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RECENSIONE: Dark Eden di Moira Young

Creato il 10 dicembre 2011 da Bookland
buon sabato mattina ragazzi!eccomi con la recensione di un libro che mi ha piacevolmente colpita sia per l'aspetto( come al solito le cover firmate Paolo Barbieri  mi piacciono da impazzire) sia per il contenuto!Prima di passare ala recensione ringrazio la PiemmeFreeway per avermene mandato una copia! Enjoy!
RECENSIONE: Dark Eden di Moira YoungTitolo:Dark EdenAutore: Moira YoungPagine: 348Prezzo: €17Editore:Piemme Freeway Genere: distopico, postapocalitticoData di pubblicazione:8 novembre 2011
TramaSaba ha sedici anni, tutti  trascorsi a Silverlake, una terra desolata che quasi non ricorda più  il lago di cui porta il nome. La civiltà così come noi la conosciamo è sparita dalla faccia della terra e solo dei relitti, dei quali si è perso l’uso e il significato, stanno a ricordare che c’è stato un tempo, in cui tutto era diverso. Ma va bene così per Saba, fintanto che il suo amato gemello, Lugh, è con lei. Sarà una mostruosa tempesta di sabbia e l’arrivo di quattro cavalieri a cambiarle la vita. Perché rapiscono Lugh e a Saba non resta altra scelta che mettersi sulle sue tracce per salvargli la vita e riportarlo a casa. Per riuscirci dovrà superare molte prove, combattere molte battaglie, ma quello che otterrà in cambio – l’amore, l’amicizia, e una nuova consapevolezza – sarà la ricompensa per la perdita dell’innocenza.
Dark Eden unisce generi letterari diversi con un ritmo incandescente, un linguaggio originale, azioni mozzafiato e un’indimenticabile storia d’amore.
Mia RecensioneQuesto libro è stata una sorpresa per una volta in positivo! Devo dire innanzitutto che mi ha subito attirata la cover di Paolo Barbieri davvero molto bella, però poi sono rimasta un pò interdetta dall'introduzione della traduttrice che spiega ai lettori come si è mossa  per tradurre il romanzo. Loredana Serratore dice che:
In originale la lingua di Saba e degli altri protagonisti è spesso scritta come si legge, talvolta grammaticalmente scorretta. É imprecisa perché perduta: si è involuta come il mondo dopo la catastrofe ed è sopravvissuta solo oralmente. Nessuno di loro sa leggere o scrivere, non sanno cosa siano i libri e spesso si esprimono in modo impreciso.

Parafrasando un pò, continua dicendo che in inglese è più semplice mostrare gli errori senza minare la comprensione del romanzo, mentre in italiano non si possono riportare gli stessi strafalcioni senza scandalizzare il lettore. Quindi ha deciso di tradurre utilizzando termini ed espressioni "bassi" per cercare di avvicinarsi il più possibile alla lingua parlata dai protagonisti.
In effetti il linguaggio usato è molto semplice e scorrevole e non mi ha minimamente disturbata durante la lettura..quello che invece mi ha fatto saltare i nervi è l'assenza di punteggiatura, e non parlo di virgole, punti ecc ma di VIRGOLETTE tra un dialogo e l'altro. Infatti solo i punto e a capo fanno pseudo capire che colui che parla è cambiato; insomma all'inizio è stato davvero difficile abituarsi, però poi la storia mi ha presa completamente e non ci ho più fatto caso.
La trama è semplice: Saba con suo fratello gemello, sua sorella e il padre vivono in solitudine vicino un lago prosciugato non conoscendo nulla del mondo, finché degli uomini in nero rapiscono Lugh. Saba, determinata a ritrovare il suo adorato fratello, si metterà in marcia lasciando tutto quello che conosce ed incontrando molti ostacoli lungo il cammino. Ok detto così sembra abbastanza scontato e banale, ma la determinazione della protagonista mi ha davvero colpita e più andavo avanti nella lettura e più mi piaceva. Mi è dispiaciuto chiudere il libro alla fine, volevo davvero sapere cosa succedeva dopo!Insomma questo libro appartiene al genere distopico ma non lo è del tutto poiché, a parte la descrizione abbastanza ristretta del mondo di Saba, il romanzo è incentrato sulla ricerca e sull'amore fraterno, sulla lealtà e sul tradimento raccontati in modo così diretto e semplice che colpiscono davvero.La protagonista, che inizialmente è una ragazzina capricciosa e poco socievole, grazie alle esperienze fortemente negative, ma anche al suo coraggio e alla risolutezza (che potrebbe anche essere definita testardaggine), matura e diventa una donna consapevole di ciò che le sta intorno e soprattutto di ciò che è giusto e sbagliato in un mondo così selvaggio e crudele. Solo i valori come la famiglia e l'amore la guidano in questo suo percorso toruoso che in fondo la porterà a scoprire se stessa e ciò che vuole.Sfortunatamente i personaggi secondari non hanno molto spazio anche se hanno delle buone potenzialità che dimostreranno se verranno sviluppati nel prossimo volume(anche se non so bene se ci sarà).
Assegno  4 stelline rimanendo in attesa del probabile seguito!RECENSIONE: Dark Eden di Moira Young Lya

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