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Recensione di Deathdate di Lance Rubin

Creato il 22 gennaio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Lance Rubin
Pubblicato: De Agostini
Collana:Le gemme
Genere: Young AdultThrillerFantasy
Formato: Copertina RigidaPagine:

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Giudizio sintetico: four-stars


Nel mondo di Denton tutti conoscono la data della propria morte, e tutti aspettano il fatidico momento contando i minuti, e tutto sembra piuttosto facile e normale. Allora chi è l'uomo sbucato fuori dal nulla che dice di avere un messaggio da parte di sua madre? Un pazzo? E perché suo padre si comporta in modo cosi bizzarro? Le ultime ore di Denton Little si trasformano in una corsa contro il tempo, alla ricerca della verità, e forse anche di una via d'uscita.

Denton Little è un diciassettenne come tanti, se si esclude il fatto che conosce con certezza la data della propria morte: la notte del ballo di fine anno. Si perché nel mondo di Denton, tutti conoscono il momento in cui moriranno, e lo attendono seguendo quasi dei passaggi obbligatori, affinché l’evento sia condiviso con l’intera comunità. Pochissime sono le persone che nascono senza conoscere la propria data di morte, e questo, agli occhi di Denton, sembra quasi un difetto. Per lui, come per tutti, è normale vivere la propria vita come se niente fosse, giorno dopo giorno, ripetendo sempre la stessa routine, la scuola, gli amici e vedendo Taryn, la sua dolcissima fidanzata.

Ma a soli due giorni dal ballo, tutto sembra cambiare. L’ansia, il nervosismo, per il grande giorno comincia a farsi sentire, e ciò che sembrava tanto naturale ora comincia a fare quasi paura. Denton comincia il conto alla rovescia e sente il desiderio di collezionare più esperienze possibili nel breve tempo che gli resta. Ed ecco che la vita senza un colpo di testa viene cancellata con la prima sbornia, unita alla prima esperienza sessuale, che si trasforma anche nel primo tradimento.

Al risveglio il mattino dopo, quando dovrebbe essere a casa a prepararsi per il proprio funerale, Denton nota una strana macchia sulla coscia, fatta di strani puntini che si spostano se prova a toccarli. È il caos! Sarà quella macchia a ucciderlo? O forse è semplicemente un innocuo eczema? Quando però nota la stessa macchia addosso alla sua Taryn, e addirittura su Veronica, la ragazza con cui ha condiviso la sua primissima volta, nonché sulla sorella del suo migliore amico, Denton si chiede se non si tratti invece di una strana malattia venerea, trasmessa sessualmente. Eppure perfino il suo miglior amico comincia a notare su se stesso quella strana macchia, ma lui ha ancora un mese davanti a sé.

Denton e i suoi amici sono terrorizzati, anche perché il giorno del suo funerale, durante l’elogio funebre, uno strano individuo cerca di avvicinare il ragazzo, dicendogli di avere un messaggio da parte della madre, morta dandolo alla luce. Il padre notando l’uomo inizia a comportarsi in maniera piuttosto bizzarra, così come il fratello. Probabilmente lo sconosciuto è solo un pazzo, ma perché avrebbe voluto mettere in guarda Denton dalle persone che lo circondano? Perché dirgli di non fidarsi di nessuno, soprattutto di chi abbia a che fare con il governo?

Improvvisamente le ultime ore di vita di Denton si trasformano in una corsa contro il tempo, alla disperata ricerca di una verità che nessuno sembra, o quasi, voglia svelargli. Strani eventi si susseguono in un ritmo incalzante, e al tempo stesso quasi esilarante, fino all’inaspettato finale.

Approfondimento

L’idea di una società in cui ogni cittadino conosca la data della propria morte è piuttosto accattivante, almeno inizialmente. Nasce spontaneo osservare come il protagonista di Deathdate, nonostante sappia di dover morire decisamente giovane, conduca la propria vita in maniera del tutto naturale, senza cercare quelle esperienze adrenaliniche che dovremmo provare prima o poi tutti nella vita, come se quella data “di fine” fosse semplicemente una serie di numeri scritti su un foglio, senza l’implicazione che da quel momento in poi non ci sarà più tempo per le nuove esperienze.

Proseguendo nella lettura di Deathdate, si innesca una sorta di inquietudine man mano che il livello di suspense della storia si innalza, rimanendo però, in maniera del tutto naturale, e per questo direi anche geniale, venata da quel filo di humor tipico degli adolescenti un po’ imbranati, che non guasta affatto.

I colpi di scena sono studiati e inseriti ad arte, affinché non cali mai l’attenzione del lettore, né il desiderio di proseguire nella scoperta della trama, portando il lettore a calarsi nei panni di detective, nel tentativo di aiutare Denton a dipanare l’intrigo intorno alle sue ultime ore di vita.

Alcuni dei personaggi, che ruotano intorno al protagonista sembrano, inizialmente, sentimentalmente sterili nei confronti di Denton, ma con grande abilità si riscattano nei capitoli finali, mostrandosi quasi come degli eroi.

Il rocambolesco e inaspettato finale lascia indubbiamente soddisfatto il lettore, sia per il riscatto di alcuni personaggi secondari, sia per i protagonisti a cui ci si affeziona con estrema facilità.

WonderLibraiaLettrice




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