Recensione dei Necessità Primaria, al loro debutto con “Pianeta Invisibile”

Creato il 08 febbraio 2014 da Giannig77

Ho ascoltato attentamente il disco dei Necessità Primaria, quintetto con base in Brianza, anche perché spinto – lo ammetto – da un consiglio speciale. Non sono solito prendere sotto un’ala protettiva i gruppi che in qualche modo mi “raccomandano” (e poi, onestamente, non sono nessuno per poter influenzare i gusti del pubblico, mi limito ad essere sincero e il più obbiettivo possibile quando mi appresto ad ascoltare dei lavori e poi a recensirli), ma stavolta la curiosità c’era. Conosco da qualche anno il padre del bassista, avendo questi esordito come romanziere per la stessa casa editrice (la “Nulla die”) per cui anch’io scrivo, ed è bastato che mi mettesse la pulce nell’orecchio (“prova a dare un ascolto qua dentro e poi dimmi che ne pensi dei ragazzi”), senza peraltro accennarmi che il pargolo fosse uno dei protagonisti del gruppo.

Chiusa la parentesi personale, e dopo essermi concesso un paio di giorni per l’ascolto, ho trovato i 5 brani di “Pianeta Invisibile” (4 + 1 traccia extra) molto incisivi e diretti.

Mente del progetto è il frontman e compositore principale Leonardo Tino, che vanta già una buona esperienza come solista nell’hinterland milanese, ma anche gli altri componenti (i due chitarristi Pietro Buccieri e Leonardo Barozzi, il bassista Davide Bertarelli e il batterista Andrea Galmacci) non sono certo alle prime armi e suonano sicuri e compatti.

L’apertura è affidata a “Niente potrà fermarci”, che già dal titolo richiama un messaggio positivo, di reazione e speranza: il brano, molto diretto e melodico è un buon biglietto da visita per quanto concerne il sound e l’attitudine della band. Un pop rock di buona fattura, cantato con voce sicura da Leo, che magari non avrà un timbro particolarmente originale ma riesce a veicolare emozione e genuina passione, specie nell’ esecuzione dal vivo. Le coordinate sonore non si discostano di molto nella successiva canzone, quella che dà il titolo all’intera raccolta. Siamo in territori rock americano, “fm” si potrebbe dire se il termine avesse una sua valenza anche qui in Italia.

“Dimmi se x me”, a cui concediamo quella “x” che fa tanto “adolescente”, è invece una nervosa ballata, che cambia registro dalla strofa al ritornello, in cui emergono la forza della sezione ritmica e i migliori riff del chitarrista solista Barozzi.

La quarta traccia “Ti conviene” recupera le atmosfere delle prime due canzoni ma a mio parere è la più debole, almeno a livello testuale.

A sorpresa arriva infine “Momenti”, segnalata come bonus e invero la più toccante e sentita del lotto, anche a livello interpretativo.

In definitiva il debutto dei Necessità Primaria scorre liscio senza scossoni ma lasciando comunque nell’ascoltatore delle vibrazioni positive, un senso di energia ruspante che traspare soprattutto nelle numerose prove live, con ritornelli che ti entrano in testa, a iniziare dal primo brano in scaletta, molto rappresentativo, come detto in precedenza. A livello musicale gli arrangiamenti non sono particolarmente ricercati o arzigogolati, trovandoci delle parentele con il primo Ligabue o con i Nomadi di recente formazione, quelli più inclini a certo rock, ma forse la forza della band sta proprio nell’ immediatezza e nella semplicità con cui arriva al cuore delle persone.


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