per rovinare la festa. Chiunque abbia letto le cinquanta sfumature non potrà che riconoscere in questi dettagli il fantasma di Mr Grey. Una scrittrice dotata come la Probst, secondo me, avrebbe potuto osare di più liberandosi dalle ombre e virando verso lidi inesplorati. Chissà che non la faccia in un prossimo futuro.

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