Autore: Amabile Giusti
Prezzo: 22.00 € Editore: Dalai
Pagine: 528Il mio voto:74911_star-4.png%20width=" border="0" height="20" /> A diciassette anni ci si può imbattere nel vgnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt’altro che romantica dei rapporti sentimentali.
Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia.
Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall’accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell’Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra.
Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi?
Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
La mia recensione
Il romanzo Urban Fantasy tutto italiano Cuore Nero, è un intensa storia dark e sensuale che ammalia il lettore grazie a un delizioso mix di realtà e fantasia. Ho provato sentimenti contrastanti per questo libro, dovuti soprattutto al temperamento della protagonista e ad alcune scelte stilistiche che hanno frenato il mio entusiasmo.Narrato in terza persona e quasi sempre dal punto di vista della protagonista, il romanzo ci racconta un'avvincente storia di Vampiri. Ambientato in un insolita Calabria, ricca di storie misteriose e senza tempo, segue le avventure della giovane Giulia Barbera, liceale dal carattere forte e dirompente, che si troverà a fare i conti con qualcosa di inaspettato e pericoloso: l'Amore.
Giulia vive a Palmi assieme a una sorellina ficcanaso e una madre sull'orlo di una crisi di nervi. A diciassette anni la sua lista di relazioni è incredibilmente esigua, o meglio nulla, fino a quando in città non arriva Max. Ribelle, misterioso e strafottente, il nuovo studente del liceo Classico di Palmi farà capitolare tutte le ragazze che gli capiteranno a tiro, nessuna esclusa. Anche l'indipendente, anticonformista e solitaria Giulia si troverà a sospirare pensando a lui. Quando incredibilmente il ragazzo sembrerà manifestare interesse per Giulia, la protagonista sarà sopraffatta dalla felicità. Così si aprirà un' infinita serie di corteggiamenti seguiti da fughe, liti e battibecchi animati, tra Max e Giulia, la cui passione reciproca divamperà soprattutto attraverso i loro scontri. Tra i due infatti si instaurerà un rapporto complesso e altalenante, in cui spesso Max farà la parte di colui che si offre per poi fuggire e farsi desiderare dalla confusa Giulia, la cui frustrazione sarà palpabile.
Vuoi per lo strano comportamento di Max, vuoi per la giovane età, Giulia sarà preda di crisi e scatti d'ira che ben presto mi sono diventati insopportabili. Seguire i continui sbalzi d'umore e le incessanti paranoie che affollano la mente di Giulietta, come la chiama Max, è stato per me destabilizzante. Fortunatamente la ricca trama regala molti spunti di distrazione, e ben presto sulla scena farà la sua comparsa il bel Victor Lassalle: francese, disponibile e meno sfuggente di Max. Victor e i suoi familiari, tutti estremamente belli e diafani, sembrano avere molto da nascondere e altrettanto da offrire a Giulia: un invito oscuro a entrare in un modo magico e dannato. L'autrice ci introdurrà dolcemente nella parte paranormale della storia, che vede come protagoniste creature della notte che si nutrono di ciò che solo gli esseri umani possono offrire. Vampiri? Sì, ma non solo... Contesa da due ragazzi misteriosi e affascinanti, Giulia scoprirà un universo impossibile in cui il bene e il male sono solo dei concetti e l'amore è una delle cose più terrificanti in cui ci si potrebbe imbattere. Max e Victor lotteranno e si scontreranno per le attenzioni di Giulia, ma in gioco ci sarà molto di più. Un'orda di vampiri assetati di sangue si riverserà a Palmi al fine di impossessarsi di qualcosa di molto speciale e prezioso. Una città in pericolo, una ragazza disperatamente innamorata e un cuore nero che si piegherà di fronte all'amore più puro sono gli ingredienti di questo romanzo il cui finale saprà stupirvi.
La storia che Amabile Giusti, giovane autrice Calabrese trapiantata a Roma, racconta in Cuore Nero, è sfaccettata e molto ricca ma allo stesso tempo di facile comprensione e accattivante. L'autrice è riuscita a creare una figura paranormale del tutto nuova e molto interessante, quella del Cacciatore di Vampiri, senza però stravolgere il classico mito del Vampirocentellinare i particolari paranormali senza svelare tutto subito. Tuttavia, se da una parte il ritmo moderato della trama può fungere da spinta nel girare pagina avidamente, dall'altra la lentezza con cui si giunge alla concretizzazione negli eventi che coinvolgono Giulia e Max, può risultare eccessiva. Probabilmente un taglio strategico di alcune scene non fondamentali allo svolgimento della trama, avrebbe dato vita a un libro più diretto e incisivo. Lo stile di Amabile è pulito e penetrante, le descrizioni ben fatte e la caratterizzazione dei personaggi abilmente curata, motivo per cui è facile farsi trascinare dallo scorrere degli eventi. Peccato però per alcune scelte stilistiche nei dialoghi che ho trovato davvero fastidiose. Impossibile non notare l'eccessivo utilizzo dei puntini di sospensione che si presentano inevitabilmente ogni qual volta che Giulia è protagonista in una conversazione, o l'uso inflazionato del francese nei dialoghi che coinvolgono Victor e famiglia. I Lassale e i loro conterranei alternano ripetutamente una parola francesa e una italiana nella stessa frase, rendendo le conversazioni improbabili e macchinose, se pur raffinate, o a dirittura snocciolano interi periodi in francese, cosa abbastanza penalizzante per chi non lo conoscesse. Se non fosse stato per certi fattori, Cuore Nero sarebbe di sicuro uno dei miei libri preferiti, e certamente potrà diventarlo per i lettori meno puntigliosi della sottoscritta.Consigliato: una lettura intrigante e oscura che farà an>