Molto spesso si parte dal presupposto che il cinema italiano si sia inaridito. Anzi, fino a poco tempo fa questa era una certezza, tra drammi generazionali/famigliari e le solite commediole innocue, con quel cinema urlato e sempre uguale a se stesso. Molto spesso abbiamo associato questo inaridimento alla morte del cinema di genere, in Italia. Ad un decadimento culturale e ad un approccio totalmente fuori dal tempo verso le nuove spinte provenienti tanto dall'esterno quanto dall'interno. Perché all'interno non è mai mancato un certo fermento che, però, non trovava la forza di uscire, soffocato dal sistema di apparenze e dal meccanismo economico.
E' da qualche mese però che si avverte un certo cambiamento di tendenza.
Qualche giorno fa sono stato contattato da Alessandro De Vivo, regista e sceneggiatore assieme al collega Ivano Di Natale del cortometraggio sci-fi The Escape. E, guardando questo corto, sono rimasto veramente a bocca aperta. Proprio perché, nonostante le imperfezioni e un budget ridotto, questo The Escape è la prova che si può fare e si può fare bene quel che la gente sembrava avesse smesso di voler fare. La storia è a grandi linee questa: in un futuro non meglio precisato, un uomo racconta ad una misteriosa figura di come sia riuscito a fuggire dal suo inseguitore e di come la sua missione possa cambiare il destino dell'umanità. Andando un po' più nello specifico, The Escape è un cortometraggio fantascientifico (SPOILER basato sui viaggi nel tempo) ambientato in un futuro post apocalittico. Ed è bene ricordare, guardando The Escape, che la fantascienza non è un genere semplice e raccontare una storia di questo tipo, in questo modo, e chiuderla (?) in cinque minuti non è né semplice, né da tutti.
Ma non finisce qui: The Escape sta partecipando e ha partecipato a vari festival nazionali ed internazionali (1) ma vuole essere principalmente un pitch trailer per un progetto più ampio. Progetto che spero con tutto il cuore possa prendere forma e andare avanti, visto che le basi per fare benissimo ci sono tutte. Nel frattempo possiamo goderci questa perla interpretata dal bravo Massimo De Matteo e incorniciata dall'interessante fotografia di Antonio de Rosa e dalle musiche di Federico Truzzi. Possiamo davvero fare un viaggio in un futuro così vivido da far paura. In bocca al lupo ai due registi.
Se invece volete approfondire questi due registi nostrani, potete gustarvi il loro precedente short film intitolato The Story of a Mother (2010).
Official page su Facebook: The Escape
(1) London Sci-Fi Film Festival 2013 Cannes Short Film Corner 2013 Roma Fantafestival 2013 Phoenix Film Festival 2014 SFF- rated Athens 2014 TCIF3 - Tri-Cities International Fantastic Film Festival 2014