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Recensione dei Lettori - “Inverno rosso” di Luca Rinarelli
Creato il 16 giugno 2014 da Diegothriller“Inverno rosso” di Luca Rinarelli inaugura la nuova sezione delle Recensioni dei Lettori di ThrillerPages. Partecipa anche tu, inviaci la tua recensione a [email protected] se ritenuta valida sarà pubblicata. Con Inverno rosso ci imbattiamo nell'ultimo romanzo di Luca Rinarelli. É condivisibile l'inserimento , da parte della casa editrice ERIS, del sottotitolo “romanzo noir“. L' ambientazione ed i protagonisti si sovrappongono, anzi in alcuni casi si potrebbe tranquillamente dire che al centro di questo noir si trova proprio il contesto su ruota il romanzo . Il contesto sociale non può non essere il riferimento principale di Inverno rosso. Ci troviamo inoltrati nel 2000 , ma il tutto parte dal 1989 , anno storicamente importante per gli eventi che si vennero a produrre. Come non ricordare la caduta del muro di Berlino e la contemporanea esplosione / implosione dei paesi dell'est Europa , con tutto ciò che conseguì. Il romanzo ci introduce proprio in quegli eventi o meglio negli effetti collaterali. Agenti dei servizi che si sono ritrovati disoccupati e che cercano, o si offrono a, nuovi padroni a cui prestare le proprie conoscenze in materia … in materia di eliminazione di persone . Se prima ciò avveniva per motivi geopolitici , la nuova situazione ti porta a divenire un prestatore d'opera a cui deve interessare esclusivamente il compenso da ricevere ed ignorare il motivo . In questo romanzo ci troviamo di fronte a due uomini provenienti dai servizi della DDR ( Germania dell'Est ) , che se ai tempi gloriosi erano assieme oggi si ritroveranno a fronteggiarsi , nei quali si possono trovare gli elementi a cui prima si accennava .
Ma non solo, visto che si parlava del contesto sociale come elemento che da valore al romanzo , altra protagonista è la città in cui si svolge il tutto . Una città vale l'altra ? Può anche darsi , in questo caso no . Certo la scelta poteva ricadere su altre , che in qualche modo , hanno avuto , ed hanno , situazioni simili . In effetti Torino , la città protagonista de “ Inverno rosso “ appare la più appropriata nel descrivere i passaggi che la crisi economica scandisce nel tessuto di una città . Una città nella quale chi fino a poco tempo ne dettava i ritmi positivi e negativi , la FIAT , oggi l'abbandona e le conseguenze ricadono su tutti . Una città in piena crisi economica e sociale , come del resto tantissime altre , e dove i “ senza dimora “ , altra “ categoria “ al centro del libro , aumentano a dismisura . Se fino a poco tempo fa il fenomeno era ristretto a casi particolari , per es. dalla scelta individuale in stile “ clochard “ ai casi di emarginazione dovuta ad elementi di disagio psichico ecc... , oggi una città come Torino si deve misurare con decine e decine di individui espulsi dal ciclo produttivo che non riescono a conciliare la loro nuova situazione con rapporti familiari condizionati , in negativo , da una situazione obbligata ; in cui la solidarietà di “ vicinato “ non può essere sufficiente a reggere l'urto , ecc , per cui oltre all'espulsione , in età ormai impossibile nel cercare nuova occupazione … e poi quale vista la crisi che attanaglia tutti i settori nessuno escluso ( ….. troppo presto per andare in pensione , troppo tardi per trovare un nuovo lavoro ) si assiste a fenomeni sempre più diffusi di disagio sociale . Fenomeni a cui nessuno è in grado di rispondere in modo adeguato... e quindi qualcuno dovrà pur provvedere , e chi se non coloro che , tra interessi di poteri forti ed interessi più o meno misteriosi , si ergono a difensori del tranquillità ; a “ ripulitori “ di quanto può risultare fastidioso a vedersi , un fastidio divenuto insopportabile a tal punto da dover essere eliminato . Il tutto in una città coinvolta in tutti i suoi quartieri , una trasformazione che non ne ha escluso nessuna , ed “ Inverno rosso “ è , anche , una guida attraverso i quartieri di Torino , solo qualcosa ancora si salva : dai centri sociali ai locali di musica “ alternativa “ ; una sorta di Correndo attraverso Torino ( come ci ha descritto bene Xu Zechen in correndo attraverso Pechino o azzardando qualche paragone , la Marsiglia di Izzo) . Detto questo , non rimane che leggerlo e vedere quanto sono vicini i meccanismi che la crisi economica e sociale innesca e di quanto sia difficile uscirne .
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