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Recensione di Dentro c’è una strada per Parigi di Novita Amadei

Creato il 26 agosto 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

15 Flares 15 Flares × Recensione di Dentro c’è una strada per Parigi di Novita AmadeiDentro c'è una strada per ParigiNovita Amadei
Pubblicato daNeri Pozza
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:I narratori delle tavole
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

Parigi. Martha vive in un piccolo appartamento insieme alla figlia Eline, mentre cerca di rimettere insieme i pezzi della propria vita senza più un lavoro, dopo aver chiuso una relazione con il padre della sua bambina. Schiva e rinchiusa in se stessa, incontra Adèle, l’anziana vicina di casa anch’ella sola. Insieme scopriranno la dolcezza di una nuova amicizia, il coraggio di affrontare le questioni irrisolte e la serenità di riaprirsi nuovamente alla vita attraverso un legame femminile indissolubile.

Novita Amadei esordisce in narrativa con Dentro c’è una strada per Parigi raccontandoci la storia di tre donne, di età e generazioni diverse, nella bella Parigi. In realtà, il brulicare della città è tenuto volutamente fuori, dando spazio principalmente alla vita vissuta all’interno dell’edificio in cui abitano, un microcosmo dove un essere umano può evolversi tanto da riuscire a risolvere i propri conflitti interiori e diventare una persona migliore. Le poche uscite sono dei brevi tragitti che mirano al ritorno a casa.

L’elemento dominante di questa vicenda è la familiarità intesa e vissuta in tutti i suoi significati. Essa, infatti, è un legame di sangue spesso lacerato dai gesti e dalle parole dei membri del proprio gruppo di appartenenza, macchiato dal risentimento per una riservatezza talvolta inspiegabile, ma desiderata interiormente con estrema forza per il bisogno che si ha di farne parte. La familiarità, in questo romanzo, si manifesta anche nella scoperta dell’intimità con persone fino a prima sconosciute ed è la più dolce, la più genuina, perché nasce spontaneamente dal conforto nato dal ritrovarsi insieme a condividere le proprie difficoltà con la serenità che ne consegue.

Martha è una donna giovane, che soffre per l’abbandono del proprio compagno e per la perdita del lavoro; girovaga aspettando che le ore passino, vivendo solo per la propria figlia, Eline. Eline è una bambina molto sensibile, il motore iniziale di questa storia: è lei che si avvicina per prima ad Adèle, l’anziana vicina di casa che vive da sola, riempiendone la giornata con piccoli gesti. Grazie alla bambina i mondi di Martha e di Adèle s’incontreranno, trovando sostegno reciproco e traendo giovamento dai rispettivi insegnamenti. Adèle è una donna anziana, rimasta sola dopo la morte del marito, con un figlio lontano che vede poco e sente ancor meno. La donna cela un grande segreto con il quale ha convissuto tutta la vita ma che grazie alle altre presenze femminili riuscirà finalmente ad affrontare con grande sollievo da parte sua.

Le figure maschili che ruotano attorno alle vicende delle tre protagoniste sono quasi intangibili: appaiono in occasioni fugaci ma sono sempre presenti, tanto da influenzare e lasciarsi sconvolgere dalle tre donne. Dentro c’è una strada per Parigi è un romanzo pieno di sensibilità, piacevole da leggere se si ha intenzione di ritagliarsi un momento per se. E’ una lettura alla quale dedicarsi completamente, per coglierne e assaporare meglio tutte le sfumature.

Deborah Contarino



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