oggi anche qui in Terra Sicula si è cominciato a sentire il freddo autunnale e lo dimostra ancor di più il fatto che io sia parecchio influenzata, ma certo non potevo rinunciare a scrivere la recensione di un libro che ho aspettato moltissimo e che era nelle mia TBR già da quando era uscito in lingua originale.
Sto parlando di Il baco da seta di Robert Galbraith, pseudonimo sotto il quale J.K. Rowling sta pubblicando la serie di gialli che vede come protagonista l'investigatore privato Cormoran Strike.
TRAMA
Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore... Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, "Il baco da seta" è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.LA MIA OPINIONE
Dopo Il richiamo del cuculo, questo secondo romanzo della serie era un po' la prova del fuoco per la Rowling nel mondo dei gialli, per vedere se davvero Cormoran e la sua fida assistente Robin funzionano come personaggi e come coppia investigativa, e secondo me la prova è stata superata.A otto mesi dalla soluzione del caso Lula Landry, Cormoran Strike è ancora uno degli investigatori privati più famosi di Londra. Aver umiliato la polizia catturando l'assassino della famosa modella gli ha portato non solo successo, ma anche una fila di clienti alla sua porta.
E' così che in una fredda giornata autunnale nel suo studio si presenta la signora Quine, moglie di Owen, uno scrittore eccentrico e singolare che ha l'abitudine di sparire spesso al seguito delle sue amanti, ma stavolta la moglie è preoccupata perché non è mai stato via per così tanti giorni.Cormoran si mette presto sulle tracce di Quine e gli basta davvero poco per scoprire che la scomparsa dell'uomo non sia collegato ad alcuna delle sue amanti, ma al suo ultimo lavoro, Bombyx Mori, un lavoro ancora inedito che conteneva ritratti davvero irriverenti di alcuni colleghi, conoscenti e personaggi del mondo dell'editoria londinese.Quando Strike recupera il manoscritto, che nel frattempo è passato nelle mani di diverse persone, capisce che molti avrebbero un movente per mettere a tacere Quine e da lì comincia la sua ricerca.Quando Quine viene ritrovato morto nelle medesime raccapriccianti circostanze che aveva descritto in Bombyx Mori, Cormoran assume un altro compito, che è quello di scagionare la moglie dello scrittore, principale sospettata dell'omicidio. L'unico modo in cui può farlo è quello di trovare il vero assassino. Le mie aspettative su questo romanzo erano molto alte. Il baco da seta mi era piaciuto molto ed ero rimasta affascinata dal personaggio di Cormoran e deliziata da Robin.Per quanto riguarda la storia che stavolta ci viene raccontata, la lente d'ingrandimento è posta sul mondo dell'editoria, un mondo in cui sicuramente non mancano rivalità e vecchi rancori, sia tra scrittori che tra agenti e case editrici. Sicuramente questo è un mondo che la Rowling conosce bene e devo dire che è davvero un set perfetto per un giallo d questo calibro.
Robin anche stavolta si rivela un aiuto prezioso. Pur non essendo un'investigatore di professione, la giovane assistente di Strike conosce bene l'animo umano ed è capace di creare una forte empatia con le persone, dote che le permette di arrivare dove Strike con i suoi modi un po' burberi non può arrivare.Come coppia investigativa Cormoran e Robin funzionano bene. Mentre nel primo romanzo i due ancora non si conoscevano bene e dovevano prendere ancora le misure l'uno dell'altra, adesso tra di loro si è creata una bella chimica a livello professionale.Per quanto riguarda i personaggi con cui hanno a che fare stavolta, come ho detto sono davvero molti, ma la Rowling è brava a disegnarli e ad approfondirli anche se con poche frasi. Basta davvero poco al lettore per capire la tipologia di personaggio che ci si ritrova ad osservare.
Per quanto riguarda l'ambientazione, sarei troppo di parte nel dirvi che l'ho amata perché sapete quanto amo Londra, soprattutto con le decorazioni natalizie che ho avuto il piacere di vedere l'ultima volta che ci sono stata. Cormoran e Robin si muovono attraverso strade che conosco e linee della metro che ho ripercorso avanti e indietro per tornare nel mio appartamento, in pub che anch'io ho visto e seguirli è stato un bellissimo modo per ritornare in una città che amo molto, anche soltanto attraverso le pagine di questo libro.Il ritmo narrativo non è esattamente quello di un giallo, dato che troviamo anche diversi momenti dedicati alla vita privata di Cormoran e Robin. Sicuramente è proprio in questi momenti che abbiamo un calo della tensione narrativa, ma personalmente sono dei momenti che non mi sono dispiaciuti e che reputo preziosi per conoscere i personaggi che ne sono protagonisti. D'altronde ci troviamo davanti ad un libro che fa parte di una serie e proseguire una serie senza inserire dei particolari sulla vita dei personaggi principali sarebbe secondo me controproducente.In conclusione, Il baco da seta è stato sicuramente un romanzo all'altezza delle mie aspettative, un giallo senza troppi colpi di scena ma che funziona bene.