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Recensione di Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini

Creato il 28 novembre 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Khaled Hosseini
Pubblicato: Piemme
Collana:Pickwick
Genere: Narrativa Contemporanea
Formato: BrossuraPagine:

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Giudizio: five-stars


Questa è la storia di un’amicizia. Quella di Amir e Hassan, amici per la pelle in una Kabul pre-conflitto ma già segnata da faide e contraddizioni interne. Sembra che niente possa spezzare quest’amicizia tra il figlio del padrone e quello del servo, ma un evento drammatico stravolgerà la loro vita cambiando le cose per sempre.

Amir e Hassan crescono giocando insieme a Kabul, l’uno è figlio del padrone, l’altro del servo, ma la loro è un’amicizia vera, pura, intensa. Lo scrittore, Khaled Hosseini, indugia molto su questo aspetto, fornendo nelle pagine Il cacciatore di aquiloni i racconti delle loro giornate spensierate, ricche di giochi, suoni, colori. Ci catapulta nella loro realtà, annulla magistralmente le distanze spazio-tempo e quasi ci dimentichiamo che stiamo leggendo un libro… sembra proprio di essere lì con loro!

Un giorno un evento drammatico, con la forza di un ciclone, spazzerà via quel loro legame che sembrava indissolubile. Il piccolo Amir si porterà addosso il senso di colpa per aver assistito a quello che è successo all’amico senza aver avuto il coraggio di fare niente o si andare in suo aiuto. È una macchia che non riuscirà mai a lavare via:

Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale de 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.

Il tempo comunque, nel bene o nel male, passa. Amir e Hassan si separano e vivono le loro vite lontani per anni l’uno dall’altro, Amir si trasferirà col padre in America mentre Hassan resterà a Kabul. Ma una telefonata cambierà le cose: Amir tornerà nella sua terra, martoriata dalla guerra, dove gli aquiloni non volano più nel cielo e le donne sono quasi ombre.

Da lettore ora ti ritrovi a pensare, sperare, che il legame tra questi due bambini, ora uomini, possa essere recuperato…una cosa è sicura: è difficile staccarsi da Il cacciatore di aquiloni e la sua storia così intensa!

Approfondimento

Ho amato questa storia dalla prima all’ultima pagina: è intensa, emozionante, quasi poetica nella descrizione dell’amicizia tra i due bambini che non si può fare altro che affezionarsi a entrambi. Due bambini costretti a dover affrontare qualcosa di molto più grande di loro in una terra che Hosseini magistralmente descrive, nei colori, nei profumi, nei suoni.

Ho apprezzato molto l’aver voluto lasciare intenzionalmente alcune parole in lingua originale, così da darci proprio la sensazione di essere immersi in quella realtà. Trovo il suo modo di scrivere quasi intimo, nelle descrizioni dei posti, degli stati d’animo, delle sfumature che magari non si sarebbe riusciti a cogliere. Ho letto altri suoi libri ma questo è assolutamente il mio preferito, per la carica emotiva che trasmette. Stupendo!

Consuelo Tuzio




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