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Recensione di Altrove, forse di Amos Oz
Creato il 29 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori
Questa è la prima traduzione italiana di un libro che Amos Oz scrisse all’età di ventisette anni, quindi nel 1966. “Altrove, forse” è il ritratto della vita in un kibbutz negli anni cinquanta e sessanta dove la paura più grande è quella del confine: non solo quello geografico tra Israele e Siria, ma anche e soprattutto quello in-teriore che ogni uomo porta dentro di se’ e che teme di non poter superare impunemente.
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