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Recensione di Anna di Niccolò Ammaniti

Creato il 10 dicembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Niccolò Ammaniti
Pubblicato: Einaudi
Collana:Stile libero big
Genere: Narrativa Contemporanea
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio: five-stars


Una Sicilia ridotta in rovina, due fratelli che vivono in un mondo popolato da cadaveri e un viaggio verso una terra sconosciuta, il Continente, che appare ai loro occhi come l’unica possibile salvezza. Un viaggio di speranza dove la vita è più forte della morte e la paura lascia spazio alla forza e al coraggio.

Anna è una bambina di tredici anni che si ritrova sola con il fratellino Astor di sette anni, in una Sicilia svuotata e distrutta da un virus letale, chiamato la Rossa, che ha sterminato l’intera popolazione. Partito dal Belgio, questo morbo sconosciuto uccide gli adulti ma risparmia i bambini, la diffusione è a livello mondiale e sta mietendo milioni di vittime. Non esiste alcun vaccino che possa fermare la pandemia.

Anna è una ragazzina dal carattere forte che non si lascia sopraffare dal terrore e lotta con tutte le sue forze per sopravvivere e occuparsi di Astor, grazie anche al “Quaderno delle istruzioni” che la sua mamma ha scritto e le lasciato prima di morire. Il legame tra i due fratelli è molto forte, il loro amore è così potente che nulla riesce a separarli ed è proprio questa salda unione che li porta insieme a adattarsi in un modo completamente stravolto.

Anna è dovuta crescere troppo in fretta, perdendo così tutta l’innocenza tipica dell’età infantile. Lei e Astor sono bambini in un mondo di grandi, anche se dei Grandi (come li definisce Anna) non c’è n’è più traccia. È cocciuta e determinata a voler raggiungere a tutti i costi lo stretto per attraversarlo e arrivare in Calabria, perché spera che nel Continente dei Grandi si siano salvati e possano aver trovato una cura al virus.

Durante questo viaggio Anna maturerà, imparerà a difendersi e conoscerà anche l’amore grazie all’incontro con un ragazzino di nome Pietro. Sarà l’inizio di un’infatuazione adolescenziale, quel turbinio crescente di emozioni mai provate che crea gioia e allo stesso tempo spaventa, dove non si ha ancora la completa consapevolezza di cosa sia veramente l’amore e solo quando viene a mancare si comprende appieno.

Adesso capiva cos’era l’amore, quella cosa di cui si parlava tanto nei libri della mamma. L’amore sai cos’è quando te lo levano. L’amore è mancanza.

Anna mi è piaciuto moltissimo perché è un romanzo davvero toccante e struggente. Il filo narrativo è meraviglioso e Niccolò Ammaniti ha una scrittura straordinaria e così suggestiva che il lettore riesce a immedesimarsi con i personaggi, li “sente” veramente, vive con loro e soffre con loro.

Si legge facilmente e in breve tempo poiché la storia è così coinvolgente che risucchia il lettore tenendolo incollato fino all’ultima pagina.

A photo posted by Leggere a Colori (@leggereacolori) on Dec 4, 2015 at 6:44am PST

Approfondimento

Anna è un romanzo penetrante, una di quelle storie che durante tutto il corso della lettura cattura interamente l’attenzione e al termine lascia una sensazione di unione ed empatia con i personaggi da suscitare tristezza al pensiero di doverli abbandonare. È un romanzo ricco di descrizioni, di flashback molto accurati e vividi che stimolano talmente tanto l’immaginazione da avere la sensazione di essere nella storia e viverla in prima persona.

L’eccezionalità di Ammaniti, secondo me, sta nell’essere riuscito a scrivere un romanzo dai tratti duri, forti, intensi con estrema delicatezza e raffinatezza che lo rendono per questo così emozionale e suggestivo.

Nonostante la drammaticità della storia consiglio vivamente di leggere Anna perché è un inno alla forza e al coraggio, ma soprattutto un ottimo reminder nei momenti di debolezza perché il personaggio di Anna insegna come la speranza e la voglia di vivere possono far superare qualsiasi ostacolo.

Claudia Capone




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