Ho smesso di pubblicare sul bog le recensioni dei libri che leggo, perché ho un profilo su anobii (e anche su Goodreads!). Ma questa è un'eccezione che vale la pena fare, perché il libro è ricco di spunti interessanti e vicino alla cultura libera.
Una certa cultura delle invenzioni ci spinge a immaginare genii assoluti rinchiusi nella penombra della loro stanzina a studiare per anni, fino alla scoperta - o invenzione rivoluzionaria. Un altro immaginario ci mostra gli inventori baciati dalla fortuna per una serie incredibili di circostanze, che trovano la soluzione che cambia la nostra vita, e anche la loro, specie dal punto di vista economico.Niente è più lontano della realtà dell'innovazione e delle scoperte, specie quelle contemporanee. L'autore ripercorre l'epopea dei genii e inventori del passato (Darwin, Gutemberg), spiegando come l'innovazione passa per una serie di meccanismi hanno da sempre accompagnato l'Umanità e che ai giorni sono sempre più necessari per il Progresso comune. Per esempio, l'adiacente possibile: da una stanza si può passare solo alla successiva. Oppure la sorprendente “exattazione”: l'utilizzo di esperienze e invenzioni note da tempo per creare una nuova invenzione in un campo completamente diverso. Senza voler rivelare il finale, anticipo solo che la filosofia open source e in genere la cultura libera sono molto vicine alle conclusioni dell'autore.
Libro leggevole e scorrevole, che si legge come un romanzo, ma ricchissimo di spunti interessanti, da leggere.- by Dario Cavedon - dariocavedon.blogspot.com
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