Recensione: "Desiderio Incontrollabile" di Alice Stewart

Henry è un famoso attore affascinante ed arrogante, Anna è una grintosa avvocatessa dalla lingua biforcuta.
Fin dal loro primo incontro, la passione divampa devastante, fino al sorprendente finale.                                               
Mi è difficile recensire questo libro, perché da un lato so che l'autrice leggerà questa mia recensione non molto positiva, ma dall'altro tengo ben presente che si tratta pur sempre del suo primo lavoro, dunque va incoraggiata perché è alle sue prime armi, senza esperienza alle spalle.
Ma veniamo al libro. La nostra protagonista, Anna, arriva in ritardo sul lavoro e mentre esce dall'ascensore del proprio ufficio si scontra con un uomo molto alto, muscoloso e affascinante che riconosce subito perché il giorno prima lo aveva visto sul giornale People. Si tratta di Henry Cavill.
Dopo quel casuale incontro, Henry non si dimentica di Anna, chiedendo all’amico Brett dove poterla rintracciare. Si sente rispondere che la ragazza lavora al suo stesso piano, essendo lei una sottoposta dello stesso Henry.
Durante un nuovo incontro nell’ascensore dove poco prima si erano scontrati, tra i due scoppia la passione. Poco tempo dopo, Brett convoca Anna nel suo ufficio per informarla che il suo capo, dovendo curare diversi affari in tutto il mondo e contratti milionari, avrebbe bisogno di una consulente personale in grado di seguirlo e consigliarlo nei propri investimenti. Lei accetta il lavoro, accompagnando Henry nei suoi viaggi, così succede che tra insulti e notti di passione infuocate i due finiscono per desiderarsi sempre di più.

D'improvviso si protese verso di lei - Veramente quello che vorrei io inquesto momento, è vederti in ginocchio di fronte a me - sussurrò lui in mododa essere udibile solo da lei.Lo fissò alzando un sopracciglio curato.- Ma davvero - sussurrò di rimando - e per fare cosa? - chiese con sguardoaltezzoso.- Vedere quelle splendide mani abbassarmi la cerniera, e la tua splendidabocca succhiarmi l'uccello - continuò lui imperturbabile, mentre l'amico siallontanava per rispondere al telefono.- Attento! Potrei prenderti in parola! - affermò lei divertita, mentre un lieverossore le tingeva le gote si protese ancora più vicino.- Non vedo l'ora! - le disse guardandole le labbra con desiderio.

Un giorno Henry le fa recapitare a casa una maschera e un vestito da indossare la sera stessa per portarla in un posto nuovo. Anna tutto si aspetta tranne che essere condotta in un privè dove lui, dopo averla fatta accomodare, sale sul palco sedendosi su un grande trono con tre ragazze che gli ballano attorno, lo accarezzano e lo baciano. Nel guardarlo negli occhi, furente dalla rabbia e dalla gelosia, Anna capisce che quello è il suo uomo e con uno scatto d’ira sale sul palco per scacciare via quelle tre smorfiose che gli girano intorno.
Per ripicca lei inizia a ballare con un altro uomo e alla fine si ritrova in mezzo a due sconosciuti che le si strusciano addosso. A quel punto è la volta di Henry, furente di rabbia, cacciare via quegli uomini per far capire a tutti che quella è la sua donna.
Dopo quella sera le cose tra i due si raffreddano, ma Henry le chiede scusa sperando di riavere un'altra possibilità.
Anna gli darà questa seconda possibilità?
Viene spontaneo chiedermi: che bisogno c'era che Henry mettesse in atto quello spettacolino per scatenare la reazione dalla sua pseudo-fidanzata? Penso ci siano altri modi per far ingelosire la propria donna.
Non vi nascondo che ho storto il naso un paio di volte, non solo a causa di un linguaggio per me alquanto forte, ma anche perché la protagonista dice di definirsi una donna diverse dalla altre, ma poi cade in tentazione e cede a ogni sua richiesta.
Pur essendo un erotico, non é detto che si debba usare un linguaggio così forte, poiché esistono anche tecniche descrittive e termini più delicati per rappresentare certe situazioni calde