oggi è tempo di una nuova recensione!
Grazie al gruppo di lettura organizzato da Giusy del blog Divoratori di Libri ho letto finalmente Angelize di Aislinn.
Chi di voi mi segue da un po' saprà già del mio amore per le storie che trattano di angeli. E' un tema che mi ha sempre attirata molto e rispetto al quale so essere molto critica, quindi non potevo certo non leggere il romanzo di Aislinn.
Angelize è il primo volume di una duologia edita da Fabbri. E' uscito nel 2013, le pagine sono 440 e il prezzo è di € 16,00.
LA MIA OPINIONE
Haniel, Rafael ed Hesediel sono i protagonisti di questo romanzo, in cui alcuni angeli decidono di reincarnarsi perché stanchi di vivere senza sentire nulla. E' per questo che si rivolgono alla Dea, figura dai poteri simili a quelli di Dio ma allo stesso tempo a lui opposta.
Una volta sulla terra però i loro problemi sono tutt'altro che finiti: possono sentire, toccare, mangiare, ma devono nascondersi costantemente perché gli angeli puri sono sulle loro tracce, con l'intenzione di sterminarli, perché "impuri".Tra scontri epici che ricordano un po' quelli di Supernatural e una caccia sempre aperta, Angelize è un romanzo che racconta una storia di angeli in una chiave molto originale e accattivante.
Ma andiamo con ordine: volevo leggere Angelize da moltissimo tempo, e sono contentissima di aver avuto la possibilità di farlo tramite un gruppo di lettura al quale ha partecipato la stessa Aislinn intervenendo per spiegarci un po' di cose sul suo romanzo.E poi ovviamente ero curiosissima di leggerlo perché mi aveva catturato già dalla trama: niente romanticismo, anzi, solo angeli che si scontrano tra di loro, pronti ad uccidere senza battere ciglio, strumenti di un Dio freddo e calcolatore.
I tre angeli protagonisti di questa storia, così come gli altri angeli bastardi, hanno una storia
comune alle spalle: erano persone normali, con una vita, dei sogni, ma anche degli incubi alle spalle. Sono stati ingannati da altri angeli, che li hanno fatti morire in quelli che sembravano incidenti, ma che in realtà erano piani ben architettati affinché tali angeli potessero incarnarsi.
Ma Haniel, Hesediel e Rafael non si sono certo arresi alla loro condizione incorporea, e fanno di tutto per tornare tra gli umani.Tornati nella grigia e uggiosa Milano, hanno il solo obiettivo di sfuggire agli angeli puri che danno loro la caccia, ma tra un attacco e l'altro abbiamo la possibilità di conoscere questi tre protagonisti caratterizzati benissimo: Haniel si chiamava Daniele, e ha trascorso gli ultimi anni della sua vita dormendo sotto i ponti o in qualche rifugio di fortuna, solo al mondo. E' l'unico angelo che si è reincarnato nel corpo di una donna, e per questo è seriamente arrabbiato con la Dea. E' pieno di rancore e di rabbia, sempre pronto allo scontro e soprattutto senza peli sulla lingua. Rafael è il suo esatto opposto. Nella sua vita precedente si chiamava Giacomo, e porta ancora i tratti della persona che era, buono, pacifico, pronto a scendere a compromessi per evitare lo scontro.
Hesediel invece si chiamava Christian. Quando era ancora umano era innamoratissimo di Elena, e una volta tornato vuole tornare con lei, ad ogni costo. Testardo, egocentrico e molto amareggiato per come si è fatto ingannare, è pronto ad andare contro tutto e tutti pur di riavere il suo amore.
Di tutti loro conosciamo i ricordi, i segreti e le speranze, e le loro voci si alternano in maniera molto equilibrata nel corso del romanzo. Dai protagonisti sono rimasta veramente colpita, ma dall'altra parte non sono riuscita ad immedesimarmi completamente con nessuno di loro, dato che sono molto lontani dal mio modo di essere, e qualche volta mi è riuscito difficile capire il perché delle loro azioni, soprattutto all'inizio. E' stato solo scoprendoli che man mano ho capito il loro modo di fare e di pensare.Dall'altra parte ci sono gli angeli puri: un esercito di creature ciniche, spietate e crudeli comandare da Mikael, che ha fatto della caccia agli ibridi la sua unica ragione di vita.
E' davvero impressionante il modo in cui sono resi bene anche questi angeli: siamo abituati a leggere di angeli compassionevoli e misericordiosi, mentre questi sono l'esatto contrario.
Mi hanno ricordato molto gli angeli di Supernatural, in particolare Uriel, Zachariah e Metatron.
Ho trovato i puri allo stesso tempo inquietanti e affascinanti.
Mi è piaciuto lo stile dell'autrice: molto diretto, senza troppi fronzoli.
Tuttavia ci sono poche descrizioni, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto fisico dei protagonisti, ai quali ho potuto affibbiare un volto solo grazie al dreamcast scoperto in alcune delle tappe con il gruppo di lettura.Il finale è stato un po' spiazzante, ma sono confortata dal fatto che ci sarà un secondo volume e che tutto non finisce qui! Indubbiamente la parte finale è ben costruita e scorre velocemente, mentre quella centrale è un po' più confusa, ma nel complesso Angelize resta un buon fantasy, di livello molto più alto rispetto ad altri fantasy d'esordio che ho letto.
Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!