Recensione di Il diario di velluto cremisi di Sarah Jio

Da Leggere A Colori @leggereacolori
La storia di Il diario di velluto cremisi  è estremamente avvolgente e piacevole, caratterizzata da una narrazione delicata e da un gran rispetto dei sentimenti e della sensibilità propri dei personaggi. Ritmo ben dosato, linguaggio non banale ma al contempo senza pretese eccessive.  Sullo sfondo domina l’isola Bainbridge Island, non lontana dalla frenetica e moderna Seattle, luogo di pace, in intima e perfetta armonia con la natura, ove vige ancora uno stile di vita semplice, in netta e forse intenzionale opposizione con ciò che viviamo ogni giorno e che ci fagocita ed allontana da noi stessi, da chi veramente siamo. Spinta dall’amica Annabelle di New York, sarà proprio qui che Emily tornerà dopo tante estati felici trascorse durante l’infanzia, per riuscire ora a buttare fuori tutto, a vivere le proprie emozioni, conoscerle e superare il fallimento del suo matrimonio, oltre al desiderio di ritrovare l’ispirazione. Imparerà ad esporsi, ad uscire dalla paralisi del ruolo sociale e professionale, andando incontro serenamente alla sua vulnerabilità e semplicemente vivere. Riscoprirà le piccole cose, come il soffermarsi a pensare al tramonto, cosa che a New York si dimentica facilmente. Unitamente all’amorevole ma discreta presenza della zia Bee, donna carismatica e con un gran peso sul cuore, Emily incrocerà l’ormai breve vita di Evelyn, personaggio forte e coraggioso, si riscoprirà figlia di genitori separati, con una sorella lontana dalla sua vita, un padre a Portland ed una Continua a leggere

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