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Recensione di Il diavolo veste Zara di Mia Valenti

Creato il 22 gennaio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Il diavolo veste Zara di Mia ValentiVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Mia Valenti
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Omnibus
Genere:Autobiografico
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Mia è in quella età in cui i trenta sono troppo vicini e i sogni ancora non del tutto realizzati. Un curriculum eccellente di studi, una passione vera e senza limiti per la moda, e la dipendenza da tutto ciò che entri nel campo dei social e il mondo virtuale. Lavora come assistente di Veronique, storica direttrice della prestigiosa casa di moda per cui lavora.


Salve, lettori colorati! Abbiamo letto per voi Il diavolo veste Zara, un libro frizzate edito da Mondadori.

Mia, la protagonista del libro, rappresenta un tutti i giovani pieni di sogni e desideri dopo anni di studi e scale salite per ottenere almeno una debole speranza di un lavoro sognato da anni.

Io non voglio essere l’erede di Veronique. Io voglio cominciare a scrivere una nuova storia, la mia”

Mia si ripete queste parole come quasi una preghiera per il suo futuro. Ed è proprio quello di cui ha bisogno per non perdere la speranza, dato che Veronique (la super capa) non vuole saperne di cedere il suo posto nonostante i suoi anni. Sull’orlo della disperazione, Mia stipula una lista di desideri da realizzare a tutti costi:
1. Dormire, dormire, dormire di più.
2. Non mangiare sempre alla scrivania in pausa pranzo.
3. Dire quello che pensa (specialmente a Veronique).
4. Innamorarsi.
5. Firmare un abito per la Paris Fashion Week.

L’unico vantaggio di Mia è che Veronique non ha nessuna abilità con il mondo dei social, e questo sarà il mezzo per riscattare tutti i tre anni in cui ha dovuto sempre subire e lavorare a testa bassa.

Tutto questa forza e questo coraggio li troverà grazie all’incontro con uno chef dai modi irresistibili. Come da copione i due si piacciono subito e Mia si sente di poter parlare con lui di qualunque cose nel giro di poche ore. E non è tutto! Dopo una lunga passeggiata, i due trascorreranno una notte da sogno insieme. Mia è felice, ma al mattino non troverà nessuno. Mia cerca lo chef su internet, senza trovare nemmeno un collegamento. Puntualizziamo che lei senza il suo smatphone non riuscirebbe a vivere, e quindi parte per esclusione che lui ci sia almeno su Facebook. La favola è finita? No, è solo all’inzio, e continua tra la cucina e le soprese al gusto di miele, mele e cannella. Mia riceverà un ennesimo colpo da Veronique che fino all’ultimo le ha promesso la partenza per Riad, dove l’attendono le principesse arabe più ricche e facoltose, ma in extremis decide di sostituirla con uno smartphone. Mia si prenderà la sua piccola vendetta approfittando della mancata abilità di Veronique con i social per metterla in crisi appena atterrerà. E da lì per Veronique inizierà un vero incubo! Si, perché alle principesse non piacciono i suoi disegni, e tutta l’azienda è in difficoltà. Mia si ricorda di un libro che Francesco le aveva consigliato di leggere, e mette in pratica tutto quello che aveva capito da quella lettura: darci dentro e non pensare a Veronique.

Tra successi, scandali, e ancora successi, Mia Valenti firma una storia scorrevole, frizzante, ma senza risultare banale. Ci regala un romanzo brillante, attualissimo, ironico, che si muove tra Firenze, la capitale della moda, Parigi, fino all’Arabia Saudita. E il confronto tra una generazione che pretende ma non vuole adeguarsi alle mode odierne, e un’altra che cerca di unire classe e tendenza. A mio modesto parere come genere non lo prediligo, ma questo libro è risultato al di sopra di quello che aveva già presupposto: la solita commedia di moda e amore firmata di rosso e Parigi. In queste pagine si cammina passo passo con la protagonista con le sue debolezze e sogni che per paura sembrano sempre irraggiungibili. Mia, pagina dopo pagina si evolve, pur restando sempre se stessa, senza sottomettere e sfruttare nessuno. L’unico aiuto sarà la cassetta in cui tiene gli abitini che sua nonna cuciva per le Barbie. Mia riparte da lì, da dove ha capito che quello era il suo sogno più grande.

A mio parere questa scena è di una bellezza pura, perché cercare le basi per il futuro cercando nel passato è gesto d’amore per chi l’ha portata fin dove è arrivata.

Il diavolo veste Zara è un libro che dona conforto e speranza in un epoca dove le possibilità di noi giovani sono sempre oscurate e messe da parte dal vecchio sistema.

Approfondimento

Durante la lettura mi è venuto da pensare che la situazione di Mia è un po’ quella di tutti, che pur di non essere sbattuti fuori, accantoniamo i nostri sogni e il talento ammuffisce. Infatti lei scrive i suoi obbiettivi, anzi desideri come tanti semi da spargere su un terreno incerto. Perché anche le passione è grande, la laurea e il dottorato sono impeccabili, Mia si renderà conto che in mondo competitivo e in crisi come quello attutale, serve il carattere e la voglia di sporcarsi direttamente le mani nel terreno.

Mia Valenti, l’autrice vera e propria del libro, giovane fashion designer, vive e lavora a Firenze per un’importante maison d’alta moda. Questa storia è totalmente autobiografica. È il suo primo libro, e direi che ha saputo catturare l’interesse senza difficoltà, e con un tocco di vivacità.

Anche se il finale è prevedibile e scontato, ho trovato comunque il libro piacevole. Lo rileggerei volentieri sotto all’ombrellone quando il mare è mite e il sole lo bacia.

Maria Capasso

Mia Valenti

Mia Valenti, giovane fashion designer, vive e lavora a Firenze per un’importante maison d’alta moda. Tra un bozzetto e l’altro, ha posato la sua matita e ha scritto il suo primo romanzo.
Rigorosamente autobiografico.



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