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Recensione: CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Creato il 10 gennaio 2012 da Sarabooklover
Ecco la mia recensione al libro "Cronaca di una morte annunciata" di Gabriel Garcia Marquez.
Recensione: CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATATitolo: Cronaca di una morte annunciata
Autore: Gabriel Garcia Marquez
Traduzione: Dario Puccini
Editore: Mondadori
Data prima edizione: Febbraio 1982
Pagine: 137
Sinossi: Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità.
La mia opinione: Devo fare una premessa: Marquez è un autore che di solito non mi è molto congeniale. Negli anni passati ho avuto l'occasione di leggere i suoi due libri più famosi e più osannati dalla critica, ovvero "Cent'anni di solitudine" e "L'amore ai tempi del colera", e, nonostante riconosca che è uno scrittore di talento con uno stile molto efficace e particolare, a me quei due libri non erano piaciuti molto, li avevo liquidati con una sufficienza stiracchiata e li avevo dimenticati in fretta.
Le storie narrate mi prendevano solo all'inizio e poi, forse per le troppe descrizioni e le troppe divagazioni che l'autore è solito a fare, la mia attenzione e il mio interesse andavano scemando, facendomi proseguire la lettura un po' per inedia.
Ma in "Cronaca di una morte annunciata" secondo me Marquez riesce a dare il meglio di sé stesso! Trovo che il romanzo breve gli sia molto affine e senza troppe divagazioni è riuscito a tenermi incollata alle pagine fino alla fine. In realtà questo romanzo non dovrebbe elargire molta suspense dato che fin da subito il lettore sa cosa succederà al protagonista. Infatti la primissima riga del libro recita così: "Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5,30 del mattino per andare ad aspettare il bastimento con cui arriva il vescovo." Quindi Santiago Nasar morirà, non è un mistero! Anche la trama sulla quarta di copertina lo spiffera candidamente.
Allora cos'ha questa storia di tanto interessante da ammaliare il lettore se in pratica si ha la certezza di come andrà a finire?
Marquez ci offre una precisa e interessante ricostruzione dei fatti, sia per quanto riguarda gli ultimi momenti di vita del protagonista, e sia, andando a ritroso nel tempo, per quanto riguarda la storia che si cela dietro a questa "morte annunciata".
Trovo davvero incredibile il fatto che l'autore sia riuscito a tessere intorno a questo avvenimento una storia così appassionante, ricca di incastri, equivoci, fatalità, e la sua abilità è ancora maggiore se viene considerato il fatto che non ha potuto giocare sull'elemento sorpresa. Con vivide descrizioni e una narrazione serrata "Cronaca di una morte annunciata" è un libro da leggere tutto d'un fiato. Nelle ultime pagine si percepisce una tensione talmente alta che (strano ma vero) sarà capace di farvi trattenere il respiro.
Anche se per i miei gusti è stato un po' troppo trucido e cruento, tanto che mi ha fatto venire il maldistomaco, lo considero un ottimo libro, ma mai e poi mai lo potrò definire piacevole.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro: 
Cover (che non influenza il giudizio sul libro): La cover in questo caso è solo simbolica. Carina, ma simbolica. 
Stile di scrittura: Molto coinvolgente, con descrizioni talmente vivide che sembra di vivere in prima persona nella storia! 
Idee alla base della storia: Originalissime e a tempo stesso talmente realti che non sarebbe affatto difficile immaginare che questa vicenda fosse accaduta realmente! 
Caratterizzazione dei personaggi: Ottima! I personaggi vengono scoperti un poco alla volta, descritti da vari punti di vista, tanto che si ha un'idea ben precisa sia di come essi appaiono davanti agli altri, sia della percezione che hanno di loro stessi. 
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Tutto bene! Nessun refuso e ottima traduzione. 
voto:Recensione: CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
Acquisto consigliato? Sì! Un libro interessantissimo per un pubblico adulto. Anche se mi sento di mettere in guardia dal fatto che è piuttosto cruento. Su di me ha avuto un effetto pari ad un thriller di quelli più sanguinosi, quindi magari non è adatto proprio a tutti.

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