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Recensione di Blado 457 – Oltre la barriera del tempo di Erika Corvo
Da Leggere A Colori @leggereacolori
Parto da un presupposto: non amo i romanzi di fantascienza, eppure questo libro mi ha davvero sorpresa. So riconoscere un romanzo scritto bene, quando lo incontro, e questo è uno di quelli. Erika Corvo immagina un futuro post-atomico in cui, a duecentocinquant’anni da una terribile guerra mondiale nucleare, il mondo così come lo conosciamo è andato completamente distrutto e, al suo posto, vi è una realtà abitata da pochi umani, molti mutanti e uomini resi umanoidi dalle radiazioni. In questo nuovo mondo, le donne fertili sono ormai pochissime e, proprio per questo motivo, vengono adorate come Dev, ovvero divinità: a loro spetta il comando della tribù nella quale si trovano e ogni loro ordine è legge. Blado 457 ha un nome seguito da un numero e non è un caso: per quasi tutta la sua vita, infatti, ha vissuto con i Rest, ovvero con i Re-establishers, coloro che da duecento anni vivono in cunicoli sotterranei continuando a sfruttare l’energia proveniente dal reattore nucleare che possiedono. Blado, però, ha compreso da tempo che quel reattore è pericolosissimo sia per loro che per le popolazioni che vivono all’aperto, i cosiddetti Esterni. Non solo: il popolo dei Rest è governato da un vero e proprio tiranno, Cornelius, che nasconde importanti verità in archivi e computer ai quali nessuno ha accesso. E’ da uno di quegli archivi che Blado sottrae il dossier riguardante un modulo temporale pensato nel Pre-Bomba (duecento anni addietro) che, se funzionante, p Continua a leggere