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Recensione di Assoluzione di Patrick Flanery

Creato il 17 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

3 Flares 3 Flares × Recensione di Assoluzione di Patrick FlaneryAssoluzionePatrick Flanery
Pubblicato daGarzanti
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Narratori moderni
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

Chi è davvero Sam Leroux? Giornalista-biografo negli Usa, perché ha accettato, non senza apprensione, di ritrasferirsi in Sudafrica? E cosa deve raccontare la famosa scrittrice Clare Wald che non abbia già detto con i suoi romanzi?

Le vicende, sapientemente raccontate in Assoluzione di Patrick Flanery, hanno come fulcro la vita, passata e presente dei due protagonisti, Clare, un’anziana famosa scrittrice di romanzi del Sudafrica dell’apartheid e post apartheid,  e Sam giovane giornalista che, dopo un’infanzia che si intuisce chiaramente essere stata molto travagliata e infelice, lascia l’Africa e si trasferisce negli Usa. Non è la prima volta che Clare e Sam si incontrano nella loro vita. Nessuno dei due però ha la certezza di essere riconosciuto dall’altro e così, entrambi, giocano diligentemente il loro ruolo .

Personaggio di raccordo tra i due è Laura, figlia di Clare. La prima parte del libro è un’affastellarsi di flash sulla vita e la personalità di Laura, (scomparsa o morta? ) e di Sam bambino infelice ed orfano affidato ad uno zio violento che lo porta ovunque imponendogli uno stile di vita ed un ritmo assolutamente traumatici. Sullo sfondo, costanti, i suoi genitori , Ilse e Peter, con un ruolo che si svelerà solo avanti nel libro. Oltre che il mistero di Laura, Clare ha un’altra ossessione, Norah, sua sorella maggiore ed il cognato Stephan, stella nascente di un’importante organizzazione politica pro-apartheid, uccisi a sangue freddo al ritorno dal loro viaggio di nozze. Perchè Clare si sente tanto responsabile della loro morte? Via via, ognuno dei personaggi, è alla ricerca della propria “assoluzione”.

Patrick Flanery, al romanzo d’esordio, ha una scrittura che dalle primissime pagine prende il lettore per mano e lo conduce dentro la storia svelandone, poco a poco, piccoli significativi tasselli, accostando la narrazione del presente a quella del passato, le immagini reali a quelle viste in sogno. La scelta lessicale asciutta ma d’impatto. Nonostante la complessità del racconto, non ci si sente mai smarriti nel procedere della narrazione che avvince e appassiona. Il suo è un Sudafrica che difficilmente nel nostro immaginario visualizziamo ma che, conoscendo anche poco della storia di questo Paese, arriva al lettore come assolutamente autentico potente vissuto quotidiano, sia che si appartenga alla minoranza bianca o alla moltitudine africana. E’ una storia che resterà per sempre. Tradotto molto bene, non capita sempre! Assolutamente da leggere!

Lorena Barattini



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