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Recensione di I cospiratori del Baklava di Jason Goodwin

Creato il 30 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di I cospiratori del Baklava di Jason GoodwinInformazioni sul libro
Titolo:Jason Goodwin
Pubblicato da:Einaudi
Collana:Stile libero big
Genere:GialliNoir
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

A Istambul, l’ambasciatore polacco Palewski si prepara a ricevere una visita importante, che a quasi trent’anni dal Congresso di Vienna potrebbe ristabilire gli equilibri europei. C’è chi, però, vuole annientare ogni speranza liberale e mettere in imbarazzo la Sublime Porta, il governo ottomano. I piani di Palewsky, quindi, vengono ostacolati dall’intervento della Piuma, misterioso reazionario. Yasim, fedele amico dell’ambasciatore e del sultano, è l’unico che può sperare di arrivare a comprendere la verità, ma dovrà vedersela anche con sentimenti inaspettati...


La Istanbul de I cospiratori del Baklava è una città cosmopolita, un sicuro approdo per chi spera in un cambiamento nell’ordine europeo. Stanislaw Palewsky, l’ambasciatore polacco, guarda con nostalgia ai tempi in cui la sua nazione era una grande potenza, e spera che un giorno la Polonia potrà risorgere dalle sue ceneri. La realizzazione di questo sogno sembra essere incarnata nella persona del principe Czartoryski, l’uomo più temuto dagli autocrati europei: l’incontro segreto tra il principe e il sultano potrebbe finalmente rompere gli equilibri, per ristabilire una nuova politica, attiva e rispettabile.

Palewsky, mentre prepara l’accoglienza al principe, fa la conoscenza di tre giovani italiani liberali e antipapisti, in esilio volontario contro il potere oppressivo e corrotto. Dichiarano di non pensare ad altro che alla politica, ma Palewsky li giudica degli sciocchi, ingenui rivoluzionari da salotto e li soprannomina La banda del baklava. Il fervore rivoluzionario e il sogno dell’Italia unita mal si sposano infatti con l’amore per l’alcool, per le feste e per il buon cibo, e il loro comportamento sprovveduto li porterà a immischiarsi in trame internazionali di cui presto perderanno il controllo. Secondo le misteriose istruzioni della Piuma, ordiscono l’uccisione del principe Czartoryski, ma falliscono miseramente. Quello che doveva essere un veloce assassinio politico si trasforma in poco tempo in un rapimento che metterà in evidenza tutta l’inesperienza e l’ingenuità dei tre giovani.

Nel frattempo, Yasim, eunuco di corte e grande amico dell’ambasciatore, viene incaricato dalla madre del sultano di scortare per la città Natasha, una ragazza russa figlia di un esiliato in Siberia. L’iniziale fastidio per questa incombenza si trasforma presto in maniera imprevedibile, e l’acuto Yasim rischierà di perdere di vista gli obiettivi della sua indagine, ammaliato dal fascino della fanciulla. Il rapimento del principe non è l’unica questione di cui Yasim deve occuparsi: una tragedia ben più grande metterà alla prova la sua abilità e lo porterà a rischiare la propria vita.

Approfondimento:

I cospiratori del Baklava è il quinto romanzo di Jason Goodwin che vede come protagonista il detective ottomano Yasim, “gli occhi e le orecchie del sultano”. Il romanzo si può apprezzare, comunque, anche senza conoscere i libri precedenti: la trama è indipendente e i personaggi sono introdotti in modo sufficientemente completo da permettere al lettore di orientarsi, anche se ci si trova al primo incontro con i gialli di Goodwin.

La trama, però, non è ciò che più si apprezza di questo romanzo: l’intreccio risulta a tratti troppo lento e artificioso, e si fatica a trovare quell’aggancio che ci porti davvero a immergerci tra le pagine per scoprire chi sia il colpevole. Inoltre, i tre italiani, che rappresentano i “cospiratori del baklava”, che danno il titolo al romanzo, sono personaggi frivoli e talvolta ridicoli, e le loro azioni “rivoluzionarie” hanno spesso risvolti tragicomici.

Quello che davvero colpisce, quindi, sono in primo luogo le minuziose descrizioni della città, dei suoi colori e profumi, delle sue tradizioni: Ritmo e ordine governano Istanbul. Dai venditori di kebab ai portatori d’acqua. Ai barcaioli che accostano i caicchi al molo senza urtarlo. Agli imam che scrutano le stelle nel cielo per calcolare l’ora della preghiera. Attraverso gli occhi di Yasim Goodwin trasporta il lettore nell’Istambul del XIX secolo e ricrea abilmente il lusso dei palazzi, le intricate vie cittadine con i mercati e le taverne, i misteri del porto.

Un altro elemento che non può passare inosservato riguarda il cibo: la preparazione di semplici pasti è in più occasioni descritta nei minimi dettagli e ogni singolo gesto è evidenziato, che si tratti di tagliuzzare mele, aggiungere una manciata di pinoli o adagiare un pezzo di pollo fumante su un tagliere. Del resto, l’enfasi sul cibo si trova fin dall’inizio, già nel titolo: il baklava, che gli italiani portano come dono a Palewski fin dal loro primo incontro, è un dolce tipico turco, fatto di “pasta fine, sottile come un petalo di rosa, sminuzzata e poi cotta al forno”.

Per concludere, I cospiratori del Baklava è piuttosto deludente se ci si aspetta un classico giallo, ma può risultare affascinante dal punto di vista culturale. Da consigliare a chi apprezza i romanzi storici dalla prospettiva esotica e non convenzionale.

Chiara Foscarin

About Jason Goodwin

Jason Goodwin ha studiato Storia bizantina a Cambridge e dopo lunghi viaggi e soggiorni in Oriente vive ora nella campagna del Dorset con la moglie e i quattro figli. Goodwin ha raggiunto il successo mondiale con la sua serie di gialli storici che vedono protagonista Yashim, il detective eunuco – che ama le donne – nella Istanbul dell’Ottocento, in un impero ottomano ormai decadente.

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