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Informazioni sul libro
Titolo:Marinella Tumino
Pubblicato da:Giovane Holden Edizioni
Collana:Battitore libero
Genere:Sentimentale
Formato e pagine:
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Trama:
Cosa sei disposto a fare per vivere intensamente i tuoi frammenti d'anima? Cosa ti faranno diventare?
Matilde è una ragazza acqua e sapone, una di quelle con “l’anima vicina alla pelle”, cammina sicura nella vita nascondendo i vuoti. Due principalmente: quello lasciato dalla scomparsa dell’amato padre e quello di un amore non-amore che suo malgrado ha saputo riempire.
E forse è proprio questo sentimento facsimile il simbolo di tutto l’inesploso della sua vita. Perché Matilde è sempre stata entro piccoli confini, anche se impegnata in molte attività culturali e lavorative, limiti che l’hanno trattenuta dal vivere appieno.
Da "Frammenti d'anima" di Marinella Tumino (Giovane Holden Edizioni) #amore #libri #leggere #anima #letture #vita #libro
Una foto pubblicata da Leggere a Colori (@leggereacolori) in data: 18 Mag 2015 alle ore 01:34 PDT
In questo percorso di conoscimento e riconoscimento, c’è il rischio, l’ostinatezza, la determinatezza non smorzata dalla speranza. Matilde è pronta ad amare, sono quelle cose che senti e che solo tu sai. Ma il suo amore è senza via di uscita, clandestino, intenso, senza controllo in lei. È un compromesso e l’amore per essere felice non deve mai esserlo. Il commissario Carlo Andreini è il tipico uomo che cede alla bellezza di una donna più giovane pur essendo sposato e avendo dei figli, che ha i piedi in due staffe, che non vuole perdere ciò che ha e nemmeno rinunciare a ciò che potrebbe avere. Matilde d’altronde trova in lui un uomo capace di trasmetterle fiducia e sicurezza, colto, comunicativo e nonostante tutto sincero, fin da subito.
La storia è un continuo raccontarsi e avvicinarsi, un alternarsi di ripetitivi mutismi e allontanamenti. Una piccola estenuante guerra. A ogni battaglia corrispondono terreni conquistati e terreni persi, nel cuore. Osare, mentre quel “io e te” diventa qualcosa di più, e quell’incastro perfetto non si unisce. Il continuo non bastarsi mai è la magia, il filo che unisce Matilde e Carlo, e che si tende sempre più forte quando le due parti tirano dalla direzione opposta.
Lei era perfettamente convinta che l’impossibile è un limite della mente; non dell’anima, né tantomeno del cuore.
(Frammenti d’anima, Marinella Tumino)
È un gioco? O è troppo amore? Lo scoprirete nella lettura di Frammenti d’anima, romanzo che denuda un sentimento umano che solo in rari momenti della vita diventa così intenso da non poter esser ignorato, ma semplicemente vissuto. Forse per il suo carattere incontrollabile, per questa sua piena autonomia rispetto alla razionalità, e incapacità di mentire, ha un ruolo fondamentale, come in questa storia, nella comprensione di se stessi e in un certo qual modo anche degli altri. È così che si impara, combattendo questo genere di battaglie interiori, fatte di dubbi, critiche, disillusioni, cedimenti psicologici e fisici, di nuove consapevolezze.
Dal punto di vista stilistico la storia è un incontro tra uno stile classico con inserti moderni, a tratti sdolcinata e meno frequentemente passionale. Quest’ultimo aspetto conferisce autenticità al sentimento, a mio avviso, giacché troppo spesso nei libri (e non solo) la passione prevale su di esso, se non addirittura lo sostituisce. Accuratamente scelte, lo s’intuisce, le citazioni di narrativa e poesia. Perlopiù si tratta di innesti “indolore” che arricchiscono il testo. Bisogna rilevare a tal proposito, e questo lo sa chi scrive, che non è mai facile, per quanto un pensiero di un altro autore si possa sentire proprio, adagiarlo senza strattoni in una storia diversa. Frammenti d’anima è molto di più di questo e penso che la postfazione di Gaetano Iachelli sveli molto al lettore, anche se, oltre ad approfondire gli intenti dell’autrice e le caratteristiche che è possibile cogliere in maniera piuttosto oggettiva durante la lettura, la gratificazione del lettore risiede nel trovare i punti in comune con il proprio io, con la sua vita, per farsi, in fondo, quella sua piccola verità.
Approfondimento
Un punto debole è, a mio avviso, la mancanza di originalità della trama che non contiene elementi tipici. Il romanzo punta tutto sul “metodo” coinvolgente del sentimento, sulla sua psicologia, e naturalmente, come dicevo prima, sull’intensità dei momenti-frammenti che vivono i suoi personaggi.
Questi pezzi di noi che diventano decisivi, speciali, indimenticabili. Un po’ come dire che non saremo mai interi. Insomma, che passeremo. Come le comete. E che “ci sono felicità intensamente assurde che uno scopre per caso” (*).
* (Frammenti d’anima, Marinella Tumino, Capitolo XIII)