Osservando i voluminosi corpi delle fotocamere professionali, come per esempio la Canon 1D X, qualcuno potrebbe storcere il naso per le eccessive dimensioni. Il fotografo però sa che, seppure il peso possa farsi sentire alla fine di una giornata, la longevità dovuta da un buon battery grip e i vantaggi dell’impugnatura verticale si avvertono invece durante una sessione di scatto.
Le fotocamere di fascia amatoriale, ma anche quella semi-professionale, hanno sempre la possibilità di associare un battery grip che si tratta di una impugnatura secondaria che va a collocarsi alla base del corpo macchina, portando i seguenti benefici:
- scatti in verticale come quelli in orizzontale con la replica dei pulsanti principali
- aumento dell’autonomia utilizzando due batterie alla volta
- maggior stabilità
Quello che vi presento oggi è il battery grip BG-E13 Vertax della Pixel compatibile per la Canon EOS 6D, un generoso pensiero che mi è stato regalato dagli amici per la festa di laurea. Viene offerto sul mercato ad un prezzo decisamente inferiore rispetto all’originale Canon che a mio parere ha un costo al di fuori dalla norma.
A differenza di molti altri compatibili, questo ha una struttura molto più solida e i materiali che lo compongono sono robusti, quasi simili a quello del corpo macchina, ma ovviamente non hanno lo stesso trattamento della reflex. La superficie di plastica è leggermente più liscia della 6D, mentre la parte in gomma è pressoché simile.
Per quanto riguarda l’alimentazione si possono scegliere due opzioni:
- uno o due batterie LP-E6 (la 6D funziona correttamente solo con le originali Canon. Vedi qui perché)
- 6 batterie AA da 1,5 volt
Volendo fare un piccolo appunto, il vano alternativo viene fornito all’interno di un elegante sacchettino.
Il selettore On/Off serve per abilitare o disabilitare i pulsanti presenti sull’impugnatura, tuttavia, non mi pare di aver notato un consumo anomalo delle batterie quando la fotocamera viene tenuta spenta.
Ci sono stati periodi in cui ho lasciato le batterie all’interno del battery grip e le ho ritrovate sempre ancora cariche.
Peccato che i tasti non siano morbidi e silenziosi come quelli presenti sul corpo macchina e anche la ghiera non viene riprodotta in maniera fedelissima risultando leggermente più scattosa e rumorosa. Comunque nell’uso non si avvertono particolari fastidi, passando dall’impugnatura orizzontale a quella verticale, tutto fila liscio.
Una nota è che il pulsante di scatto è particolarmente sensibile e ciò potrebbe essere un problema quando si ricompongono le foto perché si rischia di scattare involontariamente durante la ricomposizione. Meglio bloccare la messa a fuoco con il tasto AF-ON (qui potete vedere quali sono gli altri vantaggi dell’AF-ON).
Per quanto riguarda l’autonomia, se si utilizzano entrambe le batterie al litio, il numero di scatti raddoppia più o meno, quindi presumo che più di mille scatti si riescano a raggiungere sicuramente. Non mi pare di aver notato dissipazioni della batteria.
Tenere sempre attivo il GPS sulla 6D per geotaggare tutte le nostre foto durante i nostri spostamenti quindi non dovrebbe risultare un ostacolo per un’intera giornata, anche se per esperienza mi pare che il modulo non consumi più di tanto a differenza invece del Wi-Fi che è in grado di mettere a K.O. la macchina in una manciata di ore.
Per chi fosse interessato, questo è il link del prodotto direttamente dal sito della casa produttrice.
Prezzo
Il modello della Pixel viene distribuito dalla Kaavie a 129,99€ mentre l’equivalente della Canon si trova a 219,95€. Partendo dal presupposto che un battery grip sostanzialmente è un porta-batterie con alcuni tasti e contatti, direi che la versione sia un ottimo acquisto, ovviamente a patto di qualche leggera discrepanza funzionale ed estetica.
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