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Recensione di 1Q84 di Haruki Murakami (Libro 1, 2 e 3)

Creato il 02 giugno 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

10 Flares 10 Flares × Recensione di 1Q84 di Haruki Murakami (Libro 1, 2 e 3)1Q84Haruki Murakami
Pubblicato daEinaudi
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:NumeriPrimi
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

Il killer Aomame viene incaricata dell'assassinio del capo di una setta religiosa contemporaneamente il professore/scrittore Tengo accetta l'impegno di riscrivere un romanzo potenziale bestseller, ma in realtà rivela informazioni che avrebbero dovuto rimanere segrete. I due sono legati da un sentimento fortissimo seppure ognuno di loro ignori dove si trovi e cosa stia facendo l'altro. Entrambi portano a termine i loro impegni e a questo punto si apre la caccia. Per ragioni diverse tutti e due sono nel mirino. Ma riescono a superare i vari ostacoli e a ricongiungersi rientrando anche nel 1984 ..... Forse.

Nonostante Murakami sia uno scrittore famoso e abbia prodotto vari libri molto conosciuti, io non ne avevo letto nessuno prima di questo e quindi non ho termini di paragone, pertanto alcune osservazioni potranno apparire banali o scontate a chi conosce meglio l’opera di questo autore. Perdonatemi! L’autore ha scelto di portare avanti due storie a capitoli alterni, nei dispari racconta di Aomame, nei pari di Tengo (come Vargas Llosa in La zia Giulia e lo scribacchino) e almeno nei primi capitoli le storie sembrano scorrere parallele. Nel libro 3 il ritmo diventa ternario si aggiunge un capitolo su un personaggio, fino a quel momento “secondario”: Uschikawa Per Aomame viene subito introdotto un elemento di inquietudine, dopo pochi paragrafi dall’inizio l’autore attribuisce al personaggio un senso di estraneità (una specie di derealizzazione) che lascia intuire come la storia narrata non sia “comune” e conclude il primo capitolo con una specie di monito/presagio. La stessa Aomame qualche capitolo più avanti, riflettendo su quanto le accade e osserva definisce la realtà in cui si trova come alternativa a quella da lei conosciuta, o forse è lei ad essere cambiata, ad essere impazzita, e viene quindi a definire questo nuovo universo 1Q84 non potendo più riconoscerlo come il 1984 (omaggio ad Orwel, direi, più volte citato) a lei familiare. Aomame del resto è una donna fuori dal comune che al lavoro in un centro benessere come istruttrice di arti marziali e stretching affianca quello di giustiziere. Uccide uomini violenti e brutali con una tecnica così specialistica e sofisticata da farle sembrare morti naturali. È una donna difesa e ferita che per proteggersi da un’infanzia profondamente infelice ha praticamente escluso le relazioni umane dalla sua vita, coltivando con tenacia e passione il primo e unico amore della sua vita. Tengo è un insegnate di matematica in una scuola preparatoria all’ingresso universitario e aspirante scrittore. Ogni anno partecipa alle selezioni per un prestigioso premio letterario del quale ė contemporaneamente uno dei referi. Troppo onesto e corretto per agire qualche trucco a suo favore in questo conflitto di interessi. Ed è proprio in questa veste che individua il manoscritto potenzialmente vincente e lo sottopone a Komatsu, l’editor della casa editrice per la quale lavora. Quest’ultimo coglie immediatamente il potenziale ma anche i problemi del romanzo per correggere i quali riesce a convincere Tengo a trasformarsi in ghost writer. Entra a questo punto un’altra figura che prenderà peso durante lo svolgersi del racconto Fukaeri la diciassettenne autrice del manoscritto. Una strana ragazza. Anche Tengo è in fuga da un’infanzia infelice e conduce una vita ordinata e monotona senza spazio per le emozioni, con Aomame ha in comune l’età, sono entrambi alla soglia dei trent’anni, e il fatto di aver lasciato la famiglia intorno agli 11 anni, recidendo ogni rapporto. Il romanzo che deve riscrivere si intitola La crisalide d’aria e la storia che racconta è talmente fantastica che pare scontato sia di pura fantasia. Ma nello scorrere della narrazione appare evidente che questi aspetti fantastici sono assolutamente reali nell’universo 1Q84 e coinvolgono sia Tengo che Aomame. Il primo ciclo si conclude con l’assassinio del Leader di una setta religiosa da parte di Aomame. Uschikawa è l’investigatore che il Saghikake, la setta in questione, assume per rintracciare l’assassina. Guadagnandosi un capitolo tutto suo nel terzo libro. Con intuito e fortuna riesce in effetti ad avvicinarsi molto ad Aomame avendo percepito il legame con Tengo ma viene messo fuori gioco. Il suo lavoro però permette ad Aomame di ritrovare Tengo.  1Q84 è in realtà una storia d’amore, un sentimento forte e radicato di cui Aomame è pienamente consapevole fin dall’inizio e che Tengo scopre nel corso degli avvenimenti. Un amore romantico, forte, potente, totalizzante che trascina i due protagonisti inevitabilmente l’una verso l’altro superando ogni genere di ostacolo e difficoltà che travalica addirittura lo spazio tempo convenzionale, dando contemporaneamente loro la forza per portare a compimento l’impresa.  Il romanzo è ricco di figure ben caratterizzate, psicologicamente articolate, con nomi per me esotici e non sempre facili da ricordare. La trama è complessa, onirica e mai banale dove gli elementi fantastici entrano nella quotidianità con naturalezza inquietante. Lo stile elegante e ricco di citazioni. Una piacevolissima lettura. Roberta Poletti

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