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Recensione di Amalia di Giorgia Garberoglio

Creato il 17 ottobre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Giorgia Garberoglio
Pubblicato: Feltrinelli
Genere: Narrativa rosa
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio: four-stars


Amalia è una grande attrice, una donna che anche nella vita reale sembra sempre sul palcoscenico. Sua nipote, Emma, la racconta e si racconta dopo la scomparsa della nonna.

Amalia, attrice conosciutissima e amata del mondo dello spettacolo, viene a mancare a distanza di pochi mesi dalla scomparsa di suo marito, il regista Lorenzo Colonna. L’evento coglie impreparata sua nipote Emma che, dovendo parlare al suo funerale, si accorge di non sapere nulla in più rispetto a un semplice fan. Malgrado il rapporto speciale tra le due, Emma non riesce a dipingere un ritratto di Amalia come donna, ma solo come personaggio. Un diario, comprendente solo “fatti”, solo i grandi avvenimenti della storia di Amalia, sarà però rivelatore d’un passato sconosciuto a Emma e a tutta la sua famiglia.

Amalia vive la sua giovinezza tra bombardamenti e soldati, eppure lei della guerra non sa nulla, al limite sa che la si sta combattendo. La politica non le interessa; sa già qual è il suo futuro. L’atelier Balbis e il posto vacante da modista che ottiene con estrema facilità, così come altrettanto semplice sarà farsi pagare un gelato da un regista. Il cucito è la sua grande passione, accanto all’amore. Conosce durante un bombardamento Piero, un panettiere. È un colpo di fulmine il loro: subito ne nascono effusioni e fughe d’amore. Durante una di essa viene concepita Isotta. Piero però, inconsapevole della maternità di Amalia, parte per la guerra. Lei rimane sola e incinta: accetta un matrimonio riparatore con il dottor Martini. Una scelta sbagliata si rivelerà poi, ma pur sempre una scelta che protegge Amalia e sua figlia dalla guerra e dai suoi orrori.

Nel frattempo, pur rimanendo Piero il suo grande amore, Amalia aspetta un’altra figlia. La gravidanza non andrà a buon fine e il dottor Martini verrà fucilato per aver concesso le sue prestazioni di medico indipendentemente a fascisti e partigiani. Malgrado la vedovanza e la perdita della bambina, il destino è benevolo. Ha per lei in serbo per lei ben altre passioni, ben altre sorprese, una tra queste sarà quel regista che le aveva concesso un gelato tempo prima.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Oct 13, 2015 at 1:37am PDT

Approfondimento

Giorgia Garberoglio è partita da un diario per raccontarne due, di storie. Il diario è quello di Amalia, nonna di Emma. Raccontano entrambe la loro vita con il passo del presente vissuto e di quello da vivere.

Amalia, libro vincitore del concorso di Lancia e Feltrinelli per il 30° anniversario della Ypsilon, racconta passo passo la lettura del diario della nonna da parte di Emma. Sono due vite a confronto quelle proposte, due vite che si intrecciano, con esperienze simili, specie in ambito amoroso. Mentre Emma legge sente di avvicinarsi sempre più la verità: così decide di dipingere un quadro della nonna. Non sa però chi ritrarre accanto a lei: se Piero o Lorenzo. Una lettera post-mortem del tutto inaspettata sarà la chiave per arginare questo dubbio, per capire veramente chi era sua nonna, e infondo per capire anche se stessa.

Infatti anche Emma è rimasta incinta giovanissima di Francesco, anche lei ha amato un solo uomo, divenuto poi suo marito, Mario. Leggere i “fatti” di sua nonna Amalia le permetterà di leggere anche dentro di sé, dentro la propria storia personale.

Il libro che sfrutta ancora una volta l’espediente letterario del ritrovamento d’un manoscritto si legge fluidamente. Lo stile è piuttosto elementare ma non per questo non è in grado di toccare le corde dell’animo, di farci riflettere sulle scelte che ogni donna deve affrontare nella propria vita.

Amalia è un libro sull’amore, sulla sua forza e debolezza, nei quali si affacciano anche i temi della guerra, del rapporto madre-figlia e nipote-nonna. È un libro, come avvisa Matteo Caccia nella prefazione, con “una storia onesta”, che da una parte fa capire che non esiste soltanto il nostro modo di vivere la vita e dall’altra ci tranquillizza perché non siamo gli unici a aver provato e sperimentato determinate sensazioni.

Serena Testa



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