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Recensione: Delirium, di Lauren Oliver

Creato il 06 aprile 2012 da Mik_94
{Closeenough to star a war – Adele; Turning Tables }   Recensione: Delirium, di Lauren Oliver Titolo:DeliriumAutrice:Lauren OliverEditore:Piemme “Freeway”Numerodi pagine: 382Prezzo:€ 18, 00Sinossi:Nel futuro in cui vive Lena, l'amore è una malattia, causa presuntadi guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziatisottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un'operazioneche li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l'oradi essere "curata", smettendo così di temere di ammalarsie cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancanonovantacinque giorni all'operazione e, mentre viene sottoposta atutti gli esami necessari, a Lena capita l'impensabile. Si infetta:si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere,in una società di automi che non conosce passione, ma nemmenoaffetto e comprensione, Lena scoprirà l'importanza di scegliere chisi vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propriavita... Recensione: Delirium, di Lauren OliverRecensione: Delirium, di Lauren OliverIcuori sono cose fragili. Ecco perché bisogna fare attenzione”.Unragazzo si getta da un ponte. Il cuore spezzato e un bigliettod'addio nella tasca dei jeans.Unpoeta dall'animo ferito dai dardi di Eros trasforma i suoi sentimentiin lacrime e versi.Nelnome di un Dio che non ha mai conosciuto e di una religione che nongli appartiene, un terrorista lascia che le fiamme del suo fanatismodivorino una folla di indifesi.Unelemento inscindibile lega questi tre avvenimenti fittiziapparentemente distanti tra loro. Un filo di porpora che collega lasolitudine di queste tre menti in un'unica, irrisolvibile equazione.L'amore.Unamore strozzato; un amore proibito; un amore per cui uccidere emorire.E'un sentimento che agisce secondo piani imprevedibili, senza avvisare.Dolce veleno e soave delizia, tocca le corde più sensibili dellanostra anima.Puòfarle vibrare al ritmo dei nostri cuori impazziti, ma può anchestrapparle con violenza e aggrovigliarle in una massa informe esanguinosa. Può farti volare, farti credere che sia anche possibilesfiorare il cielo con un dito e spostare una montagna con la carezzadi un sospiro; ma può anche spezzarti le ali, lasciare graffiindelebili nel tuo cuore distrutto e lividi sulla tua pelle esangue.InDelirium, secondo romanzo dell'acclamata Lauren Oliver, l'amore èanalizzato nella complessità delle sue forme e, grazie a unintreccio originale e di immediato impatto, viene messo in risalto illato più oscuro ed inedito di questo ampio sentimento. Siamoin un futuro non specificato e, apparentemente, nulla di quello cheimmagineremmo ha modificato la facciata delle nostre città. Non cisono macchine volanti, piogge letali di meteoriti, robot, cieli tintida perenni aurore boreali o dittatori dal pugno di ferro.Nell'Americain cui si muovono i protagonisti, non ci sono guerre, omicidi,divorzi e religioni per le quali combattere. Gli scienziati sonoriusciti a sigillare in una tomba di apatia e indifferenza isentimenti più primitivi dell'uomo; le passioni più sfrenate che lorendono schiavo di un idolo di cui non si conosce il nome.Lepersone, come automi senza sentimenti, si muovono in una folla privad'anima e connotati. Vengono accoppiate dalla società; si sposano,mettono al mondo bambini, ma nei loro occhi non brillano gli astridel sentimento.
Inun mondo in cui il violare le regole è punibile con la morte e incui la musica è vista come strumento di corruzione e le risate comesintomi di contagio, la giovane Lena sa bene cos'è l'amore. E ne hapaura. Vuole semplicemente essere come gli altri e, con ansiacrescente, attende che il sopraggiungere dei suoi diciotto annipermetta che i colori cangianti che animano il suo cuore sianosoffocati nel mare del silenzio. Poi incontra Alex e tutto cambia.L'amore la infetta e, da un momento all'altro, guarire è l'ultimacosa che vuole. Si sente sporca, cattiva, ribelle. Ma ètremendamente e follemente felice.Amore”,una singola parola, una cosa evanescente, una parola non più grandeo più lunga di un taglio. Ecco cos'è: un taglio; un rasoio. Emergeal centro della tua vita e spacca tutto in due. Il prima e il dopo.Il resto del mondo scompare.Deliriumè una versione distorta di Romeo e Giulietta messa in scena su unosfondo dominato dal fumo dei lacrimogeni, dai tuoni delle pistole,dal ghiaccio dell'indifferenza, dal grido soffocato della libertàrepressa.Deliriumè la storia di un amore intenso e lacerante; la storia tral'indifesa Lena e il misterioso Alex, i cui capelli sono del coloredel miele e delle foglie autunnali e il cui cuore è un pozzoprofondo di segreti e parole mai dette.Lastoria di un amore impossibile, condannato dalla società eminacciato dalla gelida lama di un bisturi; unico strumento in gradodi cancellarlo, con precisione chirurgica, dalle vite dei nostriprotagonisti.L'amore,nel mondo fiorito dalla fantasia dell'autrice, è un pensieroproibito; causa di guerre e malattie, è un serpente tentatore da cuitenersi lontano.Recensione: Delirium, di Lauren OliverDiconoche la cura riguarda la felicità, ma adesso capisco che non è veroe non lo è mai stato. Riguarda la paura; paura della sofferenza,paura del dolore, paura, paura,paura; un'esistenza da animale cieco,che sbatte contro i muri, che strascica i piedi in corridoi semprepiù stretti, una vita terrorizzata e insignificante. Ho soltantodiciassette anni e so già qualcosa che mia zia Carol non sa: so chela vita non è vita se la trascorri semplicemente galleggiando. Soche il vero scopo, l'unico scopo, è trovare le cose che contano eaggrapparcisi e combattere per averle e rifiutarsi di lasciarleandare.”Sinda quando, nel marzo dell'anno scorso, questo romanzo è approdatonelle nostre librerie, ha suscitato in me un vortice di curiosità eammirazione. Soltantoleggere la trama ,forte ed incisiva, in contrasto con la delicatezzadei colori della nostalgica ed evocativa copertina, mi aveva apertola mente su una realtà distopica lontana, eppure tremendamenterealistica.Socchiudereleggermente le palpebre, perdermi in quei toni morbidi di lilla,sfiorare con lo sguardo il viso di una ragazza vicina ma separata dame da uno spesso labirinto di indifferenza e solitudine, mi avevaportato ad investire Delirium di un compito importante e assaigravoso.Avetepresente quando, alla fine dell'anno, noi lettori mettiamo asoqquadro le librerie della nostra città in cerca del libro perfettocon cui cominciare un nuovo anno di intense letture?Bene,quando, grazie al gentilissimo ufficio stampa della Piemme, mi vennerecapitato questo libro, reprimendo la mia curiosità, decisi di nonleggerlo immediatamente. Decisidi dare la precedenza ad altre letture e di lasciare che, per quasiun mese, il dorso di Delirium mi rimanesse a fissare dall'alto dellamia libreria. In attesa.Seguendoil mio istinto e attratto dalla miriade di recensioni entusiastichelette in rete, sin da quando l'avevo sfilato dalla busta recapitatamidal corriere, su Delirium era ricaduto il compitodi accompagnarmi durante una delicata fase di passaggio della miavita.Immersonelle pagine scritte dalla Oliver, mi sarei affacciato sulla sogliadella maggiore età, lasciando che la poesia dell'amore tra Lena eAlex fosse il legame tra il “nuovo” e il “vecchio” me. Ilfragile e tenace collante tra un' adolescenza appena sfumata e lasoglia del fumoso mondo degli adulti. Nessuna scelta è mai stata piùsaggia ed avventata.Deliriumsi è rivelato il perfetto “compagno di viaggio”Sel'avessi letto in un momento diverso della mia vita, probabilmente,la totale identificazione con la protagonista non sarebbe stata tale.Avrei storto il muso dinanzi alle sue incertezze, aggrottato lesopracciglia dinanzi al suo sentirsi costantemente fuori luogo,combattuta tra la voglia di conformarsi alle leggi degli uomini el'ebrezza di perdersi nella libertà di un bacio e nel calore di unabbraccio.Invece,mentre insieme ci avvicinavamo al giorno del nostro diciottesimocompleanno, le nostre vite sembravano in qualche modo coincidere,assieme alla comune paura e alla voglia di libertà. E' lei la vocenarrante del romanzo e, parlando in prima persona, sembrava rivolgersi direttamente a me, raccontando la cronaca del cambiamentodelle nostre vite.Nel corsodei capitoli, evoca i ricordi più belli e gli episodi piùsignificati, riempiendo di poesia e pathos le singole pagine. Iltutto avviene con semplicità e immediatezza. Recensione: Delirium, di Lauren OliverLa poesianon è data dalla presenza di forti metafore e di affascinantiaccostamenti linguistici. L'autrice cerca il lirismo presente nelquotidiano, nella bellezza di un tramonto, nelle risate con un'amica,nel battito di un cuore folle, nel canto della rivolta e nel rumorosoinfrangersi di certezze che crollano e di emozioni che affiorano. E' unlibro in cui invischiarsi, una fiamma dalla quale lasciarsiconsumare. Un fiore variopinto e un pugno nello stomaco. Unfarfalla che, volando libera, resta schiacciata nella morsa di uningranaggio letale. Dolce e crudele, è un esigenza impellente pertutti coloro che – un po' romantici, un po' masochisti – pensanoche chiunque abbia mai amato porti cicatrici irrisanabili.L'amore,la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l'haisia quando non ce l'hai. Ma non è esattamente così. E' colui checondanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la sospensione dipena all'ultimo momento; il respiro affannoso; il cielo infinitosopra di te e il 'Grazie, grazie, grazie, Dio'. L'amoreti ucciderà e ti salverà”.
Ilmio voto: ★★★★ Ilconsiglio musicale: Basta così – Negramaro feat. Elisa

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