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Recensione: Delirium di Ivo Gazzarrini

Creato il 22 luglio 2015 da Roryone @colorelibri
"Il sole è una palla di fuoco che sprigiona il suo calore senza ritegno. La strada è un lungo serpente di asfalto che taglia in due il deserto. La decappottabile è l'unica auto che cavalca il rettile. Il panorama, anche se desolato, è molto suggestivo: la sabbia che circonda la carreggiata sembra prendere fuoco al contatto dell'aria satura di arsura."
Recensione: Delirium di Ivo Gazzarrini
Prezzo ebook: € 0,99Prezzo cartaceo: € 9,90Pagine: 89Genere: HorrorEditore: Dunwich EdizioniData di pubblicazione: Luglio 2015
Luce è una giovane pittrice, perseguitata da un passato offuscato e doloroso, e dal ricordo sbiadito della madre. Decisa a porre fine ai suoi tormenti, aiutata da due amiche, Rita e Mary, intraprenderà un lungo viaggio attraverso il deserto, in cerca della madre. Ma il tragitto non sarà privo di pericoli e fra motel e stazioni di servizio apparentemente silenziosi aleggia una creatura metà donna e metà falena che segue e terrorizza le ragazze in un vortice di violenza, sangue e orrore.

Ci sono libri in grado di sorprenderci, di lasciarci a bocca aperta, quelli dove all'inizio della lettura rimani sconcertata, storci un po' il naso, ma che poi ti ritrovi a finire in meno di un'ora, perché quel libro è stato in grado di catturarti, nonostante tutto, e di lasciarti completamente spiazzato: Delirium è indubbiamente uno di questi.Ci troviamo in compagnia di Luce, una pittrice con un grande potenziale, che l'autore fa trasparire magnificamente attraverso le descrizioni dei dipinti, una ragazza con un passato tormentato che ci verrà svelato solo alla fine, dandoci quel senso di smarrimento per non aver compreso assolutamente nulla nel corso del racconto. Apparentemente, nel proseguire della lettura, facciamo conoscenza di altri personaggi, più o meno inquietanti, che, a loro modo, influiranno notevolmente sulla vita della giovane artista. Non voglio tuttavia aggiungere altro poiché, facendo attenzione alle mie parole, che ho deliberatamente deciso di utilizzare, si può notare che ho lasciato un piccolo spazio ad un grande spoiler, seppur celato, e sarebbe come svelarvi il punto clou del libro!La prima cosa che salta all'occhio è sicuramente la crudezza e la durezza che caratterizza la storia: immagini crude e macabre si alternano a pensieri intensi e altrettanto forti e l'insieme è in grado di dare vita ad un racconto strabiliante che terrà il lettore incollato alle pagine, mosso dalla curiosità di sapere quello che si cela dietro ad esse. Sotto questo punto di vista occorre lodare certamente l'autore poiché, con le sue abilità descrittive, ha reso il tutto più realistico e se il suo intento era quello di trasportare il lettore all'interno della sua storia ci è riuscito perfettamente.Le ambientazioni, poi, sono molto suggestive e contribuiscono a creare quel senso di mistero ed inquietudine in grado di dare al libro quel tocco speciale che ti fa apprezzare lo scritto ancor di più.Per quel che riguarda lo stile, invece, ammetto che, all'inizio mi ha lasciata un po' perplessa poiché non sono abituata a leggere sceneggiature, fatte di frasi frammentate e all'interno delle quali viene usato il tempo presente. Tuttavia, una volta arrivata alla fine e letti i ringraziamenti tutto mi si è fatto più chiaro facendomi comprendere la scelta adottata dall'autore e sicuramente facendomi apprezzare di più il tutto.In ultimo, il finale mi ha completamente spiazzata: le rivelazioni presenti nelle ultime pagine mi hanno lasciato di stucco facendomi addirittura pensare di essere andata completamente fuori strada per gran parte della lettura e l'unica cosa che avrei potuto fare in quel momento sarebbe stata congratularmi con lo scrittore per aver saputo creare un epilogo così sorprendente e intelligentemente costruito.Sono stata attratta dal libro in primis dalla copertina, particolare e suggestiva, che mi ha portato e leggere la trama e successivamente il racconto, e fatemelo dire: non avrei potuto fare scelta migliore, Ivo Gazzarrini è dotato davvero di un grande talento.

Recensione: Delirium di Ivo Gazzarrini
valutazione 5

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