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Recensione di Complice lo specchio di Antonio Marangolo

Creato il 16 maggio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

5 Flares 5 Flares × Recensione di Complice lo specchio di Antonio MarangoloComplice lo specchioAntonio Marangolo
Pubblicato daMondadori
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Strade blu
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:
Saragosa, paese di sole e di lava alle pendici dell'Etna.
Eddie Ponti, investigatore privato, non ha solamente strepitose doti di segugio e trasformista: ha, soprattutto, la prodigiosa capacità di accorciarsi di quindici centimetri.
La sua lunga carriera in Polizia lo ha abituato a sbrogliare complicate matasse criminali, ma una mattina di primavera Ponti riceve la visita della vedova del prefetto, Maddalena Virlinzi, donna meravigliosa e sensuale, piena di lentiggini e con una criniera rossa simile a quella di un leone. L'incarico che la vedova gli affida è di pedinare una persona, stilando rapporti dettagliati giorno per giorno e recandosi da lei per rendere conto delle indagini ogni domenica pomeriggio.
Ma la persona che la signora Virlinzi desidera sia pedinata è... lei stessa.
Si avvia così, su questo preludio venato di surrealtà, un'avventura che è insieme un giallo, un inseguimento, un gioco di specchi, una fuga musicale sul tema del desiderio e dell'amore, della malinconia che ne è inseparabile compagna, dello sguardo altrui che è necessario a ciascuno di noi per sentirsi vivo.

Quando la vita è sempre uguale, quando le insoddisfazioni sono l’unica nota di colore è bene guardarsi allo specchio e cercare, in ciò che si vede, di ritrovare se stessi. L’idea di Complice lo specchio di Marangolo è questa, la capacità dell’uomo di rimettersi in piedi da solo, con le proprie forze. La metafora dello specchio è sempre vincente. Riprendersi la propria anima, il proprio valore dopo essersi riconosciuti perdenti. Probabilmente, almeno una volta, tutti i protagonisti di questo libro si sono riconosciuti perdenti. Una sana dose di ottimismo, realtà cruda e investigazioni al limite del paranoico, sono alcuni degli ingredienti che Marangolo utilizza in Complice lo specchio.

Diventa difficile, però, realizzare una buona recensione quando il libro che leggi ti lascia l’amaro in bocca e in bilico, di giudizio, per giorni. In realtà il libro è ben scritto, ha una trama che potrebbe davvero rivelarsi interessante e diversa da qualsiasi altra, e questi elementi mi hanno fuorviato, almeno ci hanno provato. Complice lo specchio è un’opera che ha una voce da Camilleri, molto simile, molto pungente, ma a conti fatti questa voce non ha una propria sonorità. La lettura diventa piatta già dopo le prime dieci pagine e la sensazione di aspettarsi “quel qualcosa che succederà” non viene mai appagata. Mi è piaciuto il tono chiaro, moderno, spesso sarcastico e auto-ironico, che Marangolo ha dato ai suoi personaggi ma, parliamoci chiaro, manca il mordente.

Alla fine il libro sembra solo la trascrizione del verbale di Eddie Ponti, l’investigatore protagonista. L’autore aveva tra le mani una storia che poteva appassionare, un pedinamento, un giro di prostituzione, una donna fuori dai canoni, preti, attori, seduttori, cambiamenti d’abito, uno sfondo meraviglioso eppure non l’ha sfruttata. Non capisco come tutto questo mix non abbia creato un ottimo libro, un’ottima storia coinvolgente. Peccato non sia stata notata questa falla, questo squilibrio.

 

 



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