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Recensione di Il mondo di Anna di Jostein Gaardner

Creato il 10 dicembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

14 Flares 14 Flares × Recensione di Il mondo di Anna di Jostein GaardnerVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Jostein Gaardner
Pubblicato da:Longanesi
Collana:La Gaja Scienza
Genere:Fantasy
Formato e pagine:
in offerta
scontato
Trama:

Anna sta per compiere sedici anni ma non dorme sonni tranquilli. Nei suoi sogni vede la Terra del futuro devastata da una catastrofe ecologica: sarà davvero un mondo senza piante e animali quello che ci attende? È possibile evitare un simile disastro? E che cosa possiamo fare adesso per convincere il genere umano a salvaguardare la biodiversità?


A queste domande cerca di rispondere Jostein Gaarder, ai più noto come l’autore del romanzo filosofico Il Mondo di Sofia, nel suo ultimo libro intitolato Il mondo di Anna: una sorta di fiaba moderna, almeno sulla sua funzione di educazione al rispetto dell’ambiente e del clima del pianeta.

La storia, innanzitutto. Anna è una ragazza con una fervida immaginazione che alla vigilia del suo sedicesimo compleanno non riesce a fare a meno di pensare al futuro della Terra. La sua principale preoccupazione è il riscaldamento globale. Sogna la sua pronipote, Nova, e si vede accanto a lei nei panni della vecchia bisnonna. Nova vive in un mondo altamente tecnologico dove molte specie vegetali e animali sono scomparse definitivamente ed è ormai possibile vederle solo in forma digitale tramite un’applicazione sul computer. I ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide si sono ritirati e fuori una pioggia battente scandisce le sue giornate. I racconti della bisnonna non la distraggono più. Il suo più grande desiderio è quello di riavere la Terra esattamente come era una volta. Nova vuole vedere le renne dal vivo e non ascoltare la nonna che cerca nei suoi racconti di riportarle in vita. Forse però una soluzione c’è ed legata all’anello – uno splendido rubino rosso – che la bisnonna ricevette in regalo il giorno del suo sedicesimo compleanno, tanti anni prima. Anche Anna desidera cambiare le sorti del pianeta e cerca di coinvolgere un suo amico per elaborare un piano…

Approfondimento

La narrazione dunque si snoda su due piani temporali, il presente e un ipotetico futuro (il 2082), e vede due generazioni a confronto, quella della giovane Anna, che vive sfruttando le già depauperate risorse della Terra ancora disponibili, e quella di Nova, vittima degli errori commessi dalle generazioni precedenti che hanno utilizzato le risorse del pianeta in modo indiscriminato.

Alla parte narrativa – che di per sé offre una lettura bella, scorrevole e avvincente –  l’autore affianca un intento divulgativo e, senza appesantire il testo, fornisce al lettore dati sul nostro attuale dispendio energetico e molte altre informazioni sul funzionamento del nostro pianeta e sull’uso indiscriminato delle sue attuali risorse.

Due contesti temporali diversi quindi – il presente di Anna e il futuro di Nova così come ci appare nei sogni di Anna – che insieme danno vita a un groviglio narrativo di azioni e personaggi davvero efficace e intrigante. Il libro costituisce una lettura arricchente e coinvolgente per ogni età e un buon modo per avvicinarsi a tematiche ecologiche che ci toccano da vicino tutti quanti.

Jostein Gaardner

Dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura ha insegnato filosofia per dieci anni.
Ha esordito come scrittore nel 1986, e ben presto è diventato uno degli autori più noti del suo Paese. Con “Il mondo di Sofia” ha raggiunto il successo internazionale. Apparso in Norvegia nel 1991, il romanzo ha occupato per molto tempo i primi posti nelle classifiche dei bestseller in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e naturalmente in Italia, dove ha conquistato il Premio Bancarella 1995. Tra gli altri titoli pubblicati in Italia: “L’enigma del solitario”, “Il venditore di storie”, “La ragazza delle arance”, “Scacco matto” (tutti editi da Longanesi).
Presso Salani sono apparsi “C’è nessuno?”, “Che cosa c’è dietro le stelle?” e, scritto con Klaus Hagerup, “Lilli de Libris e la biblioteca magica”



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