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Recensione del libro “Come un sasso nel lago” di Maria Fedele

Creato il 18 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Recensione di Luca Maciacchini per lucamaciacchini.com) – “Dove abita l’onestà?” o meglio “quale luogo è abitato dall’onesta’?” E’ questa la domanda che serpeggia sottilmente e “subdolamente” nel romanzo della scrittrice Maria Fedele “Come un sasso nel lago”, edito “Il Ciliegio” – 2014.

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Dietro una fabula apparentemente costruita con ingredienti abbastanza consueti in realtà è presente fra le righe una ricerca spietata e affannosa della propria identità intrinsecabilmente legata agli affetti che circondano la protagonista, quasi tutti tratteggiati con caratteristiche, per un verso o per l’altro, problematiche.

“Come un sasso nel lago”. La vicenda è quella di Claudia (forse alter ego dell’autrice), donna separata dal marito Giorgio e con a carico due figlie, che sta cercando di vivere una nuova vita divisa tra il lavoro, la sua famiglia e le amicizie. A farle da contraltare la presenza della Zia Rosetta, affetta da problemi psichici, che ritiene di essere destinata alla missione di salvare le vite, da quando da giovane di fatto era stata salvatrice di un bambino abbandonato che aveva chiamato Giacomo e che poi si era vista sottrarre dai servizi sociali. La separazione problematica dal marito Giorgio, banale uomo avventuriero e “piacione” che aveva a suo tempo conquistato Claudia forse più per la sua apparenza e per le sue facoltà prosaiche, viene turbata dalla… (per continuare a leggere la recensione cliccare –> lucamaciacchini.com).


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